Tramite una pagina Facebook, è stato trovato il colpevole di un crimine commesso circa 15 anni fa.
Il caso di Deborah Elaine Deans è un mistero che è stato risolto dopo 15 anni con l’aiuto di Facebook. La donna, lavorava come domestica ed è scomparsa nel 2004 quando aveva 29 anni, nello stato del North Carolina, Stati Uniti.
L’improvvisa scomparsa, senza lasciare una minima traccia ha incuriosito la polizia, che per più di un decennio ha lavorato su questo caso, ma non è riuscita a trovare alcun indizio.
Tuttavia, il 20 ottobre 2019 il caso è stato esposto su Internet tramite una pagina Facebook chiamata Fighting Crime News e Who’s Wanded.
Il profilo ha pubblicato un post che incoraggiava gli utenti di internet a dare delle informazioni riguardanti il caso, garantendo l’anonimato di coloro che lo avrebbero fatto.
L’email
Fu grazie a questa iniziativa che il mistero subì una svolta. Attraverso nuove prove e informazioni, dopo solo quattro giorni dal post su Facebook, la cognata di Deborah, Kimberly Hancock di 49 anni, è stata accusata di omicidio.
Il caso è stato risolto grazie a un’email ricevuta dagli amministratori della pagina Facebook in questione. Il messaggio è poi stato trasmesso a Keith Stone, sceriffo della contea di Nash, che ha indagato a fondo sul contenuto.
Quest’ultimo forniva una serie di dettagli collegati al crimine e secondo Keith, le informazioni si sono rivelate molto accurate e affidabili.
L’arresto
Lo sceriffo quindi ha fatto scattare un’operazione per indagare sulla cognata della donna scomparsa. Con un mandato, le autorità sono entrate nella residenza di Kimberly e sorprendentemente hanno trovato i resti di Deborah, sepolti in una fossa scavata dietro la casa. La colpevole è stata arrestata sul posto.
Secondo il Washington Post, la madre di Deborah aveva denunciato la sua scomparsa 4 mesi dopo che sua figlia era completamente sparita nell’aprile del 2004.
Anche la cognata aveva testimoniato riguardo a questa vicenda, ma non era stata considerata sospetta, anche se fu l’ultima persona ad aver avuto contatti con Deborah.
Secondo la versione da lei raccontata, le due avrebbero avuto una discussione e Debora avrebbe chiamato qualcuno per andare a prenderla, dato che si trovava a casa della cognata. Fatto sta che Kimberly avrebbe mentito alla polizia, infatti quel giorno uccise la cognata e la seppellì nel giardino dietro casa.
L’amministratore della pagina, il cui non è stato divulgato il nome, ha dichiarato che a molte persone non piace parlare con la polizia, semplicemente perché hanno paura.
Ed è per questo motivo che nel 2013, ha creato il profilo sul social network Facebook, per dare la possibilità alle persone, di fornire informazioni riguardanti crimini o reati, rimanendo nell’anonimato.
Qua sotto vi lascio un articolo che parla di una donna che si è vendicata del marito in un modo insolito.
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