Un roguelike spaventoso, silenzioso, buio, beh avete capito che fa paura vero?
Cosmodread è un titolo di White Door Games in Realtà Virtuale, noi lo abbiamo testato su Oculus Quest 2, volevamo osare nello spazio e così abbiamo fatto.
Giocabile al massimo della sua potenzialità utilizzando delle cuffie e magari in una stanza in completa solitudine, sapendo fin da subito che nonostante abbia trenta anni di esperienza videoludica, ho avuto molta paura.
Ecco il trailer di lancio:
La trama
La nave su cui si trova il nostro protagonista, quello in cui noi entriamo letteralmente nei suoi panni, attiva un “Jump Drive” che naturalmente non funziona secondo i piani e arriva chissà dove solo per entrare in contatto con una grande entità tentacolare che inizia a infestare la navicella.
Con l’equipaggio andato in varie sorti macabre e noi completamente soli, abbiamo il compito di esplorare, sopravvivere e rimettere in moto tutto di nuovo quel che serve per sperare di tornare sulla Terra al più presto.
Il GamePlay
È un roguelike, quindi l’intera avventura è basata sulla esplorazione anche degli stessi posti per diverso tempo, ovviamente ci sono nemici che continuano a infastidire, ma ancor peggio, impaurire e cercare di ucciderti.
Stiamo costantemente all’interno della nave che a sua volta è avvolta da una oscurità viva, palpabile, infatti nell’aria c’è sempre qualcosa che si muove, come polvere, nel profondo buio invece troviamo l’ignoto più assoluto, dovremo avvicinarci per vedere.
All’inizio di tutto ci troviamo all’interno di una stanza e davanti a noi provviste, armi, schede e munizioni. Abbiamo la possibilità di trasportare dieci oggetti nel nostro inventario, dobbiamo valutare ogni volta quello che ci occorre realmente, magari tornare indietro e prendere il resto a esigenza.
Fortunatamente insieme alle provviste una specie di piccola balestra e due cariche, non abbastanza potente per quello che troveremo lungo il percorso.
Nella mano destra abbiamo una torcia sempre accesa, insieme a questa possiamo impugnare anche l’arma disponibile, o riporla lungo il fianco destro. Avere luce e mira nella stessa direzione, beh è un gran vantaggio.
Quello che crea più tensione è proprio l’oscurità di cui vi ho parlato all’inizio, sembra essere quasi solida e volerci catturare, se ci abituiamo a questa il percorso prosegue in discesa, apri delle porte con ansia, recupera oggetti utili come cibo e ossigeno, in continuo calo tra l’altro, si può vedere i loro valori nel polso sinistro, meglio ricordarselo, poi arrivano le creature.
Creature angoscianti, lente ma dirette, colpirle serve a poco e nascondersi non è sempre possibile, un vero e proprio incubo. Nella mia esperienza personale ho svuotato un caricatore, circa sei frecce contro il primo essere terrificante, ma al momento di ricaricare l’arma, preso dal panico ho cercato di colpirlo direttamente a pugni, con una bella e ovvia sconfitta!
Le armi vanno utilizzate proprio come nei titoli sparatutto, ad esempio Onward o Contractors, quindi caricare i colpi e poi l’arma, in questo caso tirare manualmente l’elastico della balestra a ogni freccia lanciata.
Porta un mix di oggetti nell’inventario inizialmente, li userai tutti in breve tempo…
Risolvere l’enigma e sistemare quindi la nave spaziale, vorrà dire andare a tentativi più volte, perdere di continuo, capire come fare e provarci passo dopo passo, è questo il bello del genere Roguelike!
In aggiunta
Gli ambienti sono generati proceduralmente, quindi ogni volta che si avvia una partita, la disposizione della nave e il posizionamento di mostri / oggetti cambiano di continuo.
Può essere completato in 4-5 ore, ma grazie alla particolarità sopra spiegata, è rigiocabile! Inoltre ci sono delle modifiche apportabili dalle impostazioni che prevedono la possibilità di aumentare i mostri e magari nello stesso tempo diminuire o togliere le armi, c’è da divertirsi, se non si ha paura!
Reparto audio e grafico
L’audio è quasi assente, non ci sono colonne sonore durante il gameplay, regna il silenzio tutto il tempo, ed è questo il punto forte.
Gli effetti sono il valore aggiuntivo, rumori lontani, vicini, improvvisi, rendono Cosmodread una vera avventura Horror Fantascientifica da prendere in considerazione.
La grafica è ben studiata, soprattutto gli effetti luce e buio, le luci vanno e vengono di continuo a causa del malfunzionamento della nave, questo al momento giusto, insieme al suono adatto, può farci venire voglia di toglierci il visore per la paura!
Forse sono ripetitivo ma uno dei punti forti è la densità dell’oscurità.
La nostra recensione di Cosmodread
Se non fosse a gravita ridotta, quindi invece di muoverci normalmente siamo costretti a saltellare in rallenti per la nave spaziale, potrei dire che assomiglia molto al grande Dead Space, un titolo che fu girato anche dal conosciuto regista italiano Dario Argento, creando così un successo memorabile.
Questo è di fatto un complimento alla White Door Games, che ha portato una esperienza simile nella nuova dimensione offerta dai visori.
Personalmente amo poter contrastare i nemici, anche se questi sono mutanti umanoidi spaziali, nascondermi mi mette più paura che affrontarli, oltretutto sapendo le possibili conseguenze. Cosmodread prevede un approccio più stealth e survival al gameplay, quindi poche armi e munizioni, ogni proiettile o dardo e raro, da usare con parsimonia.
Il prezzo di lancio è molto più basso di quello tutt’ora in corso per altri titoli simili, quindi abbiamo anche la possibilità di affrontare questa avventura, dramma o terrificante dimensione, spendendo pochissimo. Premi qui per visitare il negozio!
Ringrazio i Sicarios che ci hanno fornito la key di questo titolo! Mille volte grazie!
Il nostro voto conclusivo
Ora vi lasciamo a un altro articolo dedicato al mondo della realtà virtuale…