Il quadrato magico SATOR e l’enigma millenario
Quale sia il vero significato del quadrato magico SATOR è un un’enigma che ci portiamo avanti da millenni.
In diversi siti archeologi, chiese, monumenti ed edifici in tutta europa, è stata rinvenuta un’ iscrizione formata da 5 parole di 5 lettere ciascuna, che formano una frase palindroma.
Sostanzialmente si tratta di una frase in lingua latina: SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS che può essere letta in entrambi i sensi.
Ciò che affascina di questa iscrizione è il fatto che è incisa in un quadrato di 5 x 5 e può essere letta in ogni direzione.
Da principio si pensi ad uno reperto medioevale perché furono trovati diversi quadrati tutti datati prima del IX secolo.
Nel 1868, durante uno scavo archeologico tra le rovine dell’antica città romana di Corinium, fu ritrovata la sua versione speculare.
Si iniziò così a pensare che fosse un’usanza dei primi cristiani di adorare una croce dissimulata in quanto la loro fede religiosa era vietata.
Da lì a poco, nella città siriana di Dura-Europos, sull’ Eufrate, antica colonia romana tra il 300 e il a.C., furono ritrovati altri 4 esemplari tutti speculari.
Ma c’è più di una scuole di pensiero.
La teoria cristiana non dava nessuna spiegazione sul significato, anche perché AREPO non esiste nel vocabolario latino.
S’ipotizzò che il termine AREPO potesse riferirsi all’aratro, in quanto in Gallia, al tempo della dominazione romana, il “semiiugerum”, una misura di superfice, veniva tradotta in “arepennis”(dal celtico àrepos= aratro).
Il significato del quadrato latino a quel punto divenne:
– il seminatore, con il carro, tiene con cura le ruote.
Una altra teoria cristiana vedeva la A e la O ai lati della croce simbolica, in riferimento di S.Giovanni nell’Apocalisse:
” Io sono l’Alfa e l’Omega, l’inizio e la fine, colui che è, che è stato e che sarà “.
La teoria cristiana decadde con gli scavi di Pompei.
Nel 1925, durante gli scavi archeologici nella città di Pompei, sepolta dalle ceneri dell’eruzione del 79 d.C., dell’intonaco della casa di Quinto Paquio Proculo, trovarono l’iscrizione del quadrato magico.
Come sappiamo, la diffusione dell’Apocalisse dell’Italia centrale avvenne tra il 120 e il 150 d.C.
11 anni più tardi, ne fu rinvenuta un’altra su una colonna mediana nel portico occidentale della Grande palestra.
Quello fu il reperto più antico, tanto che molti chiamano il quadrato SATOR anche “latercolo pompeiano”.
Ultimo ritrovamento.
Un frammento di un’ancora, portata alla luce nel 1978, in Gran Bretagna, a Manchester, durante degli scavi, è riconducibile alla versione speculare: ROTAS.
È datato 185 d.C. ed è esposto in un museo come la più antica attestazione della presenza dei cristiani in Gran Bretagna, nonostante la tesi cristiana sia stata scartata.
Il dibattito sul significato del SATOR è ancora aperto.
Studiosi, ricercatori e addirittura enigmisti, cercano di dare un’interpretazione al quadrato.
Ecco alcune teorie alternative nate negli ultimi anni, molto molto affascinanti.
Interpretazione basata sugli anagrammi.
Molti studiosi, enigmisti o semplici curiosi appassionati al quadrato magico SATOR si sono dati alla ricerca del significato provando ad anagrammare la frase.
Il risultato fu che tutto può essere il contrario di tutto.
-o pater, ores, pro estate nostra
-ora, operare, ostenta te, pastore
-retro Satana, toto opere aspre
Che tradotto e’:
-o padre, prega per la nostra eta’
-prega, opera e mostrati, o pastore
-vai dietro, Satana, crudele in tutte le tue opere.
Oppure
-Satan, oro te, pro arte a te spero
-Satan, ter oro te, opera presto
Che significa:
-o Satana, ti prego, io spero nel tuo artificio
– o Satana, io ti prego per tre volte, opera subito.
Una famosa multinazionale utilizò un anagramma come slogan publicitario:
-oro te pater, oro te pater, sans
Interpretazioni letterali
Al Quadrato magico SATOR sono state date a tante interpretazioni differenti fra loro.
Il problema, nasce sempre dalla parola AREPO, alla quale si è provato a dare diversi significati.
Alcuni ci vedono un nome di persona, Areponis, dando questo significato:
-Il seminatore Arepone mantiene in opera le ruote.
Peccato che il nome Arepone non compaia mai da nessun altra parte.
Nel caso invece, dell’interpretazione che vede “arepos” come carro agricolo, il seminatore sarebbe Dio e le ruote, l’insieme delle sfere celesti.
-Dio sul suo carro vigila sulla vita del mondo.
Già, ma la teoria cristiana fu ampiamente smentita.
L’enciclopedia britannica, con una lieve forzatura sintattica, porta questa traduzione:
– il seminatore dell’Aeropago detiene le ruote dell’Opera.
L’Areopago era la collina sacra al dio greco Ares (Marte), dando un chiaro riferimento all’arte della guerra e al coraggio dei combattenti.
Altro riferimento, sempre in chiave religiosa, lo propone lo studioso Ludwig Diehl.
Riteneva che la frase andasse letta in maniera bustrofedica, cioè da sinistra a destra e da destra a sinistra in modo continuo, come il bue che traccia i solchi nel campo con l’aratro.
In questo caso l’ iscrizione reciterebbe così:
– “SATOR OPERA TENET-TENET OPERA SATOR”
Ossia:
-” Il seminatore possiede le opere”, cioè “Dio è il Signore del creato”.
Interpretazione cabalistica
Lo studioso A.D. Grado, nel suo libro dell’86 “Introduzione alla Kabbala ebraica”, si sofferma a lungo sul quadrato SATOR e la sua possibile interpretazione in chiave cabalistica.
Per capirne l’interpretazione occorre scrivere Il quadrato magico numerico del 5, o quadrato magico di Marte.
È un quadrato formato da numeri interi da 1 a 25, al centro c’è il numero 13 e la somma di ogni fila, verticale, orizzontale e diagonale da sempre 65.
Sovrapponendo i due quadrati si avranno alcune curiose coincidenze:
-I numeri corrispondenti alle lettere “S” e “R” della parola ROTAS danno sempre la stessa somma,26 (11+15; 23+3)
– Tutte le altre coppie di numeri la cui somma è 26 corrispondono, nel SATOR, a lettere uguali(AA oppure EE)
-L’unica lettera centrale, la “N”, corrisponde al numero 13, la metà di 26
Grad vede il quadrato SATOR come una rappresentazione cabalistica di Dio, proprio perché è incentrato sui numeri 13, 26 e 65.
-13 somma numerologica del nome “AHOD” ovvero l’ ” Uno” ( Aleph-Heth-Daleth 1 + 8 + 4 = 13)
-26 somma numerologica del nome “YHW”-“IAHVE”, nome del “Tetragrammaton” sacro ( Yod-He-Waw-He =10 + 5 + 6 + 5 = 26)
-65 somma numerologica corrispondente al nome “ADONAI” (Aleph-Daleth-Nun-Yod 1+ 4 + 50 + 10 = 65)
Adonai è un nome attribuito al Dio supremo, così come Yhw (anche se erroneamente), la loro somma ridotta da 65 + 26 = 91 ; 9+ 1 = 10 ; 1 + 0 = 1, Uno è “Ahod” che da 13
Tutto riconduce al numero 13, numero centrale del quadrato Magico numerico di Marte e T di SATOR.
Una visione esoterica non può mancare…
Anche l’esoterista Inglese Samuel Liddeln MacGregor Mathers (1854-1918), massimo esponente dell’Ordine del Golden Dawn ne parla ampiamente nella riedizione del manoscritto ebraico del 1458 ” The Secred Magic of Abramelin the Mage”.
Mathers azzarda l’ipotesi che il quadrato SATOR sia uno dei tentacoli della ” chiave di Salomone”.
Va tracciato sostituendo le lettere latine con quelle ebraiche e inserito in un doppio cerchio dove va scritto il seguente versetto del salmo LXXII,8:
-“Il suo dominio sarà dall’uno all’altro mare, e dalle acque fino ai confini del mondo”.
Questo versetto, nell’edizione originale ebraica, è composto da 25 lettere, come quelle del quadrato magico numerologico.
Ci sono altre interpretazioni, come quella in chiave matematica, così come ci sono altri quadrati palindromi, ma nessuno è più misterioso ed enigmatico del SATOR.