Nato per visore VR ma più bello come comune titolo, ecco perché…
The Persistance è un titolo ideato e creato da Firesprite per il Visore della Sony nel 2018, riproposto in questi giorni in versione normale e non ce ne rendiamo contro mentre ci giochiamo, anzi ricorda molto un Dead Space se proprio vogliamo dirla tutta.
Nasce per Sony VR ma poi viene lanciato su per computer e console, io lo giocato su Xbox Series X.
Prima di cominciare la recensione ecco a voi il trailer:
Trama da STEAM
“The Persistence sfida te, un clone del responsabile della sicurezza, Zimri Eder, a sopravvivere a bordo di una navicella coloniale invasa da aberrazioni omicide. Sei l’ultimo sopravvissuto. La tua missione? Ripristinare le funzionalità della navicella per tornare sulla Terra.“
Gameplay
Nonostante sia un titolo nato per VR vi voglio subito assicurare che non perde nulla in questa versione, anzi guadagna molti punti e nonostante portali colleghi come Eurogamer.it lo definisca “non originale”, per me non è affatto così, anzi lo trovo molto particolare e sfizioso.
Il Gameplay è semplice e intuitivo, ci pariamo utilizzando uno scudo a ologramma con il tasto LT mentre colpiamo con il calcio di un estrattore di cellule staminali con RT.
Se il nemico da le spalle possiamo estrarre le sue cellule e ucciderlo premendo X.
Possiamo prendere il tutto in modalità stealth, abbassandoci con la pressione dell’analogico destro, prendendo il nemico alle spalle e premendo X.
Per aprire porte o raccogliere oggetti basterà guardarli, proprio come nella versione VR.
Noi se moriamo veniamo clonati dal computer della nave spaziale, questo ha una voce femminile inquietante che fin dall’inizio sembra non raccontarcela giusta.
Avanzare per la navicella alla scoperta di cosa sta succedendo sarà il nostro obbiettivo, con stanze molto buie e nemici sempre più frequenti, come un certo ascoltatore, che ci attacca da chissà dove se facciamo troppo rumore.
I nostri nemici?
Sono dei cloni che la stessa nave spaziale sta creando di continui, ma non sono del tutto normali, sembrano essersi mischiati con DNA sconosciuto.
Non sono gli unici nemici, oltre all’ascoltatore, c’è sempre qualcosa di nuovo pronto a farci del male!
Il Game Over non ci toglierà punti, ma farà si che tutta la nave cambi completamente d’impostazione, niente sarà più come prima! Che c’è di più bello e fuori di testa?
Audio e Grafica
The Persistence è stato presentato in questi giorni con una grafica aumentata e di certo non delude le nuove console Next-Gen.
Spettacolare in tutte le sue ombre di gioco, colori molto forti e adatti alla perfezione a una navicella spaziale!
Per quanto riguarda l’audio è tutto molto silenzioso, questo infatti fa parte del gioco, che è ambientato nello spazio.
Ogni rumore che sentiamo è segno di pericolo ed è molto meglio il silenzio credetemi!
La nostra recensione di The Persistance
Come dicevo all’inizio è molto originale ed è sorprendente come abbia una buona giocabilità come normale titolo da Joypad o tastiera.
La trama è inquietante e siamo sempre seguiti da consigli o complimenti della navicella che si esprime con una voce femminile poco affidabile.
Questa voce che fa compagnia è la protagonista e non ci fa mai sentire soli, cosa che darebbe molto fastidio nello spazio.
Ricorda il grande titolo Dead Space, solo che qui su The Persistance giochiamo in prima persona e come ho appena detto non siamo del tutto soli contro questi strani cloni.
La voce della nave e la trama fanno da protagonista dell’intera storia, noi siamo solo un mezzo di questa, per capire a fondo il titolo bisogna cercare di andare sempre più lontano non facendoci sorprendere con un Game Over!
Firesprite ha fatto veramente un bel lavoro e specialmente dando molta attenzione ai dettagli.
Parlando per me senza essere obbiettivi per il lettore, lo definisco un gran gioco del genere Horror Sci-Fi e senza alcun dubbio lo lascerò nella mia libreria Xbox per giocarci e rigiocarci!
Prima di darvi il nostro voto conclusivo volevo ringraziare Firesprite per la Key del gioco, ricordando che non influisce mai sul giudizio finale!
Il nostro voto conclusivo:
Ecco un’altra nostra recensione: