Un’interessante ipotesi sulla presunta challenge del suicidio che vi farà riflettere
Ricordate la Blue Whale Challenge? Tra mezze verità, bufale e sciacallaggio mediatico, forse c’è sfuggita la parte più interessante di tutta la vicenda.
È stato un fenomeno dal grande impatto mediatico rivelandosi poi una storia inconsistente montata ad arte.
La fragilità di alcuni adolescenti e una serie di suicidi e presunti tali, hanno scatenato un’isteria di massa che i media hanno saputo sfruttare al meglio.
Fortunatamente si è trattato di un falso all’arme, anche se, malauguratamente, un fondo di verità c’è.
Perché riportare alla luce questo discusso fatto di cronaca?
La spettacolarizzazione di questa challenge potrebbe aver spostato l’attenzione dalla reale situazione.
C’è qualcosa di molto più oscuro dietro la Blue Whale su cui dovremmo soffermarci a riflettere?
Blue Whale o Suicide Challenge, un fenomeno montato ad arte.
Intanto, rinfreschiamoci la memoria su cos’è la Blue Whale Challenge e sul delirio mediatico che ha scatenato.
La Blue Whale (oBalena Blu) è un challenge nata per caso un paio d’anni fa che, in poco tempo, è stata presa un po’ troppo sul serio.
È chiamata anche Suicide game, in quanto, viene presentata come l’insieme di 50 regole o sfide, che si concludono con il presunto suicidio del ‘giocatore’.
Ho usato l’aggettivo ‘presunto’ non a caso, c’è parecchio da dire sia sulla challenge in se che sull’istituzione a compiere l’ultimo atto, ma a questo ci arriveremo più avanti.
Pare che il nome sia ispirato all’atipico, triste comportamento assunto dalla balenottera azzurra, che in alcuni casi, si spingono a riva per mettere fine alla loro vita spiaggiandosi.
Si tratta di esemplari che si sono smarriti o sono rimasti soli e in preda ad una sorta di depressione si lasciano morire, esattamente come accade ad alcuni adolescenti.
Blue Whale Challenge, tutto ciò che è stato detto
Come tutto quello che circola in rete, sulla B.W.C., sono state dette cose, alcune vere, altre no, altre più o meno è così via.
A portare questo fenomeno alla ribalta, tra l’altro ritoccato a proprio piacere, sono state “Le Iene”.
La nota è sempre più artefatta trasmissione di Italia1, ha mandato in onda un servizio acchiappa visual che si è rivelato più dannoso che utile.
Blue Whale Challenge… a voi l’ultima parola
E voi cosa ne pensate della Blue Whale Challenge? State sempre attenti a quello che vedete sul Web e guardatevi sempre le spalle.
Diteci la vostra opinione con un commento e una condivisione, alla prossima!