Scienziati ritengono che bisogna proteggere la Terra dalla vita extraterrestre.

È necessario proteggere il pianeta Terra dalla vita extraterrestre. Questo e non solo, è stato discusso durante la Settimana Internazionale della Difesa Planetaria, svoltasi a Londra.

Centinaia di scienziati da tutto il mondo, si sono riuniti per discutere i modi migliori per difendere la Terra dalla vita extraterrestre e proteggere altri pianeti dalla vita terrestre.

Rappresentanti della NASA, dell’Agenzia spaziale europea e delle agenzie spaziali di Cina, Giappone e India, nonché di aziende private, si sono riuniti nel Regno Unito per discutere i metodi per l’esplorazione responsabile di altri pianeti.

Lo scopo dell’incontro è discutere i metodi migliori per proteggere la Terra dalla contaminazione da parte di forme di vita extraterrestri, nonché per proteggere altri mondi dai microrganismi terrestri.

La Settimana Internazionale della Difesa Planetaria è stata organizzata dalla Royal Society di Londra e si è svolta dal 22 al 26 aprile.

Gli organizzatori, tra cui Karen Olsson-Francis della Open University, affermano che la questione è critica dato il recente aumento dell’esplorazione spaziale.

Proteggere la Terra dalla vita extraterrestre e viceversa, proteggere altri mondi, come Marte, dalla vita terrena può sembrare la trama di un film di Hollywood, ma in realtà gli scienziati studiano questo problema da molti anni.

Virus e batteri

La sterilizzazione e le camere bianche attentamente controllate, vengono utilizzate nella costruzione di veicoli spaziali per ridurre al minimo il rischio di contaminazione diretta, dove batteri, virus, funghi o spore sulle apparecchiature potrebbero disturbare la biosfera su altri pianeti e lune del sistema solare.

Quando i campioni vengono restituiti dallo spazio alla Terra, vengono utilizzate tecniche simili per prevenire la contaminazione che potrebbe avere effetti dannosi sul nostro pianeta.

Maggiore è la probabilità che il sito di atterraggio di un veicolo spaziale possa sostenere la vita locale, più rigorose saranno le condizioni di protezione planetaria. Ad esempio, l’atterraggio e la perforazione sulla superficie di Marte, richiederanno sforzi di sicurezza significativamente maggiori, rispetto all’esplorazione dell’orbita solare.

Secondo Olsson-Francis, proteggere il pianeta è una questione di integrità scientifica. Secondo lei, questo garantirà la possibilità di rispondere ad alcune delle domande più fondamentali su come si è evoluta la vita sulla Terra e se esiste vita potenzialmente esistente o estinta altrove nel sistema solare.

Olsson-Francis afferma che dobbiamo agire ora per assicurarci di non causare danni dannosi nello spazio.

FONTE: Anomalien

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