Le immagini dell’orbiter sono le più dettagliate delle aurore discrete del pianeta, emissioni ultraviolette che seguono gli schemi di un campo magnetico in decadimento.
La sonda spaziale Hope degli Emirati Arabi Uniti ha scattato le immagini più dettagliate mai viste delle “aurore luminose” di Marte.
Le emissioni ultraviolette, osservate dallo spettrometro a bordo dell’orbiter, si verificano quando il vento solare si imbatte in campi magnetici emanati dalla crosta di Marte.
Le particelle cariche poi si scontrano con l’ossigeno nell’atmosfera superiore, facendolo risplendere.
Hope, formalmente conosciuta come Emirates Mars Mission (EMM) , è arrivata su Marte a febbraio e ha iniziato la sua corsa scientifica ufficiale il 23 maggio.
Gli obiettivi scientifici primari della missione da 1,35 tonnellate e 200 milioni di dollari si concentrano sull’atmosfera del pianeta, non sul suo magnetismo, quindi le immagini dell’aurora sono state un bonus.
“Vederlo è stato solo un regalo”, afferma Hessa Al Matroushi, responsabile scientifico dell’EMM presso il Mohammed Bin Rashid Space Center di Dubai.
I ricercatori su Marte avevano precedentemente rilevato aurore “diffuse” durante le tempeste solari, così come aurore “protoniche” provenienti da alte quote quando i protoni del vento solare strappano gli elettroni dagli atomi per formare idrogeno.
Le aurore discrete sembrano seguire gli schemi del magnetismo crostale di Marte, il che suggerisce che il pianeta avesse un tempo un campo magnetico globale simile a quello terrestre.
Si pensa che quei modelli si siano congelati sul posto miliardi di anni fa, quando la lava si è solidificata in presenza di un tale campo.
Le emissioni osservate da Hope sono state rilevate per la prima volta dal satellite Mars Express dell’Agenzia spaziale europea nel 2004 e sono state precedentemente riprese dalla sonda MAVEN della NASA.
Ma l’EMM ha scattato “immagini spettacolari”, afferma Nick Schneider, scienziato planetario dell’Università del Colorado Boulder che fa parte del team MAVEN.
“Dal mio lavoro sull’argomento, ho immediatamente riconosciuto il modo in cui le aurore tracciano un contorno attorno alle ultime vestigia del campo magnetico in decadimento di Marte.
Queste immagini catturano davvero il fatto che Marte ha perso il suo campo globale, la causa sospetta della scomparsa della sua precedente atmosfera densa».
Al Matroushi afferma che il suo team prevede di pubblicare uno studio basato sulle osservazioni.