Come membro del Cartel del Gaming, voglio portare alla luce una questione che è emersa a seguito di un incidente spiacevole che ci ha coinvolti durante l’Extracon di Pordenone.
La nostra squadra, nota per la sua passione nel promuovere l’industria del gaming e creare intrattenimento attraverso vari media, ha subito un’aggressione verbale e quasi fisica da parte di un gruppo di individui presenti all’evento.
La fonte di tale tensione risiede in un malinteso, un commento che è stato erroneamente interpretato come offensivo. Ciò che doveva essere un giorno di celebrazione della cultura del gaming si è trasformato in una scena di ostilità e tensione.
Tuttavia, ciò che rende ancora più inquietante questa esperienza è l’assenza di azioni concrete da parte dello staff dell’Extracon e di Pordenone Fiere. Nonostante l’aggressione e le minacce rivolte al nostro team, nessuna misura è stata presa per allontanare o sanzionare il gruppo responsabile. Questa mancanza di intervento ha gettato un’ombra sul nostro senso di sicurezza e fiducia nell’organizzazione dell’evento.
Questi eventi sono luoghi in cui famiglie, giovani e appassionati di gaming si riuniscono per celebrare la loro passione comune. È essenziale che siano garantite sicurezza e rispetto per tutti i partecipanti. Eppure, ci troviamo di fronte a una situazione in cui un gruppo aggressivo rimane impunito e libero di continuare a frequentare l’evento.
È un segno di profondo dispiacere e frustrazione constatare che, nonostante i nostri anni di dedizione alla promozione dell’industria del gaming, ci siamo trovati in una situazione in cui il nostro benessere è stato trascurato. Vogliamo che questa esperienza sia un campanello d’allarme per tutti gli organizzatori di eventi, affinché si rendano conto dell’importanza di garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutti.
In poche parole le persone violente che hanno seminato disagio e paura il sabato, sono ancora presenti oggi, di domenica!
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