Prenotare da Mic Ramen? Solo se sei utile al locale, altrimenti vai sotto
Doveva essere una cena tranquilla al Mic Ramen, una di quelle serate dove ti senti di festeggiare la tua vita come si deve. Sei persone, una settimana d’anticipo, un mercoledì sera — che per un ristorante è tipo dire “ti sto riempiendo il buco morto della settimana”.
E invece no.
Perché da Mic Ramen Pordenone, se non sei una cazzo di “tavolata numerosa” o non porti un’anziana incinta su una sedia a rotelle con lo sharing attivo su Instagram, non vali un cazzo.
Sì, proprio così. Il piano superiore, quello figo, quello pieno di decorazioni anime, lucine, vibe nerd e atmosfera da “ci facciamo le foto per i social”, non è garantito.
Anche se prenoti. Anche se ti sbatti per tempo. Anche se è per il tuo compleanno.
Mi hanno detto:
“Ok, ti prenoto, ma se arrivano tavolate più grosse non possiamo assicurarti il posto sopra.”
Cioè scusa, ma che cazzo vuol dire?
Io prenoto prima, ma se arriva un branco di venti stronzi con fame di ramen, la mia prenotazione diventa carta igienica?
E la scusa peggiore arriva dopo, per telefono, come se fosse normale dire:
“Eh ma se arriva un disabile lo dobbiamo mettere sopra…”
“Anche le donne incinta.”
“Anche gli anziani.”
“Anche se c’è una conferenza.”
Aspetta.
Quindi fatemi capire: una scala a chiocciola, ripida, lunga, scomoda da far schiattare pure Naruto ubriaco, e tu ci porti un disabile o un anziano…
…ma non me e la mia famiglia, che abbiamo prenotato con anticipo, per un compleanno, e in sei persone?
Ditemelo che il vostro sistema funziona a caso, in base all’umore o all’utilità del cliente. Perché è chiaro: non esiste una regola, esiste solo la convenienza. Se porti più soldi, sali. Se sei inutile al profitto, ti buttiamo giù.
E quindi sai che c’è?
Il compleanno me lo faccio da un’altra parte. In un posto dove la parola “prenotazione” ha un senso, dove non mi dicono “dipende chi arriva dopo”, dove non esistono categorie di clienti con priorità alla cazzo.
Ma questa storia non resta qui.
La racconterò ovunque. A chiunque. All’infinito. Perché un locale che usa la parola “inclusione” solo quando gli conviene, e che tratta le persone come slot da incastro per guadagnare di più, non merita il rispetto di nessuno.
Mic Ramen… siete più bar che ramen. E pure lì ci sarebbe da discutere.