La storia della setta ufologica Heaven’s Gate passata alla storia per uno dei più famosi suicidi di massa
Per assicurarsi la felicità eterna bisogna unirsi ai fratelli cosmici in un viaggio di sola andata verso un’altra dimensione tramite suicidio di massa.
Con questo concetto strampalato, Marshall Applewhite, leader della setta Heaven’s Gate, convinse 39 persone ad un atto di follia pura.
Il 26 marzo 1997, vicino a S.Diego, in una villa di Rancho Santa Fe, furono rinvenuti i cadaveri di 21 donne e 18 uomini, di età compresa fra i 26 e i 72 anni.
La polizia si trovò davanti ad un suicidio ascensionale, i corpi, avvolti da un sudario viola, vennero identificati come adepti della setta Heaven’s Gate.
Un suicidio collettivo a base di arsenico e vodka
Fu accertato che la morte avvenne per soffocamento, i soggetti, dopo aver assunto un cocktail di veleno, alcool e droga, si avvolsero un sacchetto di plastica intorno al capo.
Le vittime di sesso maschile, compreso il leader, erano stati precedentemente castrati e contrassegnati da una sigla.
Il ritrovamento dei cadaveri è avvenuto grazie ad un ex adepto che ha consegnato un nastro alla polizia di Rio Diangelo.
Heaven’s Gate, dall’origine della setta al suicidio di massa
Marshall Applewhite era un uomo disturbato, con un passato psichiatrico, sentiva delle voci ed era convinto si essere la reincarnazione di Gesù.
Durante uno dei suoi ricoveri in psichiatria conobbe l’ infermiera Bonnie Nettles con cui fondò la Heaven’s Gate.
Per entrare nella setta bisognava seguire uno schema ben preciso e seguire un percorso di depersonificazione a favore della collettività.
Non si poteva nè agire nè pensare in maniera autonoma, tanti corpi e un unica mente, fino a diventare degli automi.
Applewhite riuscì a convincere i suoi adepti che il pianeta sarebbe stato distrutto e che loro erano i prescelti alla transizione in un nuovo mondo.
Con il passaggio della cometa Hale – Boop, un ufo sarebbe stato mandato a prelevare le loro anime che sarebbero risorte in una dimensione superiore.
Bonnie Nettles morì di tumore un paio d’anni prima della tragedia, non è ben chiaro se anche lei fosse stata circuitale.
Il rito finale si svolse nell’arco di 3 giorni, pare che il guru, in principio, fosse contro il suicidio, ma il tempo stava per scadere.
Ovviamente, oltre alla cometa, non passò nessun ufo e dopo più di 20 anni il giorno del giudizio non è ancora arrivato.
Applewhite era una mente malata, eppure, le parole di un folle hanno coinvolto 39 persone in un suicidio collettivo.
Questa vicenda dimostra quanto siano labili di mente alcune persone e quanto sia facile circuirle in un momento di debolezza.
Cosa spinge la gente ad abbandonare gli affetti, a spogliarsi di tutti gli averi e a cancellare la propria personalità per entrare a far parte di una setta ?
Uno dei più grande misteri dell’umanità, è proprio l’essere umano.