“Itorah” ci immerge in un universo dove l’umanità è stata cancellata da una divinità punitiva.
Emergendo in questo nuovo mondo, Nahucan, il giocatore veste i panni di Itorah, un’umana in un mondo ora popolato da creature antropomorfe. Il contesto narrativo si tinge di mito e leggenda, offrendo una prospettiva affascinante e unica.
Il primo aspetto che colpisce di “Itorah” è la sua arte disegnata a mano. Il gioco si distingue per un’estetica accattivante, con personaggi dettagliatamente animati e paesaggi di sfondo che ispirano e catturano l’attenzione. L’uso di fino a otto strati di parallasse conferisce una profondità sorprendente all’ambiente di gioco, rendendo l’esplorazione visivamente appagante.
Pur essendo pubblicizzato come un gioco Metroidvania, “Itorah” adotta un approccio più leggero a questi elementi. L’esplorazione è centrale, ma il backtracking è limitato. Le abilità del personaggio, benché migliorabili, si concentrano su aspetti base come stamina e vita. Nonostante ciò, l’esplorazione e il combattimento rimangono piacevoli, con un sistema di combattimento che include una varietà di attacchi e un roll evasivo efficace.
Il cuore del problema di “Itorah” per Switch risiede nella sua esecuzione tecnica. La piattaforma sembra faticare a gestire l’intensa animazione e i molti strati di parallasse. I problemi di frame rate diventano particolarmente evidenti durante le sezioni di platforming più complesse, compromettendo la precisione richiesta e portando a morti ingiustificate. Questi problemi tecnici minano significativamente l’esperienza di gioco, soprattutto nelle fasi avanzate.
La versione PC e altre console sembrano non soffrire di questi problemi tecnici, il che solleva interrogativi sulla realizzazione del port per Switch. Nonostante le splendide animazioni e l’alta qualità grafica, “Itorah” su Switch soffre di un’esecuzione tecnica che ne compromette la fluidità e la giocabilità. Questo rappresenta una significativa opportunità mancata per un gioco che, altrimenti, avrebbe potuto essere altamente raccomandabile.
Giocare a “Itorah” è un’esperienza piuttosto coinvolgente e varia. Immagina di essere in un mondo colorato, pieno di enigmi e sfide. Sei Itorah, l’unico essere umano in questo mondo, e il tuo compito è esplorare, scoprire segreti e combattere creature infette da una piaga.
Nel gioco, ti muovi attraverso diversi ambienti, ognuno con un design unico e dettagliato. Puoi correre, saltare, arrampicarti, e queste azioni sono fondamentali per navigare nel mondo di gioco. Pensa a saltare da una piattaforma all’altra, o arrampicarti su pareti per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili.
Il combattimento è un elemento chiave. Itorah ha una varietà di mosse di attacco a sua disposizione. Puoi eseguire attacchi semplici, come colpi veloci, ma anche mosse più complesse come attacchi caricati e colpi dall’alto. Inoltre, hai una mossa evasiva, una sorta di rotolamento, che ti aiuta a schivare gli attacchi nemici. Questa mossa è particolarmente utile perché ti permette di evitare danni, ma devi usarla con attenzione perché consuma stamina.
Durante l’avventura, troverai anche vari potenziamenti. Questi potenziamenti ti danno nuove abilità o migliorano quelle che hai già. Ad esempio, potresti ottenere un salto più alto o una maggiore resistenza. Questi potenziamenti sono importanti perché ti permettono di accedere a nuove aree del gioco che prima erano fuori portata.
Il gioco si basa molto sull’esplorazione. Man mano che procedi, scoprirai nuovi luoghi, risolverai enigmi e interagirai con diversi personaggi. Questi personaggi possono offrirti aiuto, darti informazioni sul mondo o addirittura assegnarti compiti e missioni.
La grafica di “Itorah” è qualcosa che mi ha colpito immediatamente. È come entrare in un dipinto vivente. Ogni scenario è un capolavoro di dettagli e colori vivaci. Il mondo è pieno di sfumature, e l’uso di diverse tonalità cattura l’essenza di ogni area che esplori. La sensazione è quella di camminare attraverso una galleria d’arte dinamica, dove ogni scena è un’opera d’arte.
Quando parliamo della colonna sonora, “Itorah” non delude. La musica è più di un semplice sottofondo; è una parte vitale dell’esperienza. Ogni traccia è in perfetta armonia con l’ambiente che esplori, accentuando l’atmosfera e le emozioni di ogni momento. C’è una fusione magica tra visivo e sonoro che rende l’esperienza di gioco avvincente e immersiva.
I suoni ambientali sono altrettanto impressionanti. Dal fruscio delle foglie al brusio delle creature, ogni dettaglio sonoro aggiunge profondità al mondo di gioco. Questi elementi, uniti alla musica, creano un’esperienza sensoriale completa.
In conclusione, “Itorah” si distingue come un’esperienza videoludica che combina con maestria una grafica affascinante e una colonna sonora coinvolgente. La cura nei dettagli visivi, unita alla qualità della musica e degli effetti sonori, crea un mondo immersivo che cattura l’attenzione del giocatore fin dal primo momento. Nonostante alcune sfide tecniche, specialmente nella versione per Nintendo Switch e Steam Deck, il gioco riesce a offrire un’avventura ricca e suggestiva, rendendolo un titolo degno di essere esplorato per gli appassionati del genere.