Finalmente ho giocato a Dead Space! Inizialmente previsto solo un’oretta di gioco, mi sono ritrovato immerso nell’ambientazione della USG Ishimura per ben sette ore.
Nonostante la mia consapevolezza che Dead Space fosse un “classico moderno”, non mi aspettavo che avesse resistito così bene al passare del tempo con Dead Space Remake.
Con questa prospettiva, mi sono recato presso gli studi degli sviluppatori con un approccio critico: perché impegnarsi in un remake di un gioco che, ancora oggi, mantiene la sua brillantezza originaria?
Dopo aver giocato le stesse sette ore sul remake, posso affermare con certezza che i dubbi iniziali sono stati fugati.
In molteplici aspetti, Dead Space si presenta come un remake da puristi; circa l’85% del gameplay è identico al gioco originale, semplicemente potenziato dal punto di vista visivo.
Tuttavia, è il restante 15% che mi ha fatto riflettere sulla possibilità che questa nuova versione sia effettivamente migliore della sua progenitrice.
Molti dei cambiamenti riguardano il gameplay, con miglioramenti tratti direttamente da Dead Space 2.
Le sequenze a gravità zero, ad esempio, consentono ora di muoversi liberamente in tutte le direzioni, anziché limitarci a saltare da una superficie all’altra.
Ciò fornisce un accresciuto senso di libertà e rende questi segmenti di gioco più interessanti rispetto alle loro controparti originali.
Anche l’enigma della centrifuga del terzo capitolo è stato ripensato e presenta una maggiore spettacolarità, mentre la missione di riparazione del cannone SDA è stata completamente rivisitata per trasformarla in una pericolosa camminata nello spazio, creando un nuovo livello di tensione.
Inoltre, le armi possono ora ospitare diversi potenziamenti speciali in grado di modificare le loro funzioni di base.
Il Plasma Cutter, ad esempio, può essere modificato con un caricatore esteso e con l’abilità di appiccare il fuoco ai nemici, mentre il Ripper può sparare lame che rimbalzano in giro per la stanza.
Inoltre, le abilità secondarie sono molto più utili rispetto a quelle del gioco originale e incoraggiano l’esplorazione della nave, poiché sono nascoste in varie stanze e armadi.
Inoltre, il nuovo sistema di sicurezza rende inizialmente difficile l’accesso a determinate aree, creando ulteriore tensione e spingendo il giocatore a trovare nuove soluzioni.
Dead Space Remake mantiene l’essenza
In generale, il remake di Dead Space mantiene fedelmente l’essenza del gioco originale, ma con alcune migliorie significative che lo rendono ancora più emozionante e coinvolgente.
Sia per i fan del gioco originale che per i nuovi giocatori, questo remake rappresenta un’esperienza di gioco straordinaria.
Inoltre, il team di sviluppo ha fatto un ottimo lavoro nel modernizzare l’esperienza di gioco senza compromettere la fedeltà alla trama originale.
Gli elementi di narrativa sono stati riproposti con una maggiore profondità, creando un’esperienza ancora più immersiva.
Anche l’aggiunta di nuove scene e personaggi contribuisce a arricchire l’ambientazione e a fornire una prospettiva più ampia sull’universo di Dead Space.
In sintesi, il remake di Dead Space è un’esperienza di gioco emozionante e coinvolgente che mantiene fedelmente l’essenza del gioco originale, ma con miglioramenti significativi che lo rendono ancora più emozionante e coinvolgente.
Consiglio vivamente a chiunque abbia giocato al gioco originale di provare questa nuova versione e a chi non ha mai giocato di dargli una chance.