La leggenda di Umibozu, è una tra le più inquietanti che esistano. Si tratta di un mostro giapponese che non vive sulla terra, ma bensì nei mari.
Secondo il folklore giapponese, la leggenda di Umibozu narra di un mostro marino che fa affondare, senza pietà, le navi che passano vicino a lui.
Umibozu è presente sulla costa giapponese già dal 1600, infatti a quel tempo c’erano varie testimonianze sui suoi avvistamenti. La descrizione è di un mostro di circa 30 metri e di colore nero.
Tra le azioni che questo mostro compie contro le navi, la principale è quella di distruggerle e portare nelle profondità del mare tutto ciò che è presente in esse.
A volte per fare questo, provoca delle grandi onde che riempiono le imbarcazioni d’acqua, fino a farle affondare.
Questo sarebbe il suo peggior tipo di attacco, ma ci sono anche storie che ritraggono che il mostro esige qualcosa dal capitano della nave, ad esempio tutto il cibo presente, lasciando così l’equipaggio a morire di fame.
Caratteristiche del mostro
Altre descrizioni indicano anche che assomiglia a un monaco buddista; questo perché ha sempre la testa abbassata e parla con un tono di voce basso, come se stesse recitando un mantra buddista.
Inoltre, non è possibile vedere con certezza quali siano le sue altre caratteristiche fisiche, poiché è di colore nero e assorbe tutta la luce vicino a lui. Un’altra caratteristica di questo mostro, è che ha il capo rasato.
Tra le storie che esistono sull’apparizione di Umibozu, una di queste è considerata la prima tra tutte e che ha dato origine ad altre.
Il racconto narra di un pescatore che da solo era andato in mezzo al mare per pescare, a un tratto si trovo davanti il mostro che gli chiese cosa pensasse del suo aspetto.
L’uomo non si fece prendere dal panico e gli rispose che non era brutto e non faceva paura, così Umibozu lo lasciò stare e si immerse nelle profondità dell’oceano.
Da allora, cominciarono ad apparire sempre più leggende su questo mostro, ma non si trattava solo di un approccio pacifico come quello avvenuto in questo caso, ma anche violento, come ho citato sopra.
A causa del racconto del pescatore e di molti altri, si ritiene che uno dei modi per far fronte a Umibozu, sia quello di affrontarlo a testa alta, senza avere paura.
Qua sotto vi lascio un articolo che parla del ritrovamento di un dente di Megalodonte, sulla spiaggia.
Seguiteci su Facebook.