Chiamato “Progetto A119”, è stato uno dei progetti più segreti la cui esistenza è stata negata fino a poco tempo fa, quando sono stati resi pubblici documenti declassificati sul progetto.
Il progetto A119, noto anche come “A Lunar Research Flight Study”, era un piano altamente segreto sviluppato nel 1958 dall’aeronautica degli Stati Uniti, con l’intenzione di far esplodere una bomba nucleare sulla superficie lunare.
Si presume che lo scopo di questo studio, fosse quello di dimostrare la superiorità degli Stati Uniti rispetto all’Unione Sovietica e al resto del mondo durante la Guerra Fredda, mirando, dal punto di vista scientifico, a rispondere a numerose domande di astronomia planetaria e astrogeologia.
I dettagli completi dello studio furono presentati dal dottor Leonard Reiffel, che guidò il progetto nel 1958 per una fondazione di ricerca finanziata dall’esercito degli Stati Uniti. Carl Sagan si è unito al gruppo di ricerca incaricato di studiare gli effetti teorici di un’esplosione nucleare a bassa gravità. Sagan rivelò la sua partecipazione al piano nel 1959.
Non fu realizzato
Il “Progetto A119” non fu mai realizzato, probabilmente perché lo sbarco del primo uomo sulla Luna avrebbe ricevuto un’accoglienza migliore da parte della popolazione americana rispetto alla detonazione di una bomba nucleare sulla Luna, che avrebbe dato inizio ad un’era di militarizzazione spaziale.
Tuttavia, un altro dettaglio cruciale è stato menzionato dal leader del progetto Leonard Reiffel quando ha avvertito che la detonazione di un simile dispositivo sulla Luna, creerebbe grossi problemi nei futuri progetti di ricerca e colonizzazione lunare.
I documenti comprovanti l’esistenza del “Progetto A119” rimasero nascosti al pubblico per circa quarantacinque anni. Inoltre, nonostante la pubblicazione dei dossier all’inizio degli anni 2000, il governo statunitense non ha mai riconosciuto ufficialmente il proprio coinvolgimento nelle indagini.
Un ex dirigente della National Aeronautics and Space Administration (NASA), Leonard Reiffel, che guidò il “Progetto A119” nel 1958, rivelò l’esistenza di documenti che dimostravano che al lavoro non c’erano solo teorici della cospirazione. Durante la pianificazione iniziale della missione, i ricercatori hanno considerato prima l’utilizzo di una bomba all’idrogeno.
Tuttavia, l’aeronautica degli Stati Uniti pose il veto a questa idea, poiché una bomba all’idrogeno sarebbe estremamente pesante, rendendo difficile il trasporto sulla luna. Invece, gli scienziati hanno deciso di utilizzare una testata W25, che è una testata più piccola e leggera con una potenza relativamente bassa di 1,7 kilotoni.
Secondo rapporti successivi, quando gli Stati Uniti svilupparono il piano per bombardare la superficie lunare, i sovietici svilupparono un progetto simile che differiva dallo scenario riportato dai media. Avviato nel gennaio 1958, faceva parte di una serie di proposte sotto il nome in codice “E”. Il progetto E-1 prevedeva l’obiettivo di raggiungere la Luna, mentre i progetti E-2 ed E-3 prevedevano l’invio di una sonda attorno al lato nascosto della Luna per scattare una serie di fotografie della sua superficie.
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