Ingiustizia e Intimidazione all’Extracon: La Storia Che Non Avremmo Mai Voluto Raccontare

Recentemente, abbiamo partecipato all’Extracon a Pordenone, portando con noi l’entusiasmo e l’energia che contraddistinguono il nostro progetto El Cartel Broadcast.

Avremmo voluto raccontarvi di un evento riuscito, di risate, di momenti di condivisione e di una grande passione per il mondo del gaming. Invece, ci troviamo a dover narrare una storia molto diversa, quella di un grave fatto che ci ha visti protagonisti malgré-nous.

Dopo un’intensa mattinata di live e scatti fotografici, con più di 500 foto realizzate dal nostro talentuoso fotografo Giuseppe Marson e 7 ore di contenuti video tra registrazioni e live, che hanno visto la partecipazione di oltre 2000 spettatori live su 10 piattaforme di streaming, ci siamo trovati a fronteggiare un’accusa ingiusta.

Tutto è cominciato quando il nostro Burlone di fiducia, Ruggy TM, noto su YouTube per le sue burle e scherzi che hanno raggiunto centinaia di milioni di visualizzazioni, ha fatto una battuta innocente nei confronti di una disegnatrice presente alla fiera. Ha commentato, scherzando, che la ragazza stesse “ricalcando” un disegno da Google.

Nonostante fosse chiaro che si trattasse di un commento goliardico, la ragazza si è sentita offesa e ha chiesto che non venisse pubblicato il filmato. Abbiamo rispettato la sua richiesta.

La situazione, purtroppo, ha preso una piega del tutto inaspettata. La ragazza, supportata da un gruppo di persone, ha fatto una segnalazione all’amministratore dell’evento, Christian, accusandoci di “non aver fatto nulla”. A questo punto, la nostra giornata è degenerata.

Nonostante avessimo lavorato duramente per tutta la mattinata, ci siamo ritrovati accusati e inaspettatamente sotto accusa. Ho tentato di spiegare la situazione, chiarire l’ingenuità della battuta e il nostro rispetto per la richiesta della ragazza di non pubblicare il filmato. Tuttavia, il nostro tentativo di chiarire la situazione è stato inaspettatamente ostacolato da un gruppo di persone che, anziché cercare di comprendere, hanno optato per l’aggressione verbale.

Sono stato circondato, insultato e minacciato. La situazione è diventata talmente tesa da terrorizzare i bambini presenti e da spingere le famiglie ad allontanarsi. Per evitare ulteriori conseguenze e per la mia sicurezza personale, ho dovuto lasciare l’evento.

Anche mia moglie ha cercato di mediare con il gruppo, sperando che il tono aggressivo potesse abbassarsi, ma anche lei è stata trattata con mancanza di rispetto. La stessa organizzazione dell’evento, che avrebbe dovuto proteggere i partecipanti e garantire un ambiente sicuro e accogliente, ha dimostrato una mancanza di interesse nel comprendere la situazione. Anzi, sembrava che si schierasse a favore del gruppo aggressivo, ignorando la nostra versione dei fatti e alimentando ulteriormente la tensione.

Mentre cercavo di spiegare la situazione al responsabile dell’evento, un altro individuo si è improvvisamente avvicinato a me. Questa persona, un amico della ragazza, ha cominciato ad urlare e a minacciarmi, cercando apparentemente di provocare un confronto fisico. Fortunatamente, un coraggioso testimone si è frapposto tra noi per proteggermi. Di fronte a questo atto di intimidazione, il responsabile dell’evento ha semplicemente deciso di voltare le spalle, ignorando completamente l’accaduto.

Quando ho cercato di portare all’attenzione dei responsabili dell’evento l’accaduto, sono stato ignorato. La loro indifferenza è durata fino a quando non ho deciso di condividere la mia esperienza sulla mia pagina Facebook. Solo allora si sono fatti sentire, chiedendo la rimozione del post, ma senza mostrare alcun interesse nel sentire la mia versione della storia.

È importante ribadire che l’aggressione, sia fisica che verbale, non è mai accettabile. Ognuno di noi ha il diritto di sentirsi al sicuro e rispettato, sia che si tratti di un grande evento o di un ambiente quotidiano. In situazioni come queste, la legge offre protezione alle vittime e prevede sanzioni severe per chi commette atti di intimidazione o violenza.

Riteniamo importante portare alla luce questo accaduto per far comprendere a tutti che nessuno dovrebbe mai sentirsi indifeso o vittima di ingiustizie. Questo episodio sarà portato all’attenzione delle autorità competenti, perché ciò che è accaduto a noi non debba accadere a nessun altro.

Desidero concludere con un messaggio di speranza: nonostante l’amarezza di questa esperienza, siamo rafforzati dalla solidarietà e dal supporto che abbiamo ricevuto dalla nostra community. Nonostante l’ingiustizia, non ci fermeremo. Continueremo a lavorare, a creare e a condividere la nostra passione per i videogiochi con tutti voi, nella speranza di incontrare sempre più persone belle lungo il nostro cammino.

Magari dove siamo ricompensati, dei furti ricevuti come gli anni precedenti e del sudore di tutto il nostro team!

Grazie per il vostro sostegno incondizionato.

#NoAllaViolenza #Giustizia #Solidarietà #ElCartelBroadcast

Donovan Rossetto ama l'informazione, ma è anche un videogiocatore e scrittore. Con una vasta conoscenza dell'industria videoludica, Rossetto offre una prospettiva unica e interessante su entrambi i temi. Inoltre, come scrittore, Rossetto ha saputo combinare la sua passione per gli UFO e i videogiochi in una serie di articoli e libri che hanno appassionato i lettori di tutto il mondo.
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