7 Sconosciuti a El Royale spiegazione finale

Il film del regista Drew Goddard con un cast formidabile e una trama complicata più di quanto basti…

Il film nasconde più di una verità, molti segreti e molti significati nascosti, per capire il contenuto di 7 Sconosciuti a El Royale serve analizzare ogni personaggio e ogni dettaglio dello strano Hotel, oltre ad alcune frasi dette dai personaggi.

Ogni personaggio sembra prendere spunto da persone realmente esistite, quindi cerchiamo di analizzare ogni personaggio e dare una spiegazione più esaustiva possibile del tutto.

Chi sono i personaggi di 7 Sconosciuti al El Royale?

  • Padre Daniel Flynn

Flynn interpretato da Jeff Bridges (Tron, Ironman, Il grinta, Il grande Lebowski), ha il significato religioso del film, nonostante si scopra poi che non è un vero prete.

Questo è appunto il significato, il regista ha voluto far intendere quanto sia di lunga più importante la figura religiosa che la religione stessa.

Non finiscono infatti gli accenni religiosi da parte di altri membri del cast, ad esempio la frase bloccata al telefono all’agente Sullivan, poiché troppo macabra. Negli anni infatti anche le frasi e storielle religiose sono state addolcite appunto perché erano davvero macabre e severe con l’ascoltatore.

Quindi Flynn è la parte religiosa che spiega il cambiamento e il temperamento dell’epoca.

  • Milles Miller

Miller è interpretato da Lewis Pullman ( The Strangers 2, La Vendetta, Top Gun 2), è praticamente il responsabile del Hotel El Royale.

Sembrando debole e dipendente da droghe poi si scopre con il tempo che è stato in guerra, combattendo anche con onore e purtroppo aver visto molte brutte cose, molte viste anche nel Hotel.

Lui rappresenta il soldato che ha servito e dopo che lo ha fatto ha dovuto servire ancora, in questo caso con lavori sporchi dediti alla minaccia e al ricatto delle persone coinvolte nelle registrazioni nelle camere.

  • Darlene Sweet

La cantante del film che cerca una carriera da sola, perchè ricattata dagli agenti in passato. L’attrice nel ruolo è Cynthia Erivo (Harriet, Chaos Walking, Widows), lei rappresenta uno dei problemi principali nell’ambito musicale dell’epoca, la carriera, sopratutto per una donna di colore.

Cercare il successo anche per vie sinistre era dovuto per quella che subivano le giovani artiste durante la loro carriera, proprio come oggi non sempre serviva essere meglio di molti altri, serviva invece la sottomissione o le conoscenze, se si aveva un po’ di orgoglio si doveva scendere a patti con la realtà, cercando così il successo in altre maniere.

  • Agente Sullivan

Interpretato da Jon Hamm (The Town, Prendimi, Minions), rappresenta la situazione politica che non è poi così lontana da quella attuale.

Nel film si vedono più parti dedicate a questo ruolo fondamentali, ad esempio le chiamate trascritte con i superiori e l’ordine di non intervenire durante un ovvio caso di ostaggio.

Le cose fondamentali erano recuperare documenti video compromettenti ed eliminare altro materiale per le registrazioni, questo fa intendere che era proprio di qualche agenzia governativa El Royale.

  • Billy Lee

Interpretato da Chris Hemsworth (The Avengers, 12 Soldier, Rush), è forse il più facile da intuire come ruolo. Billy è una specie di Charles Manson, contro i poteri forti e tutte le forme di ricchezza, poi anch’esso vittima delle stesse “debolezze”.

Manson è stato plagiato anche nell’ultimo successo di Quentin Tarantino “C’era una volta a… Hollywood”, infatti ad attaccare i personaggi famosi nelle loro ville era stato proprio lui in realtà, ma la storia fini diversamente dal racconto cinematografico di Quentin.

Con Billy anche Emily e Rose, determinanti per far capire il suo ruolo nel film, infatti anche Manson assoldava ragazze e ragazzi di continuo, per la maggiore attraendoli con ideologie estremiste.

L’Hotel El Royale esiste?

No, ma c’è un Hotel che corrisponde geograficamente parlando e ha moltissime cose in comune con El Royale.

Il Cal Neva Lodge & Casino, questo era famosissimo negli anni 60, poi prese fuoco (proprio come nel film con El Royale), ma venen ricostruito solo in 30 giorni e acquistato da Frank Sinatra, Dean Martin e, presumibilmente, il mafioso di Chicago Sam Giancana

Marilyn Monroe tentò il suicidio proprio in questo Hotel, ma fù portata in ospedale e si salvò.

Cosa più importante è la posizione geografica ovviamente, a metà fra il Nevada e la California.

Chi era la persona nella pellicola?

Lo si capisce per molti motivi, l’anno storico e due dialoghi però sono i principali.

Il primo dialogo nasce tra padre Flynn e il responsabile Miller, quest’ultimo spiega al prete che non ha consegnato il nastro a chi doveva perché il protagonista di questo è sempre stato gentilissimo con lui, come nessuno è mai stato.

Il secondo dialogo nasce tra Billy e Darlene, Billy spiega alla cantante che sarebbe stato meglio che avesse saputo dal prete cosa conteneva quel nastro, ricordando appunto che la donna è di colore le cose prendono più senso.

Un’altra affermazione importante è stata quella che affermava che chiunque lo riconoscerebbe immediatamente e insieme alle immagini trasmesse in quella vecchia Tv, abbiamo collegato tutti gli indizi.

Il personaggio in questione dovrebbe essere Martin Luther King Jr, perseguitato dal FBI e minacciato più volte con nastri che dovevano contenere appunto scandali di vario genere.

Atlanta, Georgia, USA — Martin Luther King Jr. listens at a meeting of the SCLC, the Southern Christian Leadership Conference, at a restaurant in Atlanta. The SCLC is a civil rights organization formed by Martin Luther King after the success of the Montgomery bus boycott. — Image by © Flip Schulke/CORBIS

In molti volevano colpire l’integrità di questo uomo e sopratutto volevano colpire il suo matrimonio con Coretta Scott King.

La persona nel pellicola è sicuramente lui! Lo avevate capito?

Ecco quindi la spiegazione del finale e del film “7 sconosciuti a El Royale”, avete ancora qualche dubbio o sluzione? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto oppure nella nostra pagina Facebook!

Curiosità su Chris Hemsworth (Thor)
Donovan Rossetto ama l'informazione, ma è anche un videogiocatore e scrittore. Con una vasta conoscenza dell'industria videoludica, Rossetto offre una prospettiva unica e interessante su entrambi i temi. Inoltre, come scrittore, Rossetto ha saputo combinare la sua passione per gli UFO e i videogiochi in una serie di articoli e libri che hanno appassionato i lettori di tutto il mondo.