l CEO di Krafton incontra Jensen Huang per rafforzare l’alleanza tra intelligenza artificiale, videogiochi e robotica
Il 10 aprile, in piena California, il boss supremo di Krafton, Kim Chang-han, si è seduto faccia a faccia con Jensen Huang, fondatore di NVIDIA, nella sede centrale di Santa Clara.
Obiettivo dell’incontro? Una sola parola, che fa tremare chiunque faccia giochi con i PNG stupidi: cooperazione. Ma non di quelle da “ci sentiamo su Zoom”, qua si parla di espandere insieme l’uso dell’intelligenza artificiale in ogni ambito possibile: dal gaming alla robotica, fino a potenziali androidi col joystick.

Il CEO coreano ha ringraziato Huang con un messaggio chiaro:
“Siamo felici di portare finalmente sul mercato i primi veri prodotti AI per il gaming, grazie alla collaborazione con NVIDIA nel campo dell’intelligenza artificiale su dispositivi.”
Il progetto CPC: PNG che parlano, capiscono e ti aiutano a vincere
Questa alleanza ha già partorito un figlio futuristico: si chiama CPC (Co-Playable Character), ed è una creatura digitale creata grazie alla tecnologia NVIDIA ACE.
Ma dimentica i PNG scemi che ripetono tre frasi in loop. Il CPC è un compagno virtuale con intelligenza conversazionale, giudizio strategico, reazioni umane e la capacità di collaborare con i giocatori come se fosse un amico vero.
Krafton l’ha presentato per la prima volta al CES 2025, e ha già dichiarato che questa roba finirà dentro ai suoi giochi top, tipo PUBG e inZOI.
PUBG con l’alleato AI: chi parla, pianifica e ti copre le spalle
Nel mondo di PUBG, il CPC diventa PUBG Ally, un personaggio con cui puoi parlare in partita.
Ti capisce, ti risponde, elabora strategie in tempo reale, e non si incastra in un cespuglio mentre cerchi di sopravvivere. In pratica, ti fa da secondo cervello.
Non è più un bot. È un compagno con giudizio che cambia stile di gioco in base alla situazione, dialogando come un player esperto.
inZOI e la nuova era dei PNG: nascono, crescono, spettegolano
Ma il vero salto quantico arriva con inZOI, dove il CPC si trasforma in Smart Zoi, una IA che vive come una persona vera.
Parla, cambia vestiti in base alle tendenze, crea legami, molla amici, sparla, segue la moda, si arrabbia.
Non esegue ordini: agisce da sé, basandosi sulle esperienze vissute nel mondo virtuale.
Il risultato? Un ecosistema di NPC che ti fa sentire in mezzo a persone, non a sagome scriptate.
Krafton ha messo questa bomba sociale in Early Access, e promette di espandere tutto ancora di più.
Obiettivo dichiarato: creare una community vivente. Non controllata, ma co-costruita con l’intelligenza artificiale.
Allora sicarios, fatevi la domanda grossa:
ci stiamo avvicinando al momento in cui l’NPC non sarà più un “non giocante”… ma uno che gioca meglio di te?