Oggi vi parlo di Richard Ramirez, un assassino statunitense che negli anni 80′, uccise 13 persone in poco più di cinque mesi.
Richard Ramirez, da marzo ad agosto del 1985, ha ucciso 13 persone, oltre a commettere stupri e rapine; tutto questo nella città di Los Angeles.
Infanzia
Nato nel 1960, Richard viveva con la sua famiglia a El Paso, in Texas, negli Stati Uniti. I suoi genitori, immigrati messicani, avevano cinque figli e Ramirez era il più giovane.
All’età di due anni, ha subito un grave incidente, a causa du un armadio che gli è caduto in testa e a sei anni gli è stata diagnosticata l’epilessia.
Il padre, Julián Ramírez, era sempre stato molto violento con suo figlio. Per sfuggire alle aggressioni, Richard iniziò a trascorrere del tempo con suo cugino maggiore Mike.
Tuttavia, questa convivenza con il cugino, gli ha portato guai e problemi. Mike, veterano della guerra in Vietnam, amava mostrare a Richard le diverse foto di vittime che aveva ucciso e torturato durante il suo servizio nell’esercito.
Mike in seguito, ha sparato a sua moglie davanti a Richard, che a quel tempo aveva 13 anni; il grave episodio, ha trasformato il ragazzo in un uomo oscuro e freddo.
Da adolescente, Richard iniziò a inalare colla e ad usare l’LSD e presto incominciò a commettere furti per sostenere la sua dipendenza.
Durante questo periodo è stato arrestato due volte, accusato di possesso di una sostanza illegale, oltre ai furti e all’abuso di droghe.
Gli omicidi di Richard Ramirez
Il 25 marzo 1985, Richard Ramirez fece la sua prima vittima, una donna di 34 anni di nome Dayle Okazaki che le sparò alla testa all’interno della sua casa.
Più tardi quella notte, Ramirez ha fermato l’auto di Tsia-Lian Yu 30 anni e l’ha rapita. La donna è stata trovata viva ore dopo dalla polizia, ma purtroppo è morta quasi subito.
L’autopsia ha mostrato che Tsia era stata colpita due volte al petto e che la pistola era la stessa usata nell’omicidio di Dayle.
La città di Los Angeles è andata nel panico, mentre gli omicidi continuavano senza sosta. I giornali locali iniziarono a soprannominare il criminale, Night Stalker, il cacciatore della notte.
In seguito sono state trovate altre 12 vittime, la maggior parte uccise da un’arma da fuoco, alcune accoltellate, altre stuprate e poi assassinate a colpi di martello.
L’arresto
Una tra le poche persone sopravvissute agli attacchi, è stata in grado di fornire alla polizia il numero di targa dell’auto utilizzata da Ramirez e da lì sono iniziate le ricerche.
Il 29 agosto 1985, Richard fu riconosciuto per strada da alcuni passanti, mentre stava rubando un’auto.
Le persone hanno iniziato a linciarlo, ma poco dopo è sopraggiunta la polizia per far disperdere i passanti e arrestare Ramirez.
La condanna
Il processo di Richard, iniziato il 22 luglio 1988 è stato uno dei più lunghi e difficili della storia degli Stati Uniti; in totale sono stati chiamati a deporre, quasi 100 testimoni.
Nel frattempo, il serial killer ha conquistato migliaia di fan, che gli hanno scritto lettere d’amore. Una di loro ha persino sposato Ramirez in prigione.
Il settembre 1989, Richard Ramirez è stato condannato a morte, ritenuto colpevole di: 13 omicidi, 5 tentati omicidi, 11 violenze sessuali e 14 rapine.
Il serial killer è morto di cancro nel 2013 nella prigione di San Quintino, mentre era ancora in attesa di essere giustiziato.
Qua sotto vi lascio un articolo che parla dell’Assassino dello Zodiaco.
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