Oggi vi parlo del boeing 727-223, l’aereo rubato in Angola nel 2003 e mai più ritrovato.
La storia della scomparsa del boeing 727-223 inizia nel 1975, anno in cui viene prodotto l’aereo. Il velivolo è appartenuto ad American Airlines per quasi tre decenni, effettuando viaggi internazionali, con i colori americani sulla parte esterna.
Nel 2002 l’aereo è stato noleggiato dalla TAAG Angola Airlines, ma è stato fermo all’aeroporto di Luanda per 14 mesi, il che ha generato oltre 4 milioni di dollari in tasse aeroportuali accumulate.
Successivamente tutti i sedili dei passeggeri vennero tolti e l’aereo fu attrezzato per trasportare gasolio.
Il furto
La sera del 25 maggio 2003, due uomini salirono a bordo dell’aereo, uno era un ingegnere di volo Ben Charles Padilla, nato negli Stati Uniti e l’altro era John Mikel Mutantu, un meccanico nato nella Repubblica del Congo.
Nessuno di loro avrebbe avuto le conoscenze tecniche per pilotare un Boeing 727 e all’epoca erano necessari tre membri dell’equipaggio per farlo.
Nonostante ciò, entrambi sono riusciti ad avviare i motori e ad allinearsi a una delle piste dell’aeroporto, senza l’autorizzazione della compagnia aerea. In modo improvvisato e veloce, Ben ha manovrato l’aereo ed è riuscito a ottenere abbastanza spazio sulla pista, per decollare.
Il transponder, apparecchiatura preposta alla trasmissione di un segnale di posizionamento dell’aereo, è stato spento manualmente e il pilota non ha risposto al contatto della torre di controllo, decollando con tutte le luci spente.
L’aereo ha seguito il volo verso sud-ovest, sull’Oceano Atlantico, senza problemi, tuttavia è stata l’ultima volta che i due uomini sono stati visti, così come il Boeing.
Le ricerche e teorie sulla scomparsa
FBI ha avviato un’indagine in collaborazione con la CIA e insieme hanno effettuato ricerche aeree e marittime e preso contatti con aeroporti dei paesi limitrofi, ma senza successo.
Una delle teorie riguardanti la scomparsa dell’aereo, è stata fatta dalla sorella di Padilla di nome Benita Padilla-Kirkland. Secondo quanto riferito al quotidiano Sun-Sentinel della Florida del sud, la famiglia credeva Ben che si fosse schiantato con l’aereo, da qualche parte in Africa o che fosse trattenuto da qualche parte contro la sua volontà.
Nel luglio 2003 l’aereo sarebbe stato visto a Conakry, in Guinea, ma l’informazione è stata respinta dal Dipartimento di Stato americano. Alcuni dei rapporti, menzionerebbero che c’era una o più persone a bordo, oltre ai due uomini che hanno fatto decollare il velivolo.
Sono state fatte numerose ricerche, anche in Nigeria e nello Sri Lanka, ma risultato è sempre stato lo stesso: nessuna traccia del Boeing e dei due uomini.
Nonostante gli sforzi per raccogliere informazioni, non è stato possibile scoprire il luogo o la destinazione dell’aereo, ed è considerato disperso fino a oggi, insieme a Ben e John.
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