Oggi vi parlo di Danny Rolling, il serial killer che alla fine degli anni 80, ha terrorizzato gli Stati Uniti.
Nato nel 1954, Danny Rolling ha subito abusi e maltrattamenti da parte del padre James, sin dall’inizio.
Si diceva addirittura che subiva percosse, perché era un figlio non voluto e questa cosa aumentava ogni giorno la rabbia del padre.
Anche Claudia, la moglie di James, veniva spesso picchiata; una volta ha tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene dei polsi, ma è stata salvata dai medici dell’ospedale.
La giovinezza di Danny è stata estremamente complicata, ha persino cercato di usare la musica come svago, ma le sue abilità vocali e chitarristiche non lo hanno tolto dal vizio dell’alcol e della droga.
Sempre in fuga dalla sua famiglia e dal passato, ha cercato di intraprendere la carriera militare, che si è conclusa quando è stato sorpreso a usare allucinogeni.
La via d’uscita era cercare di sposarsi e condurre una vita normale, ma non ha funzionato.
Dopo un’accesa discussione con la moglie, Danny che aveva 23 anni, ha minacciato di ucciderla, spingendola così a chiedere il divorzio.
Furti e omicidi
Rimasto solo, Danny cominciò una serie di furti e rapine che lo portarono alla carcerazione per alcuni mesi.
Il 4 novembre 1989, il serial killer uccise William Grissom (55 anni), sua figlia Julie (24 anni) e suo nipote Sean (8 anni), mentre stavano cenando.
All’inizio del 1990, ha cercato di regolare i conti con suo padre e gli ha sparato due volte con un fucile. Incredibilmente, l’uomo è sopravvissuto, anche se ha perso un orecchio e un occhio.
Danny, fuggì dalla Louisiana per vivere sotto lo pseudonimo di Michael Kennedy Jr, in Florida.
Nella città di Gainsville, a metà del 1990, Rolling iniziò una serie di omicidi brutali che gli diedero il nome di “squartatore di Gainesville”.
I primi due obiettivi furono Sonja Larson e Christina Powell, che vivevano insieme; Danny le inseguì fino alla loro abitazione, dopo averle avvistate durante una normale passeggiata.
Irrompendo nell’appartamento, l’assassino ha legato le ragazze e le ha imbavagliate con del nastro isolante.
Sonja è stata subito violentata, accoltellata e uccisa. Il giorno dopo l’omicidio, è tornato sulla scena e ha fatto lo stesso con Christina, che ha anche decapitato.
Poco tempo dopo, Danny uccise a sangue freddo gli studenti Tracey Paules e Manuel Taboada, entrambi di 23 anni. L’impatto sulla comunità locale fu immediato.
Molti studenti smisero di frequentare le lezioni all’Università della Florida e le persone iniziarono a camminare in gruppo. Quelli che non si raggruppavano, andavano in giro con una mazza da baseball per proteggersi.
L’arresto
L’assassino è stato catturato solo durante un inseguimento della polizia, perché aveva rapinato una filiale di un supermercato.
Gli agenti hanno scoperto che Danny era il serial killer, solo quando hanno trovato i materiali usati nelle esecuzioni, tra gli effetti personali dell’uomo.
Oltre a questi, le autorità si sono imbattute in una caratteristica insolita: l’assassino aveva degli audio registrati, dove egli stesso parlava dei brutali omicidi.
Rolling è stato processato nel 1994 e si è dichiarato colpevole di tutti gli omicidi, sostenendo di averli commessi perché voleva essere famoso come Ted Bundy.
Danny Rolling è stato condannato a morte e poi giustiziato nel 2006 nello stato della Florida, tramite iniezione letale.
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