AR: un’Innovazione Invecchiata, non una Frontiera Nuova
Apple ha recentemente presentato il suo ultimo prodotto, il visore Apple Vision Pro, rivendicando un posto nel mondo della realtà aumentata (AR).
Nonostante l’euforia dei sostenitori e la promessa di un’esperienza AR rivoluzionaria, è importante notare che la AR non è una novità né il futuro, ma una tecnologia che è stata con noi per più tempo di quanto molti possano realizzare.
Per cominciare, la tecnologia AR risale agli anni ’60, quando Ivan Sutherland creò il primo visore di realtà virtuale con una sorta di realtà aumentata. Da allora, la tecnologia ha fatto passi da gigante, ma l’AR è rimasta relativamente invariata nel suo scopo e funzionalità fondamentali.
La visione di un’interfaccia olografica che si sovrappone al mondo reale è un concetto che abbiamo visto e rivisto.
I giganti della tecnologia, come Google e Meta (precedentemente Facebook), hanno già fatto incursioni significative nel campo dell’AR. Google Glass, introdotto nel 2013, nonostante non abbia ottenuto il successo sperato, ha rappresentato un’innovazione significativa, aprendo la strada alla possibilità di un quotidiano integrato con AR.
Meta, da parte sua, ha sviluppato il MetaQuest, un visore che non solo offre funzionalità AR, ma si spinge anche oltre nel campo della realtà virtuale (VR).
Questi esempi mettono in evidenza la questione: cosa offre esattamente l’Apple Vision Pro che non abbiamo già visto? Se le funzionalità AR di base sono le stesse, che differenza fa il fatto che sia avvolto in un pacchetto lucido con il logo della mela mordicchiata?
Sì, l’Apple Vision Pro potrebbe avere un design più accattivante, un’interfaccia utente più intuitiva o un’ottimizzazione software maggiore. Tuttavia, è importante ricordare che non rappresenta un’innovazione radicale nel campo dell’AR. È un passo avanti nella direzione giusta per Apple, ma non è il gigantesco balzo in avanti che alcuni possono rivendicare.
Mentre Apple continua a sviluppare la sua tecnologia AR, è essenziale guardare oltre l’entusiasmo e valutare criticamente ciò che questi prodotti possono effettivamente offrire.
La AR può sicuramente arricchire le nostre vite, ma dobbiamo ricordare che l’AR non è una nuova frontiera, ma una tecnologia esistente che viene costantemente migliorata e adattata. Non dobbiamo cadere nella trappola di considerare ogni nuovo prodotto come il “futuro” quando, in realtà, è solo un altro gradino verso di esso.