Oggi parliamo del Progetto Redsun, due presunte missioni umane su Marte, che la NASA avrebbe organizzato nel 1970.
Molto prima del Progetto Redsun, il 9 giugno 1959, il governo degli Stati Uniti decise che la costruzione di una base sulla Luna, era di grande importanza per il paese.
Il “Progetto Horizon”, aveva come obiettivo una base sulla Luna creata in risposta al crescente interesse di altre nazioni, oltre che dell’Unione Sovietica, per la militarizzazione e l’esplorazione della Luna.
Secondo informazioni riservate raccolte dal ricercatore indipendente Luca Scantamburlo, successivamente la NASA nel 1970 organizzò due missioni segrete su Marte in collaborazione con l’allora Agenzia Spaziale Sovietica, allo scopo di recuperare i reperti di un’antica civiltà marziana.
Un filmato, registrato in formato 16mm, sarebbe trapelato da una raccolta di video classificati come segreti, dove astronauti e piloti dell’aeronautica partecipavano a delle le riunioni per discutere di un progetto chiamato Redsun (Red Sun).
Si sa molto poco di queste missioni, si dice che il secondo equipaggio fosse composto da Elliot See, comandante, William B. Rutledge, pilota, e Vladimir liyushin a bordo della nave IVV Columbus. Il controllo della missione è stato istituito a Cocoa Beach, in Florida.
Ma dopo tre missioni, l’intera operazione si spostò nella famosa Area 51.
Groom Lake si trova all’interno della base più misteriosa, la famigerata Area 51. Da lì, alcune foto sarebbero state inviate a Luca Scantamburlo, dal suo contatto personale e segreto.
Le immagini mostrerebbero Buzz Aldrin che cammina sulla superficie di Marte: secondo la fonte, il famoso astronauta Buzz Aldrin sarebbe stato il comandante della prima missione segreta con equipaggio su Marte (chiamata WPXVI), una missione dell’anno 1970 e parte del Progetto Redsun.
Di queste spedizioni marziane, Lucas Scantamburlo ottenne conferma da un altro famoso insider: moonwalker1966delta.
Apollo 19
Il comandante dell’Apollo 19, missione che ufficialmente non è mai avvenuta, avrebbe dovuto raggiungere il lato più lontano della Luna per studiare da vicino le anomalie fotografate dalle precedenti missioni Apollo: principalmente, un presunto enorme veicolo spaziale che è stato sulla luna da tempo immemorabile Luna.
Ma l’Apollo 19 non raggiunse mai la sua destinazione, a causa di un guasto che minacciava di uccidere l’equipaggio.
E la storia che lo stesso Moonewalker1966delta, pseudonimo sotto il quale si nascondeva un famoso ex astronauta, raccontò a Scantamburlo. Tutta questa vicenda è stata poi scritta da Lucas nel suo libro: “Apollo 20. The Disclosure“.
Fonte: ufospain
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