Negli ultimi anni, il cosplay ha guadagnato una notevole popolarità, trasformandosi in un fenomeno culturale che coinvolge appassionati di ogni età e provenienza.
Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica.
Anni fa, un mio articolo che ritraeva una faccia meno amabile di questa comunità scatenò una tempesta: il 60% delle reazioni furono negative, con molti cosplayer italiani che si sono sentiti offesi dalle mie osservazioni.
Ma c’era anche un 40% che concordava con le mie critiche, sostenendo che, nonostante la passione che anima questi artisti del costume, molti reagiscono con ira e minacce a qualsiasi forma di critica, persino quella scherzosa.
La situazione, a quanto pare, non è cambiata. I cosplayer, nel loro continuo tentativo di catturare l’attenzione, spesso adottano comportamenti estremi.
Le donne si spogliano sempre di più, mentre gli uomini optano per costumi sempre più ridicoli e colorati, ma entrambi sembrano diventare sempre più suscettibili e pronti a rispondere con aggressività.
Un recente episodio ha riacceso le polemiche. Su un post pubblicitario di una fiera cosplay mal organizzata, il mio commento “imbarazzante” ha subito scatenato una violenta reazione.
Cosplayer offesi, senza chiedere spiegazioni o chiarimenti, hanno riversato la loro ira su di me e, in modo ancor più riprovevole, sulla mia famiglia.
Tra gli aggressori, un noto musicista e cosplayer veneto, Antonio Pavone, e una disegnatrice e appassionata del mondo cosplay, Giulia Marinigh, che hanno preso di mira i miei cari in modo ingiustificato e aggressivo.
Questo porta a chiedersi: è giusto che, oltre agli attori hard e ai cosplayer che si esibiscono nudi, queste manifestazioni diventino anche l’arena di personaggi così aggressivi?
La cultura del cosplay, che celebra la creatività e l’arte del travestimento, merita sicuramente un esame più approfondito, poiché tali comportamenti minacciano di offuscarne lo spirito originario.
La comunità del cosplay deve riflettere su come può evolvere mantenendo rispetto e sicurezza per tutti i suoi membri e per il pubblico che la segue.