Ciò che la serie TV sul disastro nucleare più famoso della storia non ci ha raccontato
È passato un anno dall’uscita della serie TV, che ha riportato alla memoria il disastro nucleare di Černobyl, accaduto nella notte del 26 Aprile 1986 a Pryp’jat’.
Sono passati 34 anni dall’esplosione del reattore n°4 nella centrale nucleare I.V.Lenin, eppure sembra ieri, per chi quella tragedia l’ha vissuta.
La città di Pryp’jat’ si è fermata al giorno dell’evacuazione, la sua ruota panoramica abbandonata è il simbolo del fallimento dell’uomo sul nucleare
La HBO, con la mini-serie Černobyl, ci ha fatto rivivere i giorni che hanno tenuto il mondo con il fiato sospeso
Černobyl una serie da non perdere
Černobyl è una serie ben fatta, descrive alla perfezione il periodo storico/politico dell’epoca, con tutti i problemi che stava attraversando l’ex Unione Sovietica.
Lo stesso vale per la descrizione dei fatti accaduti quella tragica notte e di come è stato gestito il problema.
Un altro punto di forza è il cast, primo su tutti Jared Harris nella parte dello scienziato Valerj Alekseevič Legasov e Stellan Skarsgard nella parte del segretario di partito Boris Shcherbina.
La critica è positiva sotto tutti i punti di vista, tanto da superare serie come Breaking Bad e il successo ottenuto dalla HBO è meritatissimo, ma sarà andata davvero così?
Il disastro di Černobyl: differenze fra la realtà e la serie TV
La serie non è stata girata a Pryp’jat’, ma quasi tutta in Lituania, ai tempi dell’ex Unione Sovietica. Lo stile architettonico era simile ovunque, quindi Vilnius è stata una valida alternativa.
La ricostruzione all’interno della centrale è stata il più dettagliata possibile, perfino alcuni dialoghi riportano le parole usate quella notte.
Dalla frase:” Abbiamo fatto tutto giusto” alle voci delle persone che hanno telefonato ai pompieri convinti ci fosse un incendio.
La riunione del comito esecutivo dopo l’esplosione, invece, è stata riadattata dallo sceneggiatore.
Mantenere il segreto era tipico del partito Comunista per non far apparire l’Unione Sovietica agli occhi del mondo.
La fisica bielorussa Ulana Khomyuk, in realtà è un personaggio fittizio, creato dallo sceneggiatore per rappresentare tutti gli scienziati che si sono uniti per risolvere la situazione.
La scelta di un personaggio femminile sta a rappresentare che, nonostante la società maschilista dell’epoca, le donne nell’URSS, potevano ricoprire cariche importanti.
Il disastro di Černobyl, un riadattamento cinematografico molto simile alla realtà
Il processo non rispecchia la realtà, ma è fedele nel contesto.
Legasov,Shckerbina( così come ovviamente la Khomyuk ) non erano presenti in aula, l’accusa all’Unione Sovietica di aver ignorato i difetti del reattore Rbmk furono mosse fuori dal processo.
Le registrazioni audio di Legasov, prima di suicidarsi, sono reali, nel senso che esistono, ma i discorsi sono frutto dello sceneggiatore.
In dubbio, ci sono le scene di Dyatlov che vomita prima della riunione del comitato e Shcherbina che minaccia Legasov di buttarlo dall’elicottero.
Vera, invece, è la presunta amicizia fra Legasov e Shcherbina dopo gli avvenimenti e la storia di Vasijli e Lijudmyla .
Fortunatamente però la gravidanza andò a buon fine.
Consiglio a chiunque non abbia visto questa serie di provvedere immediatamente.
E non solo per la qualità, ma anche per gli eroi dell’ex Unione Sovietica che han dato la vita per la patria e per non dimenticare che potrebbe ancora capitare un’altro disastro di Černobyl.