Una poesia scritta da una ragazzina, con tale sentimento da marchiare a fuoco chiunque la legga…e non in senso figurato.
È conosciuta come la “poesia maledetta”, forse è solo una superstizione o forse è davvero la maledizione lanciata inconsciamente da una ragazzina profondamente ferita.
Nessuno ha il coraggio di leggerla ad alta voce, almeno non dopo essere venuti a conoscenza della sua storia, ma qual è la sua storia?
Siamo nel Giappone di fino ‘800, una ragazzina di nome Tomino, in preda all’odio verso la sua famiglia e al mondo intero, scrive una poesia di getto mettendoci tutto il rancore che porta nel cuore.
Questa poesia viene pubblicata nel 1919 dallo scrittore nipponico Salzo Yaso, nella sua 27° raccolta di poesie, ignaro di ciò che in futuro avrebbero causato quelle parole cariche d’odio.
Pare infatti che, chiunque si sia permesso di leggere la poesia di Tomino ad alta voce, sia andato incontro a terribili sofferenze, se non addirittura alla morte.
L’inferno: la poesia maledetta
La poesia è preceduta da una frase di avvertimento, quasi una premonizione da parte della ragazza.
“Se leggete questa poesia ad alta voce, vi accadranno eventi tragici”
Ma chi è Tomino?
Tomino è nata con una disabilità che la costringe su una sedia a rotelle dalla nascita.
Questa sua condizione, non solo la limita nelle azioni quotidiane, ma la rende vittima dell’indifferenza dei suoi coetanei, in più i genitori le fanno pesare il fatto di avere bisogno di cure.
La desolazione ed il rancore repressi della ragazzina devono uscire in qualche modo, così Tomino li trasferisce su un foglio di carta in forma di poesia.
Un giorno la madre di Tomino trova il foglio con i suoi pensieri impressi, ma invece di comprendere il dolore della figlia si indigna e decide di punirla.
La poesia maledetta diventa una vera e propria maledizione
La povera Tomino finisce in una stanza sotterranea, buia e umida, in perenne punizione. L’odio sale a tal punto da caricare le sue parole con tutta la negatività che ha dentro.
Purtroppo, le condizioni di salute della ragazzina sono già precarie e quell’ambiente umido per lei è deleterio, infatti, nel giro di poco una brutta bronchite se la porta via.
La vendetta di Tomino.
I genitori di Tomino, forse presi dai sensi di colpa decidono di far conoscere gli ultimi scritti della figlia, ma far pubblicare quella poesia non si rivela una buona idea.
Si dice che ad oggi, chiunque abbia avuto il coraggio di leggerla ad alta voce ne abbia pagato le conseguenze, i danni indotti dalle parole di Tomino suonano come un bollettino di guerra.
Si contano 44 incidenti gravi e 14 morti senza un motivo apparente, certo, non sempre è accaduto qualcosa.
L’inferno di Tomino
“La sorella vomita sangue, la sorella minore sputa fuoco
La dolce Tomino sputa gioielli preziosi
Tomino morì sola e cadde all’inferno
L’inferno è avvolto nelle tenebre e anche i fiori non fioriscono
È la sorella maggiore di Tomino la persona con la frusta?
Il numero di segni rossi è preoccupante
Frustata, picchiata, pestata
Il sentiero per l’inferno eterno è solo uno
Mendicare per la guida nelle tenebre dell’inferno
Dalla pecora d’oro all’usignolo
Quanto è rimasto nella borsa di cuoio
Prepararsi per il viaggio senza fine all’inferno
Arriva la primavera e nei boschi e nelle valli
Sette giri nella valle oscura dell’inferno
Nella gabbia un usignolo, nel carrello una pecora.
Negli occhi della dolce Tomino ci sono lacrime
Piangi, usignolo, per i boschi e la pioggia
Intonando il tuo amore per gua sorella
L’eco delle tue lacrime urla attraverso l’inferno
E i fiori rosso sangue fioriscono
Attraverso le sette montagne e valli dell’inferno
La dolce Tomino viaggia sola
Per darti il benvenuto all’inferno
Le punte luccicanti della montagna agugliata
Forano la carne e le ossa
Come un segno della dolce Tomino.
Forse si tratta di una superstizione o di semplici coincidenze … voi avete il coraggio di leggerla ad alta voce?
Chi è il mostro della ghiaia? Fa paura?