Oggi vi parlerò delle maledizioni che, secondo me, sono le più conosciute fra le tante esistenti.
La storia è sempre stata piena di presunte maledizioni e alcune risalgono addirittura ai tempi biblici. Molte di queste sono solitamente attribuite a semplici casi di sfortuna, ma in alcune sembra ci sia qualcosa di veramente misterioso coinvolto.
Le maledizioni più conosciute
1- La maledizione di Tutankhamon
Questa è probabilmente è la più conosciuta tra le maledizioni di questa lista. Secondo diversi rapporti, la tomba di Tutankhamon aveva una scritta incisa che diceva: “La morte verrà con ali veloci per colui che disturba la pace del re”. Fu nel 1922 che il faraone fu disturbato dalla sua pace dagli egittologi Howard Carter e Lord Carnarvon e subito dopo, iniziarono a succedere cose strane.
Lord Carnarvon, ad esempio, morì quattro mesi dopo l’apertura della tomba in Egitto, perchè era stato punto da una zanzara infettata da qualche malattia. L’esploratore Lord morì a causa delle cattive condizioni di salute e poche ore dopo la sua morte, anche il suo cane Susie si spense.
Il finanziatore del progetto, George Jay Gould I, perse la vita a causa di una grave febbre, sei mesi dopo aver visitato la tomba. Il milionario sudafricano Woolf Joel è stato assassinato pochi mesi dopo aver visitato anche lui il tumulo del faraone. Un altro membro della squadra di Carter, AC Mace, è morto per avvelenamento da arsenico, mentre la segretaria personale di Carter, fu trovata soffocata a letto nel 1929.
Tuttavia, la ricerca ha dimostrato che la stragrande maggioranza delle persone coinvolte nell’esplorazione della tomba ha vissuto a lungo; vari esperti, ipotizzano che alcune di queste morti siano state causate da batteri che hanno contaminato le persone, quando la tomba è stata aperta.
2- Il diamante Hope
Secondo la leggenda, il commerciante francese Jean Baptiste Tavernier, nel 1688 ha strappato un diamante da 42,5 carati, dall’occhio di un una statua indù in India e così facendo, ha scatenato l’ira della divinità.
Tempo dopo, Tavernier vendette il gioiello al re Luigi XIV di Francia, il commerciante andò in bancarotta e perse mentre stava tornando in India per iniziare una nuova vita. Quando re Luigi XIV morì, il diamante fu donato a Maria Antonietta, ma sia lei che il marito furono decapitati durante la rivoluzione francese nel 1793.
Successivamente, la pietra fu di proprietà di Lord Francis Hope of England e sposò una showgirl americana. I due vendettero i gioielli e spesero tutti i soldi, diventando completamente poveri. Nel 1912, Evelyn Walsh McLean acquistò il diamante, ma suo figlio fu ucciso in un incidente d’auto, sua figlia si suicidò e successivamente Evelyn si divorziò e morì a 60 anni di polmonite.
Il diamante fu donato al Smithsonian Museum of Natural History di Washington ha che fino a oggi non ha subito alcuna maledizione. Tuttavia un giorno, il fattorino che aveva portato la pietra al museo è stato investito da un camion mentre stava passeggiando con la famiglia. Lui è sopravvissuto, ma sua moglie e il cane sono morti poco dopo e come se non bastasse, la sua casa ha preso fuoco.
3- La mummia Ötzi
Nel 1991, al confine tra l’Italia e l’Austria, è stata scoperta un’incredibile mummia risalente a circa 5.300 anni fa: si trattava del corpo di un uomo dell’età del rame, probabilmente morto durante l’attacco di un nemico; la mummia venne soprannominata Ötzi.
Purtroppo al team che partecipò al ritrovamento, successero gravi disgrazie, ma molti dissero che era stato colpito da una maledizione.
Il patologo forense che ha indagato sulla mummia, Rainer Henn, è morto in un incidente stradale. Kurt Fritz, la guida che ha portato Henn dalla mummia, è morto in una valanga non molto tempo dopo. La persona che ha scoperto il corpo, Helmut Simon, è morto in una caduta durante l’arrampicata nel 2004. Dieter Warnecke, che ha organizzato una ricerca per trovare il corpo di Simon, è morto per un attacco di cuore poco dopo il funerale del suo amico. Tutte queste morti potrebbero essere una coincidenza, ma anche così, sono davvero inquietanti.
4- La Porsche di James Dean
Il 30 settembre 1955, l’icona del cinema americano James Dean rimase ucciso in un incidente d’auto quando la sua Porsche Spyder si schiantò contro un’altra macchina. Rolf Wutherich amico e meccanico di Dean, si trovava nell’auto con lui e al momento dell’impatto, è stato sbalzato fuori dalla Porsche riuscendo a sopravvivere all’incidente. Dean, che è rimasto intrappolato tra i rottami, è morto per una frattura al collo. Donald Turnupseed, il guidatore dell’altra vettura, ha subito ferite relativamente lievi.
Qui inizia quella che sembra essere una maledizione, verso quelli che hanno avuto a che fare con la Porsche di James Dean.
Tempo dopo la tragedia, un meccanico d’auto George Barris ha acquistato il rottame per 2.500 dollari e le cose sono incominciate ad andare male, quando la Porsche ha raggiunto il garage di Barris. Durante lo scarico dell’auto, questa è scivolata da una struttura ed è caduta su uno dei meccanici che aveva aiutato a scaricarla; sfortunatamente il meccanico coinvolto si trovo con le due gambe rotte.
Barris decide così di rimanere con il telaio e la carrozzeria della Porsche e vendere gli altri pezzi. A quel tempo, due medici, Troy McHenry e William Eschrid, decisero di comprarli; McHenry morì quando la sua auto, che aveva il motore Porsche installato, andò fuori controllo e si schiantò contro un albero. Anche l’auto di Eschrid, che aveva il semiasse di quella di Dean, rimase coinvolta in un incidente e si ribaltò varie volte. Eschrid, che sopravvisse nonostante gravi ferite in tutto il corpo.
Anche un pilota dilettante, che aveva comprato gli pneumatici della Porsche, si schiantò con la sua auto, rischiando di perdere la vita. Quello che si sa fino a oggi è che i pezzi dell’auto di James Dean, futono rispediti indietro, tramite un treno, a George Barris; ma misteriosamente sparirono durante il viaggio e non furono mai più ritrovati.
Queste erano le maledizioni più conosciute della storia, se ne conoscete altre, scrivetele nei commenti in basso.
Qua sotto vi lascio un articolo che parla del carcere più infestato del Regno Unito.
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