Il Mare del Diavolo si trova nell’Oceano Pacifico, vicino all’isola di Miyake e 100 km a sud di Tokyo, non appare su nessuna mappa ufficiale, sebbene il nome sia ampiamente utilizzato dai pescatori giapponesi.
La zona del Mare del Diavolo è famosa perché la leggenda narra che molte barche e persino aerei scomparvero misteriosamente nella regione, proprio come si dice avvenga nel Triangolo delle Bermuda. Dicono che queste sparizioni avvengano a causa di variazioni magnetiche, o di fenomeni soprannaturali ancora inspiegabili.
Dalla seconda guerra mondiale sono scomparse più di 1500 navi e centinaia di aerei militari, commerciali e civili. Ci sono anche segnalazioni di enormi navi fantasma senza equipaggio che navigano nella zona, per non parlare di avvistamenti UFO da parte di ufologi giapponesi.
Durante gli anni ’80, l’autore Charles Berlitz scrisse il libro “Il triangolo del drago” parlando di fenomeni paranormali che credeva avvenissero nel Mare del Diavolo. Secondo Berlitz, tra il 1952 e il 1954 il Giappone perse cinque navi militari con un equipaggio di oltre 700 persone.
Per questo motivo la zona è stata ufficialmente dichiarata zona di pericolo. Molti però sostengono che le affermazioni di Berlitz siano infondate e che non tutte le navi militari siano scomparse nel Mar del Diavolo. Secondo alcuni ricercatori le sparizioni sarebbero effettivamente avvenute a causa delle condizioni atmosferiche e non in seguito ad attività soprannaturali o simili.
Nonostante ciò, la cattiva reputazione rimase e il Mar del Diavolo divenne noto come una zona estremamente pericolosa. Circolano addirittura voci secondo cui l’aereo del volo malese MH370 sarebbe scomparso lì, ma ciò è improbabile poiché si trova a molte miglia di distanza dall’ultima posizione conosciuta dell’aereo malese.
Esiste un’altra teoria secondo la quale nel sito si trova un vulcano sottomarino e questo potrebbe essere responsabile delle sparizioni, poiché questi tipi di vulcani possono distruggere qualsiasi cosa senza lasciare traccia. Esistono ancora diverse superstizioni e curiose leggende su questo luogo misterioso legate al folklore giapponese.
La leggenda del drago marino
La seconda è una favola giapponese, un vecchio viveva su un’isola giapponese nella regione del Mar del Diavolo. Visse completamente solo e condusse una vita pacifica e felice. Un giorno il pescatore si rese conto che non aveva più la forza della sua giovinezza per remare sulla sua barca e catturare i pesci che facevano parte della sua dieta quotidiana.
Cercò di catturare qualche pesce vicino alla riva, ma non ce n’era. Stava per arrendersi quando vide una strana nebbia rossa aleggiava sulla sua barca. Insospettito, decise di dirigersi verso la nebbia e, con sua sorpresa, la nebbia si trasformò improvvisamente in una figura umana parlante.
Disse al pescatore: “Ho vissuto su quest’isola per molti anni, ma sono stato maledetto da una strega malvagia, che mi ha bandito dalla terra, dal mare e dal cielo. Da allora ho girovagato, né di qua né di là. Vorrei tornare a fare il pescatore come prima, ma per questo avrò bisogno della tua barca per liberarmi dalla maledizione. In cambio ti fornirò tutto il pesce che vorrai e non soffrirai mai la fame”.
Il vecchio acconsentì e porse i remi della sua piccola barca all’uomo, ma mentre lo faceva, l’uomo cominciò a crescere e crescere, trasformandosi in un drago.
Anche la barca aumentò di dimensioni come per magia. Il vecchio pescatore cercò di riprendere i remi, ma era troppo tardi, il drago scomparve in mezzo all’oceano, prendendo la sua barca.
Nonostante tutto, il Drago del Mare mantenne la parola data e ogni mattina portò sull’isola una grande quantità di pesci, come aveva concordato con il vecchio pescatore.
Tuttavia, secondo la favola, il Drago del Mare (o Diavolo del Mare) cominciò a terrorizzare quelle acque, ingoiando tutte le barche che vi si aggiravano.
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