In Italia sembra proprio che ci siano un numero elevato di misteri, ovviamente non sono tutti veri e accettabili, ma questo è comunque uno degli ultimi e più interessanti…
Il Mostro di Alvignanello è una creatura leggendaria che è stata scoperta di recente da un appassionato di UFO e scrittore di nome Vincenzo Tufano. Abbiamo avuto l’opportunità di intervistarlo in una videochiamata, la quale è stata successivamente pubblicata.
La creatura sarebbe stata avvistata nei boschi di Alvignanello, una frazione di Ruviano in Campania con una popolazione di circa 1618 abitanti.
Questo luogo è noto come il “paese degli UFO” a causa dei numerosi avvistamenti segnalati dalla popolazione.
Anche se il tema degli UFO e dei mostri leggendari non è nuovo, abbiamo cercato di analizzare questo argomento in modo più approfondito, fornendo nuovi elementi e confronti che non erano stati precedentemente esplorati.
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Penso vivamente che per dimostrare la realtà, bisogna innanzitutto cercare di smentire il tutto, solo non riuscendoci si ha la prova quasi inconfutabile del vero.
Nonostante Vincenzo Tufano sia una persona molto simpatica e disponibile, come esperto del paranormale e ufologo del Pordenonese, devo ovviamente tener conto di queste piccole prove di autenticità.
Il Mostro di Alvignanello, come tutto ha inizio
In paese la popolazione più volte denuncia alle forze dell’ordine di aver trovato resti di animale smembrati nei pressi delle abitazioni ma con maggior concentrazione nei boschi.
Non attribuendo tali scene ad animali tipici del luogo.
La curiosità quindi spinge alcuni abitanti di Alvignanello alla ricerca di tracce o altro che portassero una risposta a questi ritrovamenti e poco tempo dopo si scoprono le prime tracce di una creatura apparentemente della famiglia dei rettili di notevoli dimensioni.
Ovviamente questa notizia in un piccolo borgo si propaga velocemente attirando oltre che ha appassionati del mistero in zona anche giornali locali e videomaker non professionisti.
Circa due anni fa però uno tra questi ricercatori, uno scrittore di nome Vincenzo, con la quale abbiamo aperto questo articolo, raccogliendo della legna diventa testimone oculare di questa presunta creatura che tanto faceva parlare di se, riuscendo anche a fare qualche scatto dal suo Smartphone di marca Wiko.
Abbiamo specificato la marca perché abbiamo poi analizzato le foto e confrontate con le capacità del dispositivo effettive, ma ci torniamo dopo.
Vincenzo Tufano racconta che mentre raccoglieva della legna sente dei rumori e girandosi, a circa 3 metri da lui vede la creatura, alta ben 4 metri, misurandola approssimativamente confrontandola con degli alberi al suo fianco.
Prende coraggio e sembra faccia quattro fotografie, tra cui due di queste ha reso pubbliche e a sua detta non ritoccate ma solo ritagliate, non dandoci poi l’effettivo motivo.
Abbiamo chiesto il motivo della netta differenza della composizione cutanea tra le due e sembra che abbia fortunatamente immortalato due parti diverse della gamba della creatura.
Per la illuminazione completamente diversa ha spiegato che oltre al telefono tenuto in orizzontale su una mano aveva una torcia nell’altra, questo avrebbe determinato le diverse colorazioni, successivamente corrette in questa altro post nei social.
Dalla immagine di sinistra è ben chiaro il motivo per cui i quotidiani e notiziari abbiamo chiamato la creatura Godzilla, come la creatura del celebre film Giapponese del 1954.
Dopo gli scatti la creatura si muove e Vincenzo Tufano decide di scappare dal luogo.
Il Mostro di Alvignanello e le tracce
Questa creatura ha lasciato diverse tracce negli anni e abbiamo notato che variano di molti centimetri a ogni ritrovamento, questo crea diverse ipotesi:
- Ci sono più creature simili?
- Qualche traccia è vera e qualche altra è artificiale?
- È tutta una grande bufala?
Ovviamente noi non possiamo giudicare la veridicità della storia dalle tracce mostratoci ma comunque vi diamo qualche assaggio.
Calchi che sono stati analizzati da persone che ritengono siano realmente di qualche creatura, ma purtroppo non hanno mai riferito il loro nome , quindi questo è un punto agli scettici e critici.
Vincenzo privatamente ci ha dato tutte le fonti e posso dirvi che hanno molta credibilità!
Andando avanti sbuca un’altra prova della esistenza del mostro di Alvignanello.
La cute della creatura
Viene trovato un letterale pezzo di carne, ipoteticamente perso durante una ferita accidentale di grandi dimensioni che può essere collegata al mostro.
Oltre a qualche scatto per i social e per i media, viene esaminato.
Risulta essere in parte Camaleonte e in parte altro animale con interferenze artificiali, ma anche qui non sappiamo chi abbia dato questi risultati e nonostante questo pezzo sia immobile e a terra, la foto che viene scattata è mossa e non precisa, addirittura non si vede per intero, dettagli da non trascurare quando parliamo di una creatura di quattro metri libera nei boschi del sud Italia.
Non vogliamo di certo dire che l’amico Vincenzo Tufano si sia inventato tutto, anche perché ci sono molti testimoni oltre a lui, anche se come afferma lo scrittore, in molti non vogliono apparire e questo lo capiamo, però maggior attenzione ai dettagli sarebbe innovativo nel mondo del mistero.
Ultimi aggiornamenti, riprese notturne
Un gruppo di persone decide di portare avanti la caccia al mostro nei boschi Campani installando delle tipiche fotocamere a infrarossi che si attivano al movimento.
Quello che riescono a catturare ha dell’incredibile, forse troppo.
Erika Di Cuonzo, editrice del portale chupacabramania.com, coraggiosamente pubblica le foto con prove di autenticità banali.
In questa foto di un probabile Godzilla rivisitato, notiamo anche che la fotografia è assurda, ora infatti vi mostriamo una foto a infrarossi che riprende un animale da una fotocamera trappola dello stesso tipo.
Come si nota la differenza è tanta e questo presume una burla mal escogitata che potrebbe far insabbiare la verità con un amaro tentativo di esagerare la vicenda.
Sempre questo portale porta le prove di veridicità dello scatto, attenzione:
Avendo nel team del El Cartel Del Gaming più esperti grafici, preferisco non andare oltre a polemizzare su una foto palesemente fake, ma comunque molto bella, magari per la copertina di un fumetto giapponese o di una card della serie animata Yu-Gi-Oh.
Conclusioni sul mostro di Alvignanello
L’amico scrittore Vincenzo Tufano racconta che da anni la creatura non lascia più sue tracce e quindi seppur la situazione è monitorata sembra essere sparito nel nulla.
La sua teoria è che sia una creatura modificata dall’uomo e spostata per chissà quale motivo, non collega nulla agli extraterrestri e nemmeno alla centrale nucleare situata li vicino, a Garigliano.
Abbiamo molte impronte, qualche foto molto vicina e qualche altra molto precisa, molte testimonianze e altrettante carcasse di vari animali, sarà tutto vero?
Come dico sempre il Mistero è intorno a noi, basta aprire gli occhi ed essere pronti a vedere, questo potrebbe necessitare di tale prontezza, ma penso vivamente che qualche burlone abbia deciso di aumentare l’Odiens con qualche miniatura di Godzilla nelle ultime rivelazioni fotografiche.
Beh voi che ne pensate? Fatecelo sapere qui sotto neri commenti oppure contattateci su Facebook!
Nel frattempo vi lascio alla nostra ricerca e video del rettiliano del fiume Po…
Personalmente penso che qualcosa ci sia, Tufano si é esposto moltissimo, se non fosse in buona fede non l’avrebbe fatto.
Le caratteristiche del mostro variano molto Dai primi avvistamenti agli ultimi, All’inizio era un rettiloide alto 1,90 m e alla fine invece un vero e proprio dinosauro senza coda Alto 4 o 5 m, in questo lasso temporale qualcosa è successo e mi riferisco a qualche burlone che ha lasciato in giro tracce che magari hanno ingannato lo stesso Tufano
detto ciò sono convinto che un criptide esista, magari qualche esperimento scappato da qualche laboratorio oppure una qualche forma di Androide robotico sperimentale ma qualcosa c’è perché tanti testimoni non possono essersi inventati tutti la stessa storia