“From” è una serie horror-thriller che ha incuriosito il pubblico grazie alla sua premessa misteriosa e carica di suspense.
Ideata da John Griffin e diretta principalmente da Jack Bender, la serie è distribuita da Epix, piattaforma su cui è disponibile per la visione. La trama ruota attorno a un gruppo di persone bloccate in una cittadina apparentemente normale ma circondata da una foresta pericolosa e popolata da creature spaventose. I personaggi, incapaci di trovare una via di fuga, sono costretti a sopravvivere in un luogo dove il pericolo è dietro ogni angolo.
L’idea di base è intrigante, ma una volta addentrati nella visione, ci si accorge di una certa mancanza di coerenza e di momenti superflui. Il regista sembra inserire elementi ridondanti, espandendo scene o eventi che non aggiungono nulla di significativo alla narrazione, con il risultato che molte sequenze risultano allungate in modo artificioso.
Il nostro team ha analizzato ogni episodio delle prime due stagioni, tagliando le parti inutili e riducendo la serie a poco più di quattro ore di contenuto essenziale. Alcuni esempi di scene superflue includono:
- Lunghissimi matrimoni senza significato: mentre i personaggi sono intrappolati in una città stregata, dove la priorità dovrebbe essere sopravvivere e trovare una via di fuga, vediamo lunghe cerimonie matrimoniali che sembrano fuori luogo.
- Flashback inutili: molti personaggi di secondo piano sono arricchiti da retroscena che non influenzano la trama principale e non contribuiscono allo sviluppo della storia.
- Avventure episodiche senza impatto: i protagonisti si imbarcano in piccole missioni che, non solo non portano a risvolti significativi, ma non vengono nemmeno condivise con il resto del gruppo.
- Comunicazioni inspiegabilmente assenti: in una situazione disperata, ci si aspetterebbe che chiunque scopra qualcosa d’importante, come la presenza di portali, lo condivida con gli altri. Invece, solo pochi sanno dell’esistenza di questi passaggi misteriosi e scelgono di non parlarne, nemmeno tra loro.
- Scene di ferite e sofferenza protratte per episodi: alcune lesioni vengono trascinate per interi episodi, spesso su personaggi di scarsa rilevanza, diluendo l’azione e distogliendo l’attenzione dalla trama principale.
Il protagonista, lo sceriffo, sembra inoltre afflitto da una paralisi decisionale: piuttosto che attuare un piano concreto, spende intere stagioni per riflettere senza arrivare a un punto concreto. La mancanza di idee originali porta il regista a riempire la serie di eventi insignificanti, sacrificando il ritmo narrativo e la tensione.
In un contesto tanto pericoloso, è irrealistico che i personaggi sprechino tempo in attività come coltivare cibo o organizzare matrimoni. L’istinto naturale di sopravvivenza suggerirebbe di concentrarsi invece sulla fuga, sull’esplorazione e sul tentativo di comprendere i nemici, ma la serie sceglie di prendere una piega più lenta e priva di sviluppo.
In conclusione, “From” è un’esperienza che avrebbe potuto essere molto più avvincente se il focus fosse stato sulla tensione e sulla fuga dalla città maledetta. Il pubblico potrebbe trovarsi frustrato dalla lentezza e dai dettagli superflui che appesantiscono la narrazione, rendendola, a tratti, un brodo allungato.