Un gruppo di archeologi hanno identificato, attraverso i raggi X, una mummia incinta; si stima che il corpo abbia circa 2000 anni.
Il corpo mummificato di una donna egizia, è stato scansionato con i raggi X, rivelando i resti di un feto all’interno del corpo dell’egiziano; la mummia incinta si trovava presso il museo di Varsavia. Ma adesso torniamo agli inizi di questa scoperta.
Il ritrovamento
Nel 1800, squadre di archeologi europei furono inviate in Egitto per trovare preziosi manufatti della civiltà. Nel 1826 fu scoperta una mummia e portata a Varsavia, in Polonia.
Da allora è rimasto in mostra al Museo Nazionale di Varsavia e solo di recente i ricercatori hanno analizzato il corpo mummificato, scoprendo un feto al suo interno.
Secondo l’autore principale della ricerca, Wojciech Ejsmond dell’Accademia delle scienze polacca, si tratta del primo corpo imbalsamato di una donna incinta.
La mummia è stata scoperta nelle tombe reali situate nell’antica città di Tebe, in Egitto, probabilmente la donna faceva parte dell’alta società in quel momento. Inoltre, gli egittologi hanno datato la scoperta come appartenente al I secolo a.C., dandole più di 2.000 anni.
La donna incinta, morta all’età di 20 anni, era avvolta in tessuti di alta qualità, il che ha contribuito alla teoria che faceva parte di una classe nobile. Inoltre, accanto al corpo, c’erano anche degli amuleti, che potrebbero essere stati collocati per aiutarla nell’aldilà, secondo la credenza egizia.
Il feto
Per i ricercatori, questo ritrovamento getta luce su un aspetto non studiato delle antiche usanze funerarie egiziane e delle interpretazioni della gravidanza nel contesto dell’antica religione egizia.
Nell’antico Egitto la fede nella vita dopo la morte era molto forte e generalmente, il feto veniva mummificato separato dalla madre imbalsamata.
La teoria degli esperti è che, poiché il feto è molto giovane un nome, non poteva fare il viaggio post-mortem da solo, e doveva essere lasciato con la madre.
Il team ha riferito che analizzerà in maniera più dettagliata una piccola quantità di tessuti, in modo da stabilire com’è morta la donna.
Qua sotto vi lascio un articolo che parla delle scoperte archologiche fatte nei primi mesi del 2021.
Seguiteci su Facebook.