Oggi parliamo del monte Kailash, situato in Tibet, dove secondo varie leggende, nessun uomo riuscirà mai a scalarlo.
Il monte Kailash è una montagna del Tibet, alta 6714 metri, considerata uno dei luoghi più sacri per indù e buddisti. Situato nella prefettura di Ngari, vicino ai laghi Manasarovar e Rakshasta, è la sorgente di quattro dei più grandi fiumi dell’Asia: il Gange, il fiume Brahmaputra, il fiume Indo e il fiume Sutlej.
I buddisti lo considerano il centro dell’universo, mentre per gli indù è la dimora di Shiva; anche i giainisti e i Bönpos lo ritengono sacro.
Molte storie e leggende sono raccontate dai nativi della regione e varie ricerche sono già state fatte sulla monte alla ricerca di tunnel segreti che sarebbero esistiti intorno ad essa.
Gli occultisti affermano che quando il ghiaccio si scioglie “l’occhio onniveggente” si rivelerà nella montagna . I pellegrini che frequentano il luogo, dicono di aver visto molte strane luci sulla montagna.
Mentre gli indù credono che Shiva, il dio “distruttore” del male, sia seduto in perenne meditazione sulla montagna, i buddisti tibetani affermano che questa è la dimora del Buddha Demchok, il rappresentante della beatitudine suprema.
Nessun essere umano ha mai scalato Kailash.
Ci sono diverse leggende che coinvolgono persone morte e misteriosamente scomparse nel tentativo di scalarlo. Le autorità cinesi hanno ufficialmente vietato agli alpinisti di avventurarsi lì per ragioni sconosciute.
Alcuni teorici affermano che qualcosa di grosso sta accadendo sul Monte Kailash e potrebbe essere legato agli extraterrestri.
L’artista e spiritualista russo Nikolai Rerich, ad esempio, ha scritto del Monte Kailash e inuno dei suoi dipinti più famosi, raffigura il percorso verso la montagna.
Reirich era uno di coloro che credevano nell’esistenza di un regno mistico chiamato Shabaka nelle vicinanze del Monte Kailash.
Pertanto, nel complesso montuoso tibetano, la presenza di un effetto specchio incide sulla componente energetica del luogo e quindi anche delle persone vicine.
Ci sono stati casi, in cui il flusso del tempo è accelerato così tanto, che in un giorno la barba e le unghie delle persone sono cresciute rapidamente.
Ci sono alcune evidenze però, dell’effetto opposto dello stare in quei luoghi : le persone, al contrario, erano più giovani e più energiche.
Esistono prove ufficiali che un gruppo di alpinisti stranieri sia riuscito ad entrare nel complesso del Kailash, ma nella zona poco sopra i 5800 metri, nella “Valle della morte”, in un sentiero proibito da percorrere.
Quando queste persone tornarono dalla spedizione, invecchiarono rapidamente e morirono un anno dopo. I medici non furono in grado di determinare la causa, dell’invecchiamento del corpo così rapido.
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