Secondo alcuni scienziati, è possibile trovare una città aliena o megastrutture, al di fuori del nostro Sistema Solare.
La luce riflessa dagli esopianeti aiuterà gli astronomi a localizzare una città aliena, altrove nell’universo. Questa scoperta, offre agli scienziati l’opportunità di cercare la vita intelligente su una scala che una volta sembrava impossibile.
In precedenza, gli scienziati credevano che per rilevare segnali tecnologici e segni di vita aliena, fossero necessarie grandi megastrutture che rimpicciolissero quelle terrene. Tuttavia, una recente ricerca di Bhavesh Jaiswal dell’Indian Institute of Science, mostra che possiamo vedere città e strutture molto più piccole, grazie al riflesso speculare della luce.
L’imaging della luce riflessa dagli esopianeti è diventata una realtà grazie ai progressi nella spettroscopia e alle tecniche per bloccare la luce delle stelle. La spettroscopia ti permette di studiare la composizione dell’atmosfera del pianeta, mentre bloccare la luce di una stella ti aiuta a osservare il pianeta stesso.
Tuttavia, come puoi vedere qualcosa di così piccolo come una città? In questo caso, il riflesso della luce dallo specchio aiuterà. Questo fenomeno si verifica quando la luce viene riflessa direttamente sull’osservatore, invece di essere diffusa in tutte le direzioni. Come il luccichio di un’onda oceanica o il luccichio della superficie di un’auto al sole, la riflessione speculare rende possibile rilevare città o megastrutture sugli esopianeti.
Gli scienziati stanno lavorando attivamente allo sviluppo di metodi per l’imaging diretto dei pianeti nella luce riflessa, utilizzando telescopi spaziali e terrestri. Questo metodo sarà applicabile sia alle nane rosse, che alle stelle simili al Sole.
Tuttavia, la visibilità del riflesso speculare dipende da diversi fattori come le dimensioni e i materiali della città o della struttura. Ad esempio, su un pianeta delle dimensioni della Terra, un’apprezzabile riflessione speculare può causare un’area di sole circa 5,4 parti per milione dell’intero pianeta. Ciò corrisponde a circa 2.800 chilometri quadrati o una piccola città terrena.
Per rilevare un’immagine speculare, abbiamo bisogno di fortuna e di determinate condizioni. Un pianeta che ruota lentamente o una struttura larga nella direzione longitudinale, aumenterà le possibilità di rilevamento. Inoltre, l’asse del pianeta deve essere allineato in modo che la città sia alla latitudine corretta per riflettere la luce verso l’osservatore.
Sebbene la possibilità di scoprire una città su un esopianeta sia ancora ridotta, la tecnologia per tale scoperta è già disponibile. Gli astronomi continuano a ricercare e sviluppare metodi per visualizzare pianeti e strutture in luce riflessa.
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