Il diciannovesimo secolo è stato un periodo ricco di avvenimenti e personaggi oscuri, a partire da i misteri di Edgar Allan Poe.
La vita, le opere e la morte di Edgar Allan Poe, genio tormentato della letteratura, non hanno mai smesso di affascinare gli amanti dell’horror.
La storia travagliata di Poe, uno tra i più grandi scrittori di fine ‘800, fino all’ultimo atto, è degna delle sue opere grandiose.
Chi era Edgar Allan Poe?
Edgar Allan Poe nasce negli Stati Uniti nel gennaio del 1809 da due attori di teatro che perderanno entrambi la vita appena 2 anni dopo la sua nascita.
Venne subito affidato dalla famiglia del mercante John Allan, che nonostante si prenda cura di lui fino ai 20 anni, non lo adotterà formalmente e il rapporto fra i due non sarà mai un vero rapporto.
Il lavoro del patrigno, sempre in giro per affari, lo porterà a trascorrere un lungo periodo in Gran Bretagna dove inizierà il suo percorso scolastico.
L’ istituto frequentato da Poe era adiacente al cimitero della città, probabilmente, anche questa esperienza ha avuto un peso sulle sue opere.
Tornato negli U.S.A. si iscrisse all’università, ma non portò mai a termine e gli studi. Il suo animo inquieto lo portò alla rovina,cadde nel vizio del gioco, sperperò tutti i suoi risparmi e abbandonò definitivamente la scuola.
Sul lastrico e con la necessità di farsi una vita propria, Poe, decise di entrare nell’esercito che gli garantì uno stipendio e un tetto, ma anche un senso di fallimento.
Edgar Allan Poe fu il primo scrittore di mestiere in America.
La vita militare, nonostante un discreto mantenimento e qualche avanzamento di carriera, non sembrava dargli soddisfazioni, aveva bisogno di altro. Solo una cosa sembrava farlo uscire da un perenne senso di vuoto, la scrittura, era l’unica cosa che lo faceva stare bene.
Nel 1827, con uno pseudonimo, pubblicò un poema epico intitolato Tamerlane seguito 2 raccolte di poesie.
Finalmente trovò la sua strada! Lasciò l’esercito e decise di fare della sua passione il suo lavoro, diventando il primo scrittore di mestiere degli Stati Uniti. Purtroppo, nel diciannovesimo secolo, non c’era nessuna legge sul diritto d’autore e fu costretto a vendere le sue opere al miglior offerente senza guadagnare sulle copie vendute.
Maestro del horror dalla vita travagliata.
Un vero e proprio maestro dell’horror, le sue opere sono straordinarie, ma come ogni genio del passato non venne capito totalmente dal grande pubblico. Più che come scrittore, venne riconosciuto come editore e critico letterario, così duro e spietato da stroncare alcune delle sue stesse opere.
Nel 1833 pubblicò “Manoscritto trovato in una bottiglia ” e nel 1838 uscì con un romanzo destinato in futuro a far parlare di sé: “Le avventure di Gordon Pym”.
Le avventure di Gordon Pym : un racconto maledetto.
“Coloro che sognano ad occhi aperti sono consci di molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte. Nelle loro grigie visioni colgono frammenti di eternità e destandosi fremono nell’intimo allo scoprire di essere stati sulla soglia del gran segreto. A tratti apprendono qualcosa della sapienza che ha per oggetto il bene, e qualcosa di più sulla pura conoscenza del male.”
E.Allan Poe- Eleonora1841
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Non si può non aprire una parentesi sull’inquietante coincidenza legata a questo capolavoro letterario. Poe ha scritto opere straordinarie e famosissime quali “Lo strano caso del signor Valdemar”, “Il pozzo e il pendolo” e ” I delitti del gatto nero”.
“Le avventure di Gordon Pym” non ha avuto lo stesso successo, ma c’è un mistero su questo romanzo,il suo unico romanzo, che fa discutere ancora oggi.
Inquietante coincidenza o maledetta profezia?
È la storia di uno sventurato viaggio in nave al Polo sud, segnato da una violenta tempesta che porterà ad un finale agghiacciante.
Sono solo 4 i superstiti: Arthur Gordon Pym, Augustus Barnard, Richard Parker, Dirck Peters.
Il naufragio fu lungo e sofferto, senza ne cibo, ne acqua e in preda al delirio, decisero che uno di loro doveva essere sacrificato per la sopravvivenza degli altri. Il sacrificio toccò al più giovane, Richard Parker, che fu ucciso per essere mangiato e permettere al resto dell’equipaggio di sopravvivere.
Un racconto crudo, scritto in modo dettagliato, quasi Poe avesse vissuto quella situazione, ma la cosa sconvolgente è che, 47 anni dopo, tutto ciò accadde realmente.
Nel 1885, un piccolo yacht salpò da South Hampton in direzione Sidney con a bordo il capitano, 2 marinai e il mozzo di diciassette anni. Il 5 luglio l’imbarcazione fu vittima di un naufragio e i 4 furono costretti a condividere una piccola scialuppa senza né acqua né cibo per giorni.
Il susseguirsi della storia è esattamente come nel racconto di Poe, la giovane vittima si chiamava Richard Parker…non serve aggiungere altro.
Edgar Allan Poe il poeta maledetto
“Genio e sregolatezza “, un detto che calza a pennello a un giovane Poe che non riesce a mettere ordine nella sua vita. Vizioso e squattrinato, costretto a vivere da una zia a Baltimora, conosce Virginia, una timida tredicenne di cui si innamora e che sposa dopo poco tempo.
Gli anni ’40 saranno segnati dalle sue opere migliori, tra cui “I delitti della Rue Mourge”, considerato il primo racconto poliziesco della storia, quello che ispirerà Arthur Conan Doyle nella creazione di Sherlock Holmes. Seguiranno “I racconti dell’orrore “, ispirazione per il maestro Stephen King, per poi, nel 1845 tornare al suo grande amore, la poesia, con “Il corvo”.
Poe visse appena 40 anni, passo i suoi giorni tra vizi e incertezze, ma riuscì a scrivere le opere migliori del genere horror, noir, poliziesco. Ispirò dei pezzi da 90, fu colui che fece della scrittura un mestiere vero e proprio e segnò un’epoca solo con l’amore per la poesia.
Le sue opere: lo specchio della sua anima
I personaggi di Poe sono complessi e tormentati, esattamente come lui, un uomo fragile ed emotivamente instabile.
La moglie Virginia muore a 25 anni di tubercolosi portando il poeta maledetto a trasferirsi nella periferia di New York e a cercare conforto nell’alcool. Quest’ultimo batosta lo porterà ad un rapido declino fisico e mentale che nel giro di un paio d’anni lo accompagnerà’ verso il mistero più grande della sua vita, la sua morte!
Poe era un genio incompreso, infelice e sfortunato, la reputazione di poeta maledetto, infatti, non è altro che un un insieme di fatti, circostanze e dicerie.
Un’immeritata cattiva reputazione.
Di Edgar Allan Poe se ne è detto di ogni, dipinto come un alcolista, un drogato e un instabile, in realtà non era il personaggio negativo descritto dalle malelingue. Rufus Griswold, critico con cui Poe aveva un rapporto di disprezzo e stima reciproca, invidioso del suo talento, fu il suo esecutore letterario.
All’indomani della morte di Poe, Geiswold, scrisse un velenoso necrologio con lo scopo di infangare il suo nome ed accaparrarsi i diritti delle sue opere. Il memoriale da lui pubblicato, descriveva Poe come un perverso tossico alcolizzato e senza talento, ma fortunatamente, almeno in questo caso, ottenne solo dissensi dal pubblico.
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Il mistero sulla sua morte
Dopo aver fatto perdere le sue tracce per qualche giorno, Edgar Allan Poe venne trovato a Baltimora il 3 ottobre del 1849 delirante e in fin di vita. A soli 40 anni, dopo una vita segnata da dolori, problemi e misteri, il 7 di ottobre muore, in circostanze poco chiare e senza aver riacquistato le sue facoltà mentali.
A circa 170 anni dalla sua scomparsa, non si è ancora trovata né una causa né una motivazione plausibile. Tutto ciò che si sa è che fu trovato vagare in una città in cui non doveva trovarsi, in preda al delirio, ripetendo ossessivamente: Reynolds!
Nessuno sa a cosa si riferisse, Poe sarebbe dovuto andare a Philadelphia per questioni editoriali, ma non giunse mai a destinazione.
Ma come è morto allora Edgar Allan Poe, il poeta maledetto?
Abuso di alcool, cirrosi fulminante o delirium tremens? Scompensi portati da qualche sostanza stupefacente?…non dimentichiamoci che l’oppio andava alla grande in quel periodo Rabbia? Epilessia? Colera?
Tutto è possibile, qualcuno, addirittura, ipotizza un caso di “Cooping”, una pratica elettorale fraudolenta, dove veniva preso un malcapitato, drogato pesantemente e costretto a votare più e più volte con diverse identità. Questo, ormai, non ci è dato saperlo, ma forse non è poi così importante, tutto di Poe è legato al mistero, la sua vita, le sue fantastiche opere, in alcuni casi addirittura profetiche e persino la sua:morte.
Tutti i geni incompresi, come ad esempio Nicola Tesla, muoiono soli, poveri e sottovalutati, sara’ poi il tempo a portarli alla ribalta e dargli il giusto valore.
Forse non tutti sanno che…
Vorrei chiudere questo capitolo su uno dei più grandi maestri della letteratura sfatando qualche mito e rivelando qualche piccola curiosità.
Edgar Allan Poe aveva un fratello maggiore, Henry
William, marinaio dal bicchiere facile che pare abbia scritto pubblicato qualche poesia e racconto su una rivista di Baltimora, peccato che in realtà non fosse farina del suo sacco, ma di Edgard.
Edgar Allan Poe, nonostante tutte le sue immagini lo ritraggono nello stesso modo, non portava i baffi, o meglio, solo negli ultimi suoi 2 anni di vita.
Le sue ultime parole prima di morire furono :
Signore aiuta la mia povera anima.
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