Il più vecchio mistero irrisolto del web.
Il Markovian Parallax Denigrate è il mistero più vecchio del web e dopo più di 30 sembra non aver ancora trovato una spiegazione.
Questo enigma nasce negli anni ’90, quando i primi internauti comunicavano attraverso i forum di Usenet.
Usenet era una rete americana formata da migliaia di server connessi tra loro dove si potevano reperire post divisi in tematiche attraverso dei newsgroup. Tutto ha inizio il 5 agosto del 1996, quando su dei forum appaiono centinaia di post in lingua inglese, apparentemente senza senso e senza punteggiatura.
Ad accomunare questi post un ambiguo e criptico messaggio: “MARKOVIAN PARALLAX DENIGRATE”.
Molti utenti provarono a dare un’interpretazione a quei post, ma senza ottenere nulla di concreto.
Si penso’ anche fosse collegato in qualche modo al mistero delle number station, di cui vi ho parlato non molto tempo fa. Ai tempi però internet non aveva l’utenza numerosa di oggi e sul momento questa storia sembrò piano piano finire nel dimenticatoio.
…Ma quando un mistero non viene svelato prima o poi torna a far parlare, la gente non dimentica!
Dopo qualche tempo il Markovian Parallax Denigrate riemerge dal web.
Nel 2007,grazie a Wikipedia e a qualche sito che riporta l’argomento, ecco che il mistero della catena dell’enigmatico post di Usenet diventa virale.
Ovviamente si torna a cercare di risolvere questo rompicapo.
Una teoria vedeva responsabile uno dei primi e rudimentali bot, in quanto “Markovian” può riferirsi ad un processo di calcolo chiamato catena di Markov, utilizzato nella programmazione di cedbot.
Anche questa teoria, come quella del collegamento con la stazione radio fantasma sovietica, non era supportata da prove, quindi rimase un’ipotesi come tante.
Ma ecco che forse, qualcosa di più concreto salta fuori.
Grazie all’archivio Usenet di Google, si arrivò alla scoperta di un post pubblicato da un certo Chris Brokerage , il 5 agosto 1996, nella sezione “Alt.Religion.Christian.Boston.Chirc”.
L’ indirizzo e- mail associato all’utente, però, porta un alto nome Susan Lindauer e come dominio: worf.uwsp.edu.
Chi è Susan Lindauer?
Susan era un ex membro del congresso degli Stati Uniti, una nota attivista pacifista che si trovava in carcere per spionaggio e per aver intascato 10.000 dollari dal governo irakeno.
Rimase in carcere meno di un anno perché considerata mentalmente instabile. Si pensò che dietro a quei messaggi si nascondesse qualche segreto di stato che lei avesse voluto rivelare qualcosa di scottante.
Susan negò pubblicamente ogni coinvolgimento nonostante avesse sentito parlare di quei messaggi.
Quindi o si trattava di un caso di omonimia o qualcuno aveva usufruito della sua identità per nascondere la propria. Eppure quel dominio, worf.uwsp.edu, appartiene all’università del Wisconsin dove nel 1994 si laureò proprio Susan Lindauer.
Ma alla fine, cosa nasconde quel messaggio?
Iniziamo con il dire che quando iniziarono a girare quei post si presumeva fossero senza senso e quindi quasi tutti sono andati perduti.
Uno dei rari messaggi sopravvissuto che fu spammato su Usent allegato alla scritta Markovian Parallax Denigrate è il seguente:
Jitterbugging McKinley Abe break Newtonian inferring caw update Cohen air collaborate rue sportswriting rococo invocate tousle shadflower Debby Stirling pathogenesis escritoire adventitious novo ITT most charl Dwight Hertzog different pinpoint dunk McKinley pendant firelight Uranus episodic medicine ditty craggy flogging variac brotherhood Webb impromptu file countenance inheritance cohesion refrigerate morphine napkine inland Janeiro nameable yearbook hark
Negli anni si è provato a decifrarlo in tutti i modi, ma non si è mai arrivato a nulla.
Insomma, il messaggio pare impossibile da decifrare e sull’autore del post e la ragione per cui fu inviato qua e là per la rete, ci sono solo una serie di speculazioni.
Potrebbe trattarsi anche di uno scherzo ben architettato o uno esperimento sociale.
Oltre che il mistero più antico, il Markovian Parallax Denigrate è anche considerato il primo spam, quindi potrebbe anche essere una delle prime “trollate”.
Quest’ultima ipotesi, anche se possibile, non la terrei molto in considerazione. Noi amanti del mistero, curiosi, e sognatori di natura sappiamo che dietro ogni enigma c’è sempre qualcosa per cui vale la pena scervellarsi …
Le soluzioni banali le lasciamo agli altri!
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