Un gioco indie che si unisce al genere “Only Up” con un tocco personale, ma senza raggiungere l’eccellenza.
Introduzione
“Driving is Hard”, sviluppato da Elegant Horse Studios, è un gioco per PC che si inserisce nel filone dei titoli basati sull’ascesa progressiva attraverso percorsi pieni di ostacoli e sfide. Nonostante l’idea di base non brilli per originalità, il gioco cerca di differenziarsi con alcune caratteristiche particolari che ne arricchiscono l’esperienza. Noi ci abbiamo giocato e ve ne vorremmo parlare, ma prima, ecco trailer e trama ufficiale.
Trama
Metti alla prova le tue abilità guidando la Vasca da Bagno su Ruote! Risolvi enigmi, raccogli sapone e immergiti nei drammi familiari di Jeff. Guida, cadi, impara, ripeti.
Trailer
Gameplay
Il gameplay di “Driving is Hard” è piuttosto semplice da comprendere ma decisamente impegnativo da padroneggiare. L’obiettivo principale è salire sempre più in alto, superando ostacoli e terreni impervi. Il giocatore guida un veicolo, che può variare in base alle preferenze, attraverso un percorso costellato di sfide. Il veicolo risponde a una fisica volutamente imprecisa e imprevedibile, un elemento che aumenta il livello di difficoltà.
Un elemento distintivo è la presenza di obiettivi secondari, come la raccolta di pietre viola. Sebbene questi elementi non cambino l’esperienza di gioco in modo significativo, rappresentano un’aggiunta opzionale che può risultare interessante per chi desidera esplorare e completare tutto ciò che il gioco ha da offrire. Tuttavia, la frustrazione può farsi sentire rapidamente: ogni errore, per quanto piccolo, può portare a una perdita significativa di progressi.
Questa caratteristica rende “Driving is Hard” un gioco destinato a chi ama le sfide estreme e non teme di investire tempo per superare i propri limiti. Tuttavia, per i giocatori meno pazienti, potrebbe risultare frustrante e poco gratificante.
Grafica
La grafica di “Driving is Hard” è ben costruita considerando che si tratta di un gioco indie. Il titolo offre una discreta varietà di biomi, ognuno dei quali è progettato per rispecchiare un’atmosfera unica. Dai paesaggi montuosi ai deserti aridi, ogni ambientazione è dotata di elementi che contribuiscono a immergere il giocatore nell’esperienza.
Tuttavia, nonostante il buon livello di dettaglio, la qualità complessiva non riesce a competere con gli standard dei giochi più blasonati. Alcuni elementi visivi appaiono datati o poco rifiniti, il che potrebbe ridurre l’impatto estetico per chi è abituato a produzioni più curate.
Un aspetto positivo è la chiarezza degli ostacoli e dei percorsi: anche nei momenti più concitati, il giocatore può facilmente distinguere gli elementi con cui deve interagire. Questo è un punto a favore per un gioco basato sulla precisione e sulla pianificazione.
Audio
L’audio di “Driving is Hard” è funzionale ma non memorabile. La colonna sonora accompagna l’azione senza risultare invadente, creando un sottofondo adeguato che non distrae il giocatore. Tuttavia, manca quella qualità che rende una soundtrack davvero indimenticabile.
Gli effetti sonori, invece, sono essenziali e privi di particolari raffinatezze. Se da un lato svolgono il loro compito, dall’altro non contribuiscono in modo significativo a migliorare l’esperienza di gioco. Nel complesso, l’audio non è un elemento che spicca, ma neanche un difetto evidente.
Il mio parere
“Driving is Hard” è un titolo che, pur essendo ben progettato, non riesce a distinguersi completamente nel panorama dei giochi indie. L’idea di base è già vista, e anche se l’aggiunta di obiettivi secondari come la raccolta delle pietre viola dona una certa profondità, non è sufficiente a renderlo davvero originale.
Uno dei punti di forza del gioco è sicuramente la varietà dei biomi e la cura nel rappresentarli. Questo aiuta a mantenere alta l’attenzione del giocatore, soprattutto nei momenti più frustranti. Tuttavia, l’elevata difficoltà potrebbe scoraggiare molti utenti, rendendolo un titolo adatto principalmente a una nicchia di giocatori appassionati di sfide impegnative.
Nel complesso, “Driving is Hard” è un buon esempio di come un piccolo studio possa creare un gioco coinvolgente con risorse limitate. Nonostante i suoi difetti, merita di essere provato da chi cerca un’esperienza indie diversa dal solito, a patto di essere pronti ad affrontare una curva di apprendimento piuttosto ripida.
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