Oggi vi parlo del presunto rapimento alieno ai danni di Mario Restier, successo in Brasile nel 1949.
Uno dei più antichi casi di rapimento alieno nella storia dell’ufologia moderna, è accaduto il 4 dicembre 1949; ma adesso entriamo nei dettagli.
Quel giorno Mario Restier stava tornando dalla fattoria del padre, verso casa, nella città di Volta Redonda, (Rio de Janeiro), quando notò un oggetto discoidale il quale volava silenzioso sopra un piccolo bosco e che poi atterrò a 10 o 15 metri dalla strada.
Sorpreso, l’uomo si spaventò ancora di più quando sentì una voce che gli diceva: “Non aver paura… Vuoi sapere di cosa si tratta? Sappiamo che credi in noi”.
Mentre si avvicinava, un portello dell’UFO si aprì e apparvero due creature extraterrestri alti circa 1,65 cm, che lo salutarono amabilmente, come se lo invitassero a entrare.
La prima domanda che Mario fece loro fu se credessero in Dio, alla quale risposero subito: “Dio è uno solo”.
Incoraggiato, il giovane entrò nel disco volante e venne condotto in una stanza piena di schermi, pannelli e pulsanti.
Il viaggio a Orione
L’equipaggio lo ha invitato a fare un viaggio con la navicella e Restier ha risposto che avrebbe accettato se avessero promesso di riportarlo indietro sano e salvo. Dopo la conferma, altre due membri lo hanno gettato in una specie di vasca da bagno, riempita con un liquido che, secondo loto, serviva ad eliminare i problemi legati alle grandi accelerazioni, oltre a idratare e nutrire il corpo. Solo la faccia è rimasta fuori dal liquido.
Quando l’equipaggio annunciò che stavano per decollare, Mario si addormentò. Al risveglio, fu portato fuori dall’urna e trasferito in un altro compartimento della nave, dove gli è stata fornita un’uniforme simile a quella degli strani esseri.
Guardando attraverso gli oblò, Mario si accorse di trovarsi in una specie di hangar con diversi dischi volanti simili a quello su cui era salito a bordo. Quando la porta si aprì, entrarono altre creature le quali hanno informato che Mario era la terza persona a essere lì, ed erano felici che fosse venuto.
Secondo il viaggiatore, il luogo in cui è stato portato dagli alieni è nella costellazione di Orione e che, secondo loro, era già stata localizzata dagli astronomi russi. La Nebulosa di Orione è visibile a occhio nudo e dista 1500 anni luce.
Questa città aveva delle gigantesche cupole trasparenti, dalle quali si vedeva il cielo azzurro. Gli esseri di questo luogo potrebbero vivere 300 anni.
Restier, ha visitato un museo, dove c’era uno schermo con immagini storiche dell’umanità, c’erano video che mostravano le ambizioni, la violenza e altri problemi della società terrestre.
Il ritorno a casa
Dopo qualche ora Mario fu riportato sul disco, dove furono restituiti i suoi vestiti, venne nuovamente posto nella vasca con lo strano liquido e quando si è svegliò, si ritrovò nel luogo in cui si era imbarcato.
Quando è arrivato a casa del padre, questi si è lamentato del fatto che Mario fosse scomparso per così tanto tempo senza dare notizie, lasciando preoccupati tutti i suoi amici e la sua famiglia.
Era il 14 aprile 1950, quattro mesi dopo la sua scomparsa; l’uomo ha raccontato la sua esperienza ai famigliari, che rimasero confusi e con vari dubbi.
Questo caso è stato completamente dettagliato nel Bollettino della società brasiliana per lo studio degli UFO, datato 15 aprile 1968.
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