A Spilimbergo, in provincia di Pordenone, si è verificato un fatto insolito: durante la visione del film “Comandante”, cinque membri di Fratelli d’Italia hanno assistito alla proiezione indossando uniformi naziste.
Questa scelta ha suscitato notevoli polemiche e ha portato alla presentazione di un’interrogazione parlamentare. Bruno Cinque, uno degli esponenti coinvolti, ha giustificato l’azione affermando che la loro presenza era parte di una rappresentazione scenica con alcuni membri di associazioni militari e amici in uniforme storica.
La vicenda, che coinvolge membri locali di Fratelli d’Italia, è stata ulteriormente evidenziata dal post di Cinque che ha pubblicato foto del gruppo in divisa del Terzo Reich, accompagnate dallo slogan “I Fanti sempre presenti”. Questo episodio, avvenuto in occasione della proiezione di un film riguardante il comandante di sommergibili Salvatore Todaro, noto per le sue imprese nella Seconda Guerra Mondiale, ha scatenato un acceso dibattito politico.
La vicenda ha suscitato la reazione di diverse figure politiche. Sebastiano Badin, segretario regionale di Sinistra Italiana, è stato il primo a reagire, annunciando un’interrogazione parlamentare. Successivamente, sono intervenuti anche Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, e Debora Serracchiani, deputata e responsabile Giustizia del Pd, che hanno espresso preoccupazione per l’uso di divise naziste in un evento pubblico.
Nel frattempo, il M5s ha condannato l’accaduto, mentre alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, tra cui il senatore Roberto Menia e il presidente di FdI Pordenone Emanuele Loperfido, hanno difeso i coinvolti, sostenendo che si trattasse di una partecipazione non politica e accusando la sinistra di estrarre conclusioni affrettate. Bruno Cinque, descritto da Menia come una “persona seria”, ha ricevuto appoggio per la sua ricostruzione degli eventi, che includerebbe una richiesta del cinema ai collezionisti.