L’esperienza più terrificante che si possa provare è la paralisi del sonno.
La paralisi del sonno rispecchia le nostre più grandi paure, rappresenta i demoni dell’inconscio e ci porta quel senso di inquietudine che nessun altra esperienza ci fa provare.
I disturbi del sonno possono essere paragonati ai demoni della notte.
Insonnia, narcolessia, sonnambulismo… silenziose ed invisibili creature del male che, disturbando il nostro sonno, entrano nella nostra testa, spesso privandoci della ragione.
Il peggiore di tutti i mali però è la paralisi del sonno o paralisi ipnagogica.
Dopo anni di ricerche, la scienza è riuscita a dare una spiegazione a questo fenomeno così complesso, anche se non è ancora considerata una certezza assoluta.
Cos’è tecnicamente una paralisi del sono?
Durante la fase del sonno REM, i muscoli del corpo sono come paralizzati per impedire, in caso di un sogno un po’ troppo movimentato, di fare movimenti bruschi e rischiare di farci male.
Può capitare che questa fase e la fase successiva, quella che precede il risveglio, per diverse ragioni, non siano sincronizzate.
In questa situazione siamo svegli e consci, ma nello stesso tempo il cervello, convinto di essere ancora nella fase REM, ordina ai muscoli di rimanere immobilizzati, creando quella spiacevole sensazione di paralisi.
Quel maledetto senso di impotenza…
Sei sveglio e cosciente, ma non puoi muoverti, vorresti urlare, ma non riesci ad aprire la bocca.
Sopraggiunge l’ angoscia e quel breve lasso di tempo che va dai 10/15 secondi, fino a un massimo di 1 minuto, diventa qualcosa di interminabile!
Respiri a fatica, il battito accelera, i suoni sono distorti e spesso sei in preda ad allucinazioni.
Vorresti chiedere aiuto, ma nessuno sa cosa ti sta succedendo…ha inizio il tuo incubo peggiore!
L’esperienza della paralisi del sonno varia da caso a caso.
Alcuni si vedono dall’esterno, come durante un viaggio astrale.
Altri avvertono delle presenze paranormali e si sentono osservati.
Altri ancora hanno allucinazioni più definite come creature demoniache o alieni.
In altri casi le allucinazioni sono solo uditive, o al massimo si vedono gli arti del proprio corpo allungati.
Quando tutto finisce, fatta eccezione per rari casi legati ad altre patologie, ci si risveglia di colpo ed il ritorno alla normalità non ha nessuna conseguenza cognitiva.
Può capitare, anche se in piccola percentuale, che la paralisi del sonno sopraggiunga prima di addormentarsi.
È un disturbo spesso collegato ad altre parasonnie e non ci sono cause ben definite.
Lo stress, il fumo, l’alcol, sostanze stupefacenti, caffeina ed eccitanti, alcuni farmaci e un ciclo del sonno sballato, pur non essendone la causa, possono essere collegati a questa spiacevole esperienza.
Ultimamente si è parlato anche di fattori genetici ed epilessia, ma anche in questo caso si tratta di ipotesi.
La paralisi del sonno può colpire chiunque e chi l’ha provata la descrive come l’incubo peggiore.
La percentuale delle persone che si sono trovate in questa situazione, almeno una volta, supera il 50%, solo che chi ne soffre patologicamente riesce a capire se si tratta di un incubo o di una paralisi del sonno.
Se negli ultimi decenni la ricerca si è concentrata su questa misteriosa patologia, in passato, non era molto considerata in campo medico.
Infatti, leggende e teorie sull’argomento non si sprecano.
I miti e le cronache del folklore, sin dai tempi antichi, attribuirono le paralisi del sonno ad entità demoniache o astrali che spesso premono il torace della vittima impedendogli di respirare.
C’ è chi parla di demoni che rubano l’anima, streghe o strane creature che approcciano pratiche sessuali.
Vediamo qualche esempio di credenza
Nella cultura popolare Islandese chi soffriva di paralisi del sonno veniva considerato posseduto da un “mara”, un folletto capace di procurare incubi.
Stessa credenza in Norvegia, Svezia e isole Føer , dove il folletto, in questo caso di sesso femminile.
Nella lingua proto-germanica troviamo la Maron, in Olanda Merrie, in Danese Mare e in Irlandese Morrigan( da cui deriverà Morgana, la fata del folklore medioevale).
Nelle tradizioni celtico-gaeliche, il fenomeno veniva attribuito all’influsso di creature femminili chiamate Leannain Sith, spiriti familiari.
Nell’Europa centrale invece, lo stesso folletto di sesso femminile, nell’area balcanica e centro-europea, si chiamava Mora.
I Bulgari e i Polacchi, Mara e in Cechia Mura.
In Romania si parla di Moroi e Moroaică, una figura demoniaca simile a un vampiro di cui ci si può liberare solo trafiggendoli al cuore.
In repubblica di Moldova si parla di Zburatorul (coloro che volano).
Nel folklore Ungherese, la paralisi del sonno è chiamata “lidércnyomás”, folletto che preme ed è attribuita ad entità sovrannaturali come: lidérc (folletto), boszorkány (strega), tunder (fata) e lördögszerető (demone amante).
Nell’area mediterranea, più precisamente in Grecia, presso l’isola di Cipro, la paralisi del sonno si verificava quando una creatura incorporea chiamata Mara Vrachnas o Varypnas cercava di impadronirsi dell’anima di qualcuno.
A Malta, la cultura popolare racconta di un’entità tipo poltergeist che tormenta un individuo e di attacchi di Haddiela.
Per liberarsene dice di dormire con un coltello e qualcosa d’argento sotto il cuscino.
In medio-oriente, nelle leggende arabe, il fenomeno viene chiamato Kaboos (pressare) o ja-thoom (qualcosa che si siede pesantemente su qualcosa).
In Turchia si parla di Karabasan (il piedino scuro), una creatura che attacca le persone nel sonno rubando il fiato.
Nella cultura persiana un un’entità fantasma si siede sul petto del sognatore rendendo difficile la respirazione, il Bakhtak.
In Pakistan la paralisi del sonno si attribuisce all’incontro con un demone maligno, il Shaitan o Jinn che assume il controllo del corpo della vittima.
In Iran si parla di Bakhtak o Ifrit e di maledizioni e magia nera.
Film Maledetti: Eccone 3 famosi
Alle bambine e alle donne viene fatto indossare un amuleto, il Ta’wiz scaccia malocchio.
Nello Sri-Lanka questo fenomeno è denominato Amuku be’ o Amuku per, il fantasma che spinge verso il basso.
In Nepa, specialmente nella cultura Newari, si crede ci sia un fantasma che vive nei sottoscala delle famiglie che vengono maledette e si chiama Khyaak.
Nel Sud-est asiatico, in Cambogia,Lao e Thai, le paralisi del sonno chiamano Phíí e Khmout Sukkhot e vengono descritte come eventi in cui chi dorme sogna degli spiriti che lo portano verso il basso.
In Nuova Guinea le persone collegano le paralisi ad alberi sacri che utilizzano l’essenza umana per sostenere la loro vita, gli Ninmyo suk.
Nella penisola Malese si parla di Kena Tindit ( essere premuto).
Nelle Filippine si attribuisce la colpa agli incubi, il Bangungut.
In Vietnam si parla di Dje o Bong Dje, un fantasma che preme verso il basso.
Nella cultura Hmong c’è il Dab stop, un demone notturno che solitamente salta sul petto di chi dorme, ma in alcuni casi arriva addirittura a strangolati.
Tra la fine del ’79 e l’inizio dell’ 80, ci furono un centinaio di morti inspiegabili notturne di immigrati attribuite alla paralisi del sonno.
In Cina si parla di fantasma che preme sul corpo, il Pinyin guî ya shen, e il fantasma che preme sul letto, il Pinyin guî chuang ya.
In Giappone abbiamo il fenomeno Kanashibari, legati o fissati al metallo ed è sempre un fantasma il responsabile.
In Africa, la paralisi del sonno è chiamata la strega a cavallo sulla schiena.
In Nigeria si parla di possessione da parte di Ognu Oru, la guerra notturna, un demone che si impossessa dell’individuo durante la fase onirica.
Solitamente questo demone ha fattezze femminili e si può scacciare attraverso la preghiera.
In America, durante i processi alle streghe di Salem, diverse persone segnalarono alle autorità attacchi notturni da parte di streghe attraverso i sogni.
In Messico si ritiene che lo spirito di una persona morta possa tornare r sdraiarsi sul petto di una persona rendendo impossibile i movimenti.
Si dice anche sia premonizione di lutti e disgrazie.
E in Italia quali leggende sono nate da questo fenomeno tanto angosciante?
Nella mitologia degli antichi romani l’ ” Incubus”, era un demone maschio che si sedeva sul petto delle donne.
Rendeva i loro sogni caotici e approfittava di loro con atti sessuali.
Nel medioevo si parla di ” Succubus”, un demone donna che deduceva gli uomini sposati, i frati e i sacerdoti.
Durante l’atto sessuale si nutriva dell’energia dell’uomo togliendogli il respiro e in alcuni casi portandoli alla morte.
I Romani avevano una vasta mitologia sull’argomento, si parla spesso di demoni femmine ispirati alla cultura sciamanica europea.
Più recentemente è nata la leggenda della Pandafeche, sopratutto nel centro sud, una donna anziana che ti toglie il respiro.
La teoria extraterrestre: il parallelismo con il fenomeno Abduction.
Negli ultimi 50 anni, persone in tutto il mondo, sostengono di aver subito un rapimento alieno.
Gli “addotti” raccontano di essere stati rapiti durante la notte per essere condotti su astronavi o luoghi segreti per essere sottoposti a test e operazioni chirurgiche.
Nelle loro testimonianze le similitudini fra paralisi del sonno e i rapimenti alieni sono molte.
L’addotto sostiene che nel momento del rapimento si trova solitamente nella propria stanza, incapace di muoversi e totalmente impotente.
Dopodiché verrebbe prelevato, condotto altrove, operato e riportato nel proprio letto dopo averlo privato della memoria.
In alcuni casi però, con il tempo possono riaffiorare alcuni ricordi che riportano alla medesima esperienza della paralisi del sonno.
Un’ altra ipotesi non scientifica è quella dei viaggi astrali.
Si dice che tutti abbiamo esperienze extracorporea, solo non ne manteniamo il ricordo.
Una delle allucinazioni più frequenti, infatti, è quella di vedersi al di fuori del proprio corpo.
Su questo fenomeno si è detto veramente di tutto.
Dalla letteratura scientifica alle leggende folkloristiche, passando per le teorie del complotto e rapimenti alieni.
Ci sono stati studi e ricerche su cervello umano e sono state scritte molte creepypasta sull’ argomento.
Solo chi ha provato anche solo una volta l’esperienza della paralisi del sonno può capire veramente di cosa si tratta.
Per tutti il primo episodio è una delle esperienze più terrificanti che si possano vivere e il fatto che non ci sia una reale ci fa capire quanto poco ancora sappiamo sul di noi e sui misteri che ci circondano.