Sodoma e Gomorra: i 3 uomini che le distrussero

Avrete di sicuro sentito nominare queste due città, ovviamente anche quello che è successo, ma leggiamo direttamente il tutto dai testi antichi….

Sodoma e Gomorra avrebbero dovuto trovarsi nelle vicinanze del Mar Morto, a Gerusalemme, queste, nei testi antichi sono state distrutte per due motivi principali, ma la chiesa racconta che esse hanno abbandonato il patto eterno. Valutiamo anche questa ipotesi ma gli scritti parlano di 2 o 3 uomini, classificati angeli. Per la maggiore degli scritti sono 3 gli uomini che hanno dato il via alla distruzione, uno di questi indovinate chi è?

Il SIGNORE apparve ad Abraamo alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della sua tenda nell’ora più calda del giorno. Abraamo alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano davanti a lui. Come li ebbe visti, corse loro incontro dall’ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse: 3 «Ti prego, mio Signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo! 4 Lasciate che si porti un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e riposatevi sotto quest’albero.

Genesi 18

Parliamo quindi di 3 uomini di passaggio, vestiti in una certa maniera o comunque abbastanza riconoscibili, visto che sono stati riconosciuti a vista da Abraamo. Quindi Abraamo gli chiede di riposarsi e che gli farà portare acqua e qualche confort in poche parole.

Mentre questo buon uomo da ordini in famiglia di preparare un buon pasto e di dare un buon benvenuto ai tre uomini, con agnello e pane fresco, questi non erano li per caso e infatti gli chiedono di sua moglie…

Poi essi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?» Ed egli rispose: «È là nella tenda». E l’altro: «Tornerò certamente da te fra un anno; allora Sara, tua moglie, avrà un figlio». Sara intanto stava ad ascoltare all’ingresso della tenda, che era dietro di lui.

Genesi 18

Chiedono di Sara e uno di questi promette di tornare per giacere con lei, addirittura metterla incinta. Nel proseguo Abraamo e Sara l’ha buttano sul ridere, dicendo che è troppo vecchia per avere dei figli, ma uno dei tre si offende e chiede perchè mai si scherza sulle sue parole, il timore fa zittire Sara che replica prontamente dicendo che non stava scherzando o ridendo.

Poche pagine più in la, questa vicenda viene rispiegata, ma questa volta è il nipote di Abraamo, Lot a dare il benvenuto ai 3, o forse Lot era soltanto un altro nome di Abraamo, un’altra soluzione plausibile invece è che sono fatti successi appena dopo l’incontro con lo zio.

Ma prima che si fossero coricati, gli uomini della città, i Sodomiti, circondarono la casa: giovani e vecchi, la popolazione intera venuta da ogni lato. Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli uomini che sono venuti da te questa notte? Falli uscire, perché vogliamo abusare di loro». Lot uscì verso di loro sull’ingresso della casa, si chiuse dietro la porta, e disse: «Vi prego, fratelli miei, non fate questo male! Ecco, ho due figlie che non hanno conosciuto uomo: lasciate che io ve le conduca fuori, e voi farete di loro quel che vi piacerà; ma non fate nulla a questi uomini, perché sono venuti all’ombra del mio tetto». Essi però gli dissero: «Togliti di mezzo!» E ancora: «Quest’individuo è venuto qua come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a quelli!» E, premendo Lot con violenza, s’avvicinarono per sfondare la porta. Ma quegli uomini stesero la mano, tirarono Lot in casa con loro e chiusero la porta. Colpirono di cecità la gente che era alla porta della casa, dal più piccolo al più grande, così che si stancarono di cercare la porta.

Qui Lot li invita a casa sua, loro decidono di dormire li, ma la popolazione non sembra esserne felice e quindi in gruppo vanno davanti a casa di Lot chiedendo di far uscire gli uomini che vengono a comandare a casa d’altri, in poche parole ovviamente. Lot non vuole creare danno agli ospiti, quindi decide di uscire e proporre le sue due figlie vergini per calmare gli animi, loro fortunatamente rifiutano e cercano di entrare in casa. A quel punto uno dei 3 angeli esce e afferra Lot facendolo rientrare, nel frattempo acceca il gruppo infuriato.

Questo accecare può essere benissimo opera chimica, cioè a livelli di una granata Flash usata dai militari d’oggi, non pensate che io stia esagerando perchè quel che succede dopo mi dà pienamente ragione.

Insomma dopo che promettono in maniera molto singolare di giacere con la moglie di Abraamo, mettono nei guai con la comunità Lot, ma si salvano con un dispositivo accecante.

Quegli uomini dissero a Lot: «Chi hai ancora qui? Fa’ uscire da questo luogo generi, figli, figlie e chiunque dei tuoi è in questa città, perché noi distruggeremo questo luogo.

Genesi 19

Ma tranquilli che promisero di risparmiare la famiglia di Lot e Abraamo, infatti questi a quanto pare scapparono tra le montagne prima del disatro epocale.

Quando l’alba cominciò ad apparire, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: «Àlzati, prendi tua moglie e le tue figlie che si trovano qui, perché tu non perisca nel castigo di questa città». Ma egli indugiava; e quegli uomini presero per la mano lui, sua moglie e le sue due figlie, perché il SIGNORE lo voleva risparmiare; lo portarono via, e lo misero fuori della città.

Genesi 19

Ma ecco la distruzione di Sodoma e Gomorra

Uno dei più antichi misteri, una distruzione del credo e una notizia per la scienza… Sodoma e Gomorra come da avvertimento viene rasa al suolo. Il problema è come sia mai possibile che in pochi istanti vengano fatte sparire tra fuoco e caos due città. Un opera non premeditata, non del tutto, perchè se fosse non avrebbero promesso di tornare dopo un anno per giacere con la moglie di Abraamo, penso proprio che sia stata l’accoglienza data a questi 3 a stabilire la fine delle due città….

Ma andiamo a vedere che ci raccontano gli antichi testi su questo sterminio.

Il castigo dell’iniquità della figlia del mio popolo è più grande
di quello del peccato di Sodoma,
che fu distrutta in un attimo,
senza che mano d’uomo la colpisse

Lamentazioni 4:6

Ma nel giorno che Lot uscì da Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece perire tutti. 

Luca 17:29

In un attimo, senza che mano d’uomo la colpisse, insomma ricorda vagamente un fatto accaduto in una delle due guerre mondiali vero? Qui abbiamo l’affermazione che tutto è successo in un attimo, poi Luca, che ci dice che dal cielo piovevano Fuoco e Zolfo.

Lo Zolfo è un elemento chimico della tavola periodica degli elementi con simbolo S (dal latino sulfur) e numero atomico 16. È un non metallo inodore, insapore, molto abbondante. La sua forma più nota e comune è quella cristallina di colore giallo intenso. È presente sotto forma di solfuri e solfati in molti minerali e si ritrova spesso puro nelle regioni con vulcani attivi.

Pensate un po’ che ha il colore esatto dato dagli stessi testi, alle ruote dei cherubini…

Quindi Sodoma e Gomorra vengono distrutte, rase al suolo, insieme ai suoi abitanti, molti, visto i racconti delle due città che sembrano conoscere tutti all’epoca. Questi 3, chiamati angeli, forse perchè utilizzavano i mezzi chiamati cherubini, arrivano il giorno prima e creano il caos, tentano la moglie di chi li ospita e poi boom, una super combinazione tra fuoco e zolfo distruggono tutto. È questo che la chiesa chiama miracolo? È forse questo che vi fa sentire bene all’uscita dalla chiesa la domenica mattina? Ma soprattutto, può una religione basarsi su questo?

Lascio a voi ogni risposta, ma potete dirci cosa ne pensate anche qui sotto nei commenti!