Un polpo trasparente, soprannominato anche polpo di vetro, è stato filmato da un robot subacqueo, nell profondità dell’Oceano Pacifico in Australia.
Dopo 34 giorni di spedizioni marittime nelle Isole Phoenix, a 5.000 chilometri da Sydney, in Australia, gli scienziati sono riusciti a catturare le immagini di un polpo trasparente o polpo di vetro.
Questa specie, chiamata Vitreledonella richardi, è stata trovata nelle profondità dell’Oceano Pacifico, grazie a un robot sottomarino di nome SuBastian.
Dopo aver eseguito 21 immersioni e registrato 182 ore di immagini inedite del fondale, il robot è riuscito a filmare il momento in cui il polpo stava nuotandogli vicino.
Ecco il video del polpo trasparente.
L’insolita scoperta è stata fatta esaminando le immagini a bordo della nave Falkor, gestita dallo Schmidt Ocean Institute, fondazione no-profit co-fondata da Wendy ed Eric Schmidt, ex CEO di Google.
Wendy Schmidt ha dichiarato:
L’oceano contiene meraviglie e promesse che non immaginavamo nemmeno. Le spedizioni come queste ci insegnano che dobbiamo aumentare i nostri sforzi per ripristinare e comprendere meglio gli ecosistemi marini ovunque.
La grande catena della vita che inizia nell’oceano, è fondamentale per la salute e il benessere dell’uomo.
A questa spedizione, hanno partecipato anche scienziati della Boston University e della Woods Hole Oceanographic Institution.
Il polpo di vetro
Il polpo di vetro è stato identificato per la prima volta a metà del 1918 e il suo studio era piuttosto limitato, poiché questa specie appariva piuttosto raramente.
Prima delle immagini catturate da SuBastian, ad esempio, gli scienziati hanno basato i loro studi sui piccoli resti di questi animali, trovati nello stomaco dei loro predatori.
Sia i tentacoli che l’apparato digerente dei polpi di vetro, sembrano essere invisibili nell’acqua e i suoi occhi cilindrici, fanno parte della strategia di mimetizzazione dell’animale.
Il polpo trasparente, vive negli oceani profondi delle regioni tropicali e subtropicali. Questa specie può essere trovata nella zona mesopelagica, cioè a una profondità che va dai 200 ai 1000 metri sotto la superficie del mare.
Può essere incontrata anche nella zona batipelagica, che dai 1000 ai 4000 metri di profondità; questi dati sono stati emessi dall’ IUCN, (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), che ha sede in Svizzera.
ACQUISTA SU AMAZON CLICCANDO QUI, IL PUPAZZO POLPO A DOPPIA FACCIA, PER I BAMBINI.
Conclusione
È meraviglioso che nelle profondità degli oceani, ci siano creature così affascinanti e misteriose. C’è anche da dire che l’uomo è riuscito a esplorare solo il 5% delle profondità oceaniche, quindi non abbiamo nemmeno idea di quali specie marine ci siano nel restante 95%.
Spero che in futuro attraverso la tecnologia, si riesca a scandagliare sempre di più gli oceani, non solo per scoprire cosa ci sia nei fondali, ma soprattutto per proteggerli e preservarli.
Qua sotto vi lascio un articolo che parla dello scheletro gigante, trovato nel mar Mediterraneo.
Seguiteci su Facebook.