Ebbene si, i veri Peaky Blinders sono realmente esistiti, ed erano una banda criminale attiva nel XX secolo a Birmingham.
La serie Peaky Blinders, mostra la vita quotidiana della banda che terrorizzava le strade di Birmingham, in Inghilterra. La storia si svolge pochi mesi dopo la prima guerra mondiale, con Thomas Shelby (Cillian Murphy) che torna dal conflitto e si organizza come leader dei Peaky Blinders, per prendere il controllo della città.
Ma non tutto ciò che viene mostrato su Netflix è reale, sebbene la banda sia effettivamente esistita. Di seguito vi racconto le attività e quali sono le principali differenze rispetto alla serie tv.
La vera banda è sorta nel 1890, circa 30 anni prima di quanto mostrato nella serie e le motivazioni dei Peaky Blinders, non erano quelle di conquistare la città di Birmingham.
In effetti, i membri erano più preoccupati della propria sopravvivenza che della costruzione di un impero criminale. La banda iniziò praticando piccoli furti, motivati da difficoltà finanziarie, con i suoi membri avevano un’età compresa tra i 12 e i 30 anni. Con il passare del tempo, cominciarono a commettere reati più gravi, come il controllo di scommesse ippiche, furti, rapine, estorsioni e in alcuni casi, omicidio.
Vestiti e taglio di capelli
Due caratteristiche importanti mostrate della serie, sono i vestiti e il taglio di capelli dei Peaky Blinders. In effetti, la banda aveva l’abitudine di vestirsi elegantemente, sia per dimostrare potere sia per evitare di attirare troppa attenzione da parte della polizia, poiché non era comune che i membri di una banda si vestissero bene.
Il taglio di capelli adattato nella serie, coincide con il tempo rappresentato, infatti i capelli rasati di lato erano di moda in Inghilterra negli anni ’20.
Le foto dei registri della polizia di veri Peaky Blinders però, mostrano che questo non era comune nel fine Ottocento.
Personaggi realmente esistiti
L’intera famiglia di Tom Shelby è immaginaria, ma alcuni personaggi della serie, sono esistiti nella vita reale. A cominciare da Alfie Solomons, che sembra un cattivo generico, ma in realtà esisteva.
Billy Kimber e Darby Sabini erano entrambi dei veri gangster all’epoca, così come il boss della droga della quinta stagione Brilliant Chang, che nella vita reale era un proprietario di un ristorante e un potente criminale noto come il re della droga.
Sebbene Thomas Shelby in realtà non esistesse, il personaggio è stato ispirato da un potente criminale a Birmingham: Kevin Mooney.
Secondo il Birmingham Mail, Mooney era un delinquente piuttosto carismatico di Birmingham, intelligente, spietato e un abile combattente.
Il nome della banda
Per quanto riguarda il nome della banda, una teoria sostiene che Peaky Blinders sia un riferimento alle lame di rasoio che i membri della banda nascondevano nei loro berretti, da usare come arma.
Tuttavia, poiché la prima fabbrica di questo tipo di lame è stata aperta solo nel 1908 in Inghilterra, è improbabile che questa sia l’origine del nome.
Un’altra versione suggerisce che il nome derivi dallo stile di abbigliamento dei membri della banda. Peaky era un termine usato per riferirsi ai berretti a coppola, mentre Blinders, una parola consueta per le persone che si vestivano elegantemente.
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