Ha provocato un’inchiesta sugli UFO dell’aeronautica americana, parte di un’iniziativa chiamata Project Blue Book.
Il mostro di Flatwoods non sibila ai ragazzi del piccolo villaggio di Flatwoods, nel West Virginia, dal 12 settembre 1952.
La gente ora ci sorride e ogni settimana prende soldi come souvenir del Monstro, da centinaia di turisti appassionati.
Ma all’epoca spaventava molto la gente, compresi i testimoni oculari: sei ragazzi dai 10 ai 17 anni, un cane e una mamma.
“Uno dei ragazzi si è fatto la pipì nei pantaloni”, ha detto John Gibson, una matricola del liceo all’epoca, che li conosceva tutti. “Il loro cane (Rickie) correva con la coda tra le gambe”.
L’incontro ha fatto notizia a livello locale e nazionale, spaventando una fascia più ampia di persone.
Quindi ha portato a un’inchiesta sugli UFO dell’aeronautica americana, parte di un progetto chiamato Project Blue Book che ha inviato una manciata di investigatori in tutto il paese per esaminare tali affermazioni.
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È diventato anche una leggenda locale, una storia di fantasmi del sud che ha definito il minuscolo villaggio di meno di 300 persone per più di sei decenni.
Fino ad oggi, i turisti si recano a Flatwoods, appartato nelle basse colline boscose degli Appalachi del centro della West Virginia, per visitare il suo museo dei mostri e acquistare tchotchke (piccolo oggetto) e magliette di Green Monster.
A cosa hanno assistito
Era il tramonto quando lo videro.
I fratelli May Ed, 13 anni, e Freddie, 12, stavano giocando nel cortile della loro scuola con il loro amico di 10 anni Tommy Hyer.
Dopo aver notato una striscia di luce rossa pulsante nel cielo che si è schiantata in una fattoria vicina, i tre ragazzi sono corsi ad afferrare la madre dei ragazzi di Mays, poi sono saliti a coda alta su quella collina per controllare dove fosse atterrata la luce.
Si sono presentati anche alcuni altri ragazzi, uno con un cane.
Corsero di nuovo giù, in puro e credibile terrore.
“Sette residenti della contea di Braxton sabato hanno riferito di aver visto un mostro simile a Frankenstein di 10 piedi sulle colline sopra Flatwoods”, ha riportato in seguito un giornale locale. “Un membro della Guardia Nazionale, [il diciassettenne] Gene Lemon, stava guidando il gruppo quando ha visto quello che sembrava essere un paio di occhi luminosi su un albero”.
Lemon urlò e cadde all’indietro, dice il notiziario, “quando vide un mostro di 10 piedi con un corpo rosso sangue e una faccia verde che sembrava brillare“.
Potrebbe aver avuto artigli al posto delle mani.
Era difficile dirlo a causa della fitta nebbia.
La storia ha fatto notizia locale, poi è stata ripresa dalla radio nazionale e dai grandi giornali di tutto il paese, ha detto Andrew Smith, che gestisce il Flatwoods Monster Museum e il Braxton County Convention Visitors Bureau.
“Sig.ra. May e il ragazzo della Guardia Nazionale sono andati a New York per parlare con la CBS”, ha detto Gibson.
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Credenti, dubbiosi e incassatori
“Quelle persone erano le persone più spaventate che abbia mai visto“, ha detto l’editore di giornali locali A. Lee Stewart, in quella notizia del 1952.
Lo stesso Stewart aveva marciato su quella collina con un fucile da caccia dopo che i testimoni avevano raccontato ciò che avevano visto.
“Le persone non inventano quel tipo di storia così velocemente”, ha detto allora la Stewart.
Altri hanno dubitato.
“La polizia di stato ha deriso i rapporti come isteria“, ha detto il giornale. “Hanno detto che il cosiddetto mostro era cresciuto da sette a 17 piedi in sole 24 ore“.
Anche Gibson dubitava, anche se da allora ha venduto 1.000 delle sue figurine di mostro verde in ceramica alte 12 pollici solo negli ultimi due anni (a 30 dollari l’una).
“Non credo nel coniglietto pasquale”, dice Gibson, un agente assicurativo che lavora ancora a 81 anni. “Non credo a Babbo Natale. E io davvero non credo nel mostro di Flatwoods. Ma voglio rafforzare la nostra comunità”.
Un’era di bombe e demagoghi
Ma i testimoni oculari sconvolti non sono stati l’unico motivo per cui la storia è decollata.
Gli americani erano davvero spaventati nel 1952, resi ansiosi dalle bombe atomiche e da quello che sembrava un nuovo mondo creato da scienziati pazzi.
Anche la rivista LIFE , probabilmente la pubblicazione più popolare nella nazione all’epoca, aveva, solo pochi mesi prima, pubblicato una storia di tendenza apparentemente credibile sui dischi volanti.
Le storie di fantasmi germogliano meglio quando il seme cade in un letto fertile di ansia, e quello era l’ America della Guerra Fredda del 1952 : una fucina di rabbia, disillusione e ansie, fatta apposta per teorici della cospirazione, demagoghi politici e narratori di storie di suspense.
La storia del mostro dei fratelli May ha colpito solo tre anni dopo che l’ Unione Sovietica ha testato con successo una bomba atomica nel 1949. L’Air Force stava cercando i bombardieri nei nostri cieli.
Julius ed Ethel Rosenberg stavano aspettando l’esecuzione per aver inviato progetti di armi nucleari americane ai sovietici, vendendo fuoco infernale ai nostri nemici mortali.
Un demagogo politico, il senatore Joseph McCarthy del Wisconsin, aveva trascorso i due anni precedenti alimentando il timore che i comunisti si fossero infiltrati non solo nel Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, ma in quasi ogni industria e angolo della nazione.
E i comunisti avevano ucciso migliaia di soldati americani in Corea nel 1952, inclusi quattro giovani di 21 anni o meno della contea di Braxton, West Virginia, che morirono pochi mesi prima che il mostro atterrasse.
Uno di quelli uccisi in azione, il marine statunitense PFC Lantry R. Frame, 20 anni, era cresciuto a Sutton, a sole sei miglia dai ragazzi di May a Flatwoods.
La speranza di “qualcosa di più grande”
Come guadagnano credibilità queste storie?
Non è necessariamente che milioni di persone credano negli UFO, afferma lo psicologo comportamentale Clay Routledge.
Molti devoti agli UFO di solito non credono, dice. “Ma sono sedotti dalla storia.”
Come mai? “C’è la speranza che non siamo solo organismi insignificanti che camminano senza meta su una roccia fluttuante nello spazio”, afferma Routledge, che ha studiato la scienza del cervello, le credenze e la cultura sugli UFO.
“C’è la speranza che facciamo parte di qualcosa di più grande.”
Chiamala “solitudine cosmica“, dice Routledge.
Potrebbe essere.
Ma se i fratelli May hanno familiarità con quella frase, probabilmente stanno alzando gli occhi al cielo.
Freddie ed Ed sono ancora vivi e continuano a sostenere la loro storia.
Ora sono alla fine degli anni ’70. Non parlano più con i giornalisti.
“Si sono stancati dopo 100.000 interviste”, dice Smith.
Ma i fratelli sono apparsi in un recente documentario sul Flatwoods Phantom.
Nel trailer del video che prende in giro quello spettacolo, Freddie guarda con calma nella telecamera. “Per quanto mi riguarda”, dice, “non mi importa se la gente crede o non crede”.
Casa del mostro verde”
Uno scrittore che ha alimentato la storia (molto) è stato Gray Barker, un nativo della contea di Braxton che ha indagato sul mostro, e poi è diventato uno dei più importanti creatori di miti sugli UFO di sempre.
Fu Barker che scrisse di Flatwoods, poi introdusse la mitologia del governo ” Men in Black “, dopo aver sentito che due investigatori dell’Air Force si erano “riferiti” a Flatwoods, spacciandosi per scrittori di riviste.
Ma gli amici di Barker in seguito dissero che non credeva e scriveva sugli UFO allegramente e per soldi.
Fino ad oggi, la gente del posto si chiede ancora.
“L’universo è un posto enormemente grande“, afferma Joan Bias, redattore di notizie presso The Braxton Democrat, un giornale locale. “Non riesco a immaginare che potremmo essere soli in questo, anche se sono un battista, quindi forse non dovrei dirlo!“
C’erano meno di 300 persone a Flatwood nel 1952, e un po’ meno adesso.
“Si potrebbe dire che l’abbraccio locale del mostro è stato un po’ lento”, dice Smith.
Potrebbe essere stato un gufo?
Anche l’aeronautica americana ha dubitato.
In seguito hanno rivelato di aver svolto ricerche e indagini sugli UFO dal 1947, raccogliendo migliaia di storie, indagando su alcune con un bastone scheletrico.
A proposito di questo, hanno concluso che meteore luminose ma comuni avevano attraversato gli Stati Uniti orientali al tramonto quella notte, viste da molti a Baltimora, tra gli altri luoghi.
Il mostro con le braccia ad artiglio? Probabilmente un gufo, hanno detto.
Anche se è solo un folklore non dimostrato, i turisti sembrano continuare ad arrivare, quindi la gente del posto ha fatto la maggior parte delle cose terrestri: hanno realizzato adesivi per paraurti, bicchierini e sedie giganti a forma di mostro in cui intere famiglie potevano entrare e farsi fotografare mentre erano sedute in le braccia spaventose e avvolgenti del mostro.
Hanno creato il museo dei mostri. Hanno messo cartelli sulle autostrade: “Casa del mostro verde”.
E hanno appreso, con loro sorpresa, che la gente voleva dar loro dei soldi.
Dalla primavera all’autunno, alta stagione turistica, centinaia di persone a settimana si fermano allo Spot, il ristorante di gelato e panini di Flatwoods.
Mangiano il Flatwoods Monster Burger (doppio hamburger, doppio formaggio) e guardano tutte le foto storiche dei mostri e i ritagli di notizie appesi al muro.
Il Museo ha manufatti, tra cui un pezzo di quercia che il Mostro aveva fatto galleggiare da dietro.
E così il mostro di Flatwoods, noto anche come il mostro verde, noto anche come il fantasma di Flatwoods, che secondo quanto riferito era alto sette piedi, o 10 piedi, o 13 piedi, o 17 piedi, divenne la più peculiare invenzione americana… una leggenda blasonata sulle magliette.
“Se sai come potrei ottenere una statua di mostro verde in fibra di vetro di 26 piedi realizzata per Flatwoods, fammi sapere“, ha detto Gibson.
“Sarebbe una grande attrazione, non credi?”
