Il mistero della tavola di smeraldo

Oggi parliamo della tavola di smeraldo, una lastra in pietra verde dove c’è scritto un testo esoterico.

La sua origine non è ben chiara, motivo per cui è circondata da varie leggende.

La leggenda più comune, afferma che la tavola di smeraldo sia stata trovata in una tomba scavata sotto la statua di Hermes a Tiana, stretta tra le mani del cadavere dello stesso Hermes Trismegistus.

Un’altra leggenda suggerisce che fu il terzo figlio di Adamo ed Eva, Seth, a scriverla originariamente.

Alcuni credevano che la tavoletta fosse all’interno dell’Arca dell’Alleanza, mentre altri sostengono addirittura che il luogo originale, non sia altro che la leggendaria città di Atlantide.

Sebbene siano state fatte varie affermazioni sulle sue origini, finora non è stata trovata alcuna prova verificabile e veritiera.

La più antica fonte documentabile per il testo della tavoletta di smeraldo, è il Kitab sirr al haliqi (Libro del segreto della creazione e dell’arte della natura), che era esso stesso un composto di opere precedenti.

È un’opera araba scritta nell’VIII secolo d.C. e attribuita a un certo ‘Balinas’, o Pseudo Apolonio di Tiana.

È Balinas che ci fornisce la storia di come ha scoperto la tavola nella tomba. Sulla base di quest’opera araba, alcuni credono che la tavoletta fosse un’opera araba scritta tra il VI e I’VIII secolo a.C, piuttosto che un’opera dei tempi antichi, come molti hanno affermato.

Mentre Balinas affermava che era originariamente scritta in greco, il documento originale che presumibilmente possedeva, non esiste più.

La traduzione del testo

Tuttavia, il testo stesso è diventato rapidamente noto ed è stato tradotto da varie persone, nel corso dei secoli.

Ad esempio, una prima versione della tavoletta di smeraldo è apparsa anche in un’opera chiamata Kitab Ustuqus al-Uss al Thani (Secondo libro degli elementi fondamentali), che è attribuita a Jabir ibn Hayyan.

Tuttavia, ci sarebbero voluti molti altri secoli prima che il testo fosse accessibile agli europei. Nel XII secolo d.C. fu tradotto in latino da Hugo von Santalla.

Fu un testo molto influente nell’alchimia medievale e rinascimentale e probabilmente lo è ancora oggi. Oltre alle traduzioni della tavoletta di smeraldo, sono stati scritti numerosi commenti sul suo contenuto.

Ad esempio, tra le sue carte alchemiche è stata scoperta una traduzione di Isaac Newton. Questa traduzione è attualmente nella libreria King’s College dell’Università di Cambridge.

L’interpretazione del testo della non è una questione diretta, poiché si tratta in fondo di un testo esoterico. Ad esempio, un’interpretazione suggerisce che il testo descrive sette fasi della trasformazione alchemica:

Calcinazione, scioglimento, separazione, congiunzione, fermentazione, distillazione e coagulazione.

Tuttavia, nonostante le varie interpretazioni disponibili, sembra che nessuno dei suoi autori affermi di conoscere la verità.

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Marco Buoso è un esperto del mistero a livello internazionale, con grande esperienza nelle indagini. Il suo contributo è molto importante per il team, considerato uno dei più saggi e dotato di grande saggezza. Buoso ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla comprensione dei fenomeni paranormali e misteriosi, accumulando una vasta conoscenza e competenza in questo campo. Attualmente si trova in Brasile dove sta investigando su alcuni fenomeni paranormali, mettendo a disposizione la sua esperienza e la sua competenza per portare alla luce la verità su questi misteri.
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