Un software chiamato World One, ha previsto la fine della civiltà umana nel 2050. Ecco i dettagli.
Secondo il Daily Star, un programma per computer World One, sviluppato dal Massachusetts Institute of Technology, ha predetto la fine della civiltà umana entro il 2050.
Lo scienziato Jay Forrester ha creato World One nel 1973, incaricato dal Club di Roma, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che studia i problemi globali della Terra.
Questo algoritmo ha utilizzato dati statistici ed esaminato vari fattori, inclusi i tassi di natalità e l’inquinamento ambientale, la disponibilità di risorse naturali e la qualità della vita, per prevedere il futuro dell’umanità dal 1900 in poi.
Il programma ha esaminato le tendenze di sviluppo ed è giunto alla conclusione che, tra il 2040 e il 2050, la vita civilizzata sulla Terra cesserà di esistere, almeno nella sua forma attuale.
Bisogna tener presente però, che World One ha utilizzato i dati del secolo precedente e molte cose potrebbero ancora cambiare.
L’inizio della fine
Il primo punto di svolta è stato l’anno 2020, secondo le previsioni di World One a partire da questo periodo, la qualità della vita sulla Terra inizierà diminuire in modo significativo e i tassi di mortalità aumenteranno in modo drastico. Coincidenza o no, la pandemia di coronavirus è iniziata nel 2020.
“L’inquinamento diventa così grave che le persone inizieranno a morire a causa di esso, il che causerà anche un declino della popolazione e una riduzione di quanto non fosse nel 1900”.
Secondo World One, il passaggio a modalità di trasporto più pulite e l’abbassamento dei tassi di natalità non miglioreranno significativamente la situazione, ma eviteranno morti di massa in futuro.
La pubblicazione Big Think osserva che Alexander King, ex capo del Club di Roma, ha interpretato la previsione del programma in un modo che avrebbe portato alla creazione di un nuovo ordine globale.
Numerosi stati rischiano di perdere la loro indipendenza e potenti corporazioni prenderebbero il controllo di tutte le procedure.
Daily Star, riferisce anche che uno dei più noti astrologi britannici, Royal Martin Rees, ha confermato la previsione di World One.
L’umanità avrà un futuro molto cupo a causa del cambiamento climatico critico e dell’eccessiva dipendenza dalla tecnologia.
Martin Rees tuttavia, non crede che la civiltà sia completamente destinata all’estinzione, piuttosto presume che se le persone sono in grado di superare le sfide più difficili, allora possono vivere sulla Terra per molto tempo, ma non nel modo migliore possibile.
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