Ha molti difetti ma comunque lo consigliamo, strano vero? Ma è proprio così!
In occasione di Halloween, ho avuto il piacere di immergermi in Sofie: The Echoes™, un action-adventure in terza persona sviluppato da Working Game Studio, un piccolo studio indie che ha fatto un lavoro sorprendente nel creare un’esperienza profonda, avvincente e immersiva.
Con un gameplay incentrato su una madre determinata a salvare la sua famiglia, Sofie mescola combattimenti, esplorazione e puzzle in un mondo oscuro, perfetto per gli appassionati di atmosfere tenebrose e narrative cariche di emozioni.
Giocare durante il clima delle festività di Halloween ha sicuramente aggiunto un tocco speciale, accentuando l’immersione in questo titolo dal sapore horror. La protagonista, Sofie, è affascinante in tutti i sensi: forte, sicura di sé, e splendidamente resa in un design che unisce bellezza, fascino e determinazione, come una vera eroina moderna. Le ambientazioni, poi, colpiscono per la loro atmosfera: oscure, minacciose e ben strutturate, il che fa trasparire l’ambizione del team di sviluppo di puntare in alto, nonostante il budget limitato.
Il gioco ha senza dubbio un aspetto da tripla A, ma alcuni difetti evidenziano le limitazioni tipiche di una produzione indie.
Tra i bug che ho riscontrato, ci sono ad esempio quelli di clipping, dove Sofie o i nemici attraversano i muri. Questo capita, ad esempio, vicino a certe recinzioni dove, saltando ripetutamente, è possibile superare gli ostacoli. Anche i nemici sembrano risentire di bug simili, colpendo attraverso le pareti con le loro armi, creando momenti sia frustranti sia divertenti. Un altro problema riguarda la gestione delle munizioni: il sistema non tiene traccia dei proiettili ancora presenti nel caricatore se ne inseriamo uno nuovo, una svista che costringe a monitorare attentamente l’utilizzo delle armi.
Un altro dettaglio tecnico riguarda il mancato utilizzo dei tasti di azione su joypad e tastiera: sebbene sia apprezzabile la possibilità di personalizzare i comandi, il tasto “azione” su controller è lo stesso del salto, rendendo a volte difficoltoso interagire con oggetti e porte senza spiccare un salto. Questi difetti, per quanto presenti, non offuscano l’ambizione del gioco: ogni aspetto dell’esperienza rivela il potenziale del Working Game Studio, che potrebbe spiccare davvero con un po’ più di rifinitura.
La grafica merita una menzione speciale: i dettagli sono curati e le texture incredibilmente realistiche, creando un contrasto interessante tra l’elevata qualità visiva e alcuni bug tecnici. Questo dimostra come il gioco sia stato sviluppato più per l’effetto generale, lasciando che certi dettagli minori sfuggissero. Gli oggetti nei livelli, come le sedie sparse nei corridoi o scale apparentemente inutilizzabili, danno l’idea che siano stati collocati per riempire, ma il tutto resta comunque piacevole e immersivo.
La mancanza di un tutorial rappresenta però un ostacolo per molti: il gioco ti immerge subito nell’azione, con Sofie che viene inseguita dai nemici mentre raccoglie armi e si abitua ai comandi. In particolare, un bug durante la mia partita ha fatto sì che all’inizio venissi inseguito da “teste luminose” (il resto del corpo era intrappolato sotto il pavimento!), un’esperienza tanto spiazzante quanto divertente. È sorprendente come, nonostante queste problematiche, Sofie: The Echoes™ riesca a mantenere alto il coinvolgimento.
Credo che questo sia dovuto alla grafica di alto livello, all’animazione fluida della protagonista e a piccole particolarità che strappano un sorriso. Working Game Studio ha dimostrato di avere grandi capacità e di saper creare mondi che, pur con qualche pecca, regalano emozioni forti. Nel complesso, Sofie: The Echoes™ è un titolo che consiglio agli appassionati del genere action-horror: un gioco che intrattiene e lascia sperare in un futuro brillante per il team di sviluppo.