Oggi vi parlo di Bunyip, una creatura mostruosa che, secondo una leggenda, abiterebbe nelle paludi in Australia.
Sulla base di una leggenda locale, il Bunyip è una feroce creatura che si nasconde nelle paludi e nei fiumi, pronta a fare la sua prossima vittima.
Il primo avvistamento di questo animale, risale al 1818 nel Nuovo Galles del Sud a Sydney e da allora le segnalazioni sono in continuo aumento.
A metà del 1800, un detenuto inglese fuggito da una colonia penale vicino all’odierna Melbourne, disse di aver visto una creatura spaventosa in un fiume, mentre viveva in una comunità aborigena.
Il termine Bunyip
Il termine bunyip deriva dalla lingua aborigena australiana e può essere tradotta in demone o diavolo. Tuttavia, alcune persone affermano che questo tipo di traduzione letterale, può avere delle imprecisioni.
Nel XIX secolo, ad esempio, questo stesso termine significava truffatore o impostore. Attualmente, questa parola è usata nella lingua popolare australiana, per riferirsi in modo offensivo a una persona stupida.
Tuttavia, la parola Bunyip ha trasmesso terrore per generazioni, a causa di questa presunta creatura feroce.
Il mostro Bunyip
La descrizione più comune del mostro Bunyip, è quella di una grande creatura con il muso di un cane dai denti grandi e affilati, il pelo nero e una coda di cavallo.
Questa si nasconderebbe nelle acque profonde e torbide, in attesa che una preda le passi vicino e si dice che emetta dei grugniti orribili prima di divorarla.
Sebbene possa nutrirsi anche di bovini, la leggenda narra che il bunyip abbia una preferenza per il gusto della carne umana. Inoltre, donne e bambini sarebbero i bersagli più facili.
Spiegazioni
A causa della mancanza di congruenza nelle testimonianze, gli studiosi ritengono che il bunyip non sia altro che una leggenda.
In effetti, studi che cercano di spiegarne la potenziale esistenza, sono stati condotti fin dal XIX secolo e alcuni ricercatori ritengono che la creazione di questa leggenda sia legata alla memoria aborigena in relazione ad altri animali già estinti, come: il Zygomaturus, il Nototherium o il Palorchestes.
Tuttavia, la spiegazione più accreditata, è stata fatta nel 1933 dal geologo australiano Charles Fenner. Secondo lui, la leggenda di questa orribile creatura, si basava sugli elefanti marini del sud e sulle foche leopardo, che attraversavano costantemente i fiumi nella regione e avrebbero potuto causare terrore tra gli aborigeni.
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