Oggi vi parlo di Thomas Mantell, un pilota americano di 25 anni che, durante un volo, è precipitato dopo aver avvistato un UFO.
Il 7 gennaio 1948, un oggetto volante non identificato, fu rilevato mentre sorvolava Madisonville, Kentucky, Stati Uniti; la Kentucky Air National Guard contattò il capitano Thomas Mantell di 25 anni.
Thomas era un esperto pilota dell’aeronautica, che aveva partecipato alla battaglia di Normandia durante la seconda guerra mondiale.
L’oggetto venne descritto come circolare e misurava circa 90 metri di diametro. Alcuni militari dell’esercito, hanno riferito che il misterioso oggetto emanava una luce rossa fiammeggiante ed era rimasto fermo per quasi 2 ore, nello stesso punto.
Un altro testimone, ha detto che l’oggetto si era avvicinato molto al suolo, è rimasto a terra per circa dieci secondi e poi è risalito a velocità molto elevata.
Il compito del pilota Mantell era di seguire l’oggetto, per vedere di cosa si trattasse e se fosse pericoloso.
La tragedia
Insieme ad altri due piloti (il tenente Albert Clements e il tenente Hammond), Mantell ha incominciato l’inseguimento del misterioso oggetto.
Al raggiungimento dei 6.900 metri, Clements e Hammond decisero di rientrare perché l’ossigeno stava diminuendo, ma Thomas continuò a salire e, quando superò i 7.600 metri, il suo aereo iniziò a cadere e si schiantò al suolo.
I vigili del fuoco hanno impiegato diverse ore per estrarre il corpo del capitano Mantell dall’aereo. Il suo orologio si era fermato alle 15:18, l’ora esatta dell’incidente.
Sono state date diverse versioni dello stato del corpo del pilota, alcuni hanno affermato che era stato decapitato, mentre altri hanno detto che il cadavere aveva segni di proiettili e tracce radioattive.
Le indagini
Sono state avviate diverse indagini per risolvere il caso misterioso. Project Signal (il primo gruppo dell’Air Force incaricato di indagare sui rapporti sugli UFO) è stato uno dei principali organi ufficiali che studiano la morte di Thomas, ma la causa del decesso è rimasta inconcludente.
Gli investigatori dell’Air Force hanno affermato che il pilota, per errore, ha scambiato l’UFO per il pianeta Venere e che dopo aver raggiunto un’altezza molto elevata, è morto per mancanza di ossigeno.
Tuttavia, la versione è stata prontamente scartata, poiché gli astronomi del Signal Project hanno affermato che a quell’ora del giorno, il pianeta sarebbe stato invisibile ad occhio nudo.
Un’altra ipotesi avanzata è che l’oggetto fosse in realtà un pallone Skyhook, che ha una struttura metallica e ha un diametro di 30 metri. Ma secondo Edward Ruppelt, capitano della United States Air Force, la tesi era falsa.
“Da qualche parte negli archivi dell’aeronautica o della marina, dovrebbero esserci i documenti che dimostrano se un pallone è stato rilasciato o meno dalla base dell’aeronautica della contea di Clinton, Ohio, il 7 gennaio 1948. Non sono mai stato in grado di trovare tali documenti”, ha dichiarato Ruppelt.
L’incidente successo a Thomas Mantell, rimane ancora oggi senza una spiegazione ufficiale, nonostante siano passati più di 70 anni.
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