Kamikushiki Village, creepygame del mistero della setta del terrore

Può un videogioco essere veicolo di propaganda di una pericolosa setta?

Propaganda politica e messaggi subliminali, Kamikushiki Village, creepygame del mistero.

Tempo fa ho parlato di alcune sette fra le più pericolose al mondo e di quanto possono influire sulla psiche dei propri adepti.

Una di queste è la setta “ Aum Shirinkyo“ di Shoho Asahara.

C’è un particolare molto interessante riguardo a questa oscura congrega, un mistero che non posso davvero non condividere con voi.

Recentemente ho scoperto una teoria che vede un noto creepygame essere un mezzo di propaganda proprio di questa oscura setta.

Kamikushiki Village e Aum Shirinkyo, un terribile segreto o una teoria fantasiosa?

Kamikushiki Village il gioco

Intanto vediamo cos’è Kamikushiki Village, il controverso protagonista di questa teoria.

The Story of Kamikushiki Village è un videogioco giapponese di strategia, sviluppato da HappySoft e Aum Soft e uscito sul mercato nel 1995.

È un gioco satirico che ha come protagonista Shoho Asahara, il leader della setta Aum Shirinkyo.

Principalmente si va in giro per il villaggio a raccogliere risorse e indottrinare le persone.

Lo scopo finale, proprio come il progetto di Shoho, è quello di portare a termine l’attentato con il gas sarin nella metropolitana di Tokyo.

I finali possibili sono 2, se l’attentato va a buon fine sei vincitore, se non riesci compiere la strage hai fallito.

In caso di fallimento scatenerai l’Armageddon mettendo fine all’umanità.

Un gioco semplice, dalla grafica lineare e che ha riscosso un discreto successo.

Che sia un’evidente ricostruzione satirica del progetto malato del santone Asahara è sotto gli occhi di tutti.

Per chi si fosse perso la storia della Aum Shirinkyo ecco un breve resoconto.

Kamikushiki Village, creepygame della setta

Chiuso Matsumoto, conosciuto con il nome di Shōkō Asahara, nato a Yatsushiro, Kumamoto, Giappone, nel 1955 è morto nel carcere di Tokyo nel 2018.

Shoko fu un noto criminale che si spacciava da guida spirutuale per i suoi loschi scopi.

Nel 1987 fonda il movimento religioso Aum Shinrikyō e acquista notorietà per le sue doti oratorie e la sua grande capacità di circuire il prossimo.

Gira il mondo, si fa fotografare con il Dalaylama e colleziona un bel numero di articoli e interviste a suo favore.

Le sue apparizioni in Tv sono frequenti e ottiene il riconoscimento ufficiale per il suo movimento religioso.

Ciò che però lo renderà famoso a livello internazionale è la terribile tentata strage del ‘95 alla metropolitana di Tokyo.

Nel marzo di quell’anno, alcuni adepti rilasciarono nei sotterranei del gas sarin che provocò l’intossicazione di 6.200 persone, di cui 13 persero la vita.

Nel 2004, Asahara e altri 12 componenti della setta vennero arrestati e condannati a morte per impiccagione per il reato di terrorismo.

Dopo l’arresto, ci furono ulteriori indagini ed emerse una strage simile a Matsumoto nel ‘94, in cui persero la vita 7 persone e 144 furono avvelenate.

Alla setta furono accollati anche diversi omicidi, fra cui 2 ex membri, dove i cadaveri venivano inceneriti in un forno a microonde particolare.

Il primo delitto avvenne nel 1989 ai danni dell’avvocato Tsutsumi Sakamoto, la moglie Satoko e il figlio di 3 anni Tatsuhiko.

Kamikushiki Village, creepygame di propaganda criminosa?

Il motivo di tali azioni criminose da parte di Shōkō e i suoi seguaci non è mai stato spiegato, diverse sono le teorie.

La più plausibile, dal mio punto di vista, è il risultato di una mente malata alla guida di un gruppo di uomini labili e senza uno scopo nella vita.

Asahara non ha mai nascosto la sua indole criminale, prima ancora di fondare la setta è stato in carcere per abuso di professione, farmacista nella fattispecie.

Durante la sua carriera da santone, ha estorto ingenti somme di denaro ai suoi adepti, in alcuni casi tenendoli in ostaggio fino alla consegna di tutti quanti i beni materiali.

La sua prepotenza andava a pari passo con la sua sete di potere. Il suo movimento inspiegabilmente raccolse parecchi consensi.

Nel 1990, ben 24 membri della Aum Shirinkyo erano in lista per una poltrona al parlamento giapponese.

Nessuno di loro riuscì ad aggiudicarsi un posto in politica, in compenso, la setta di Asahara si faceva sempre più spazio nell’illegalità.

Iniziò a guadare potere associandosi prima a piccole organizzazioni criminali fino a collaborare con la Iakuza.

Ovviamente anche la facciata aveva la sua importanza, attrarre un numero sempre maggiore di seguaci equivale ad accrescere il patrimonio.

Shoko andava predicando le sue doti di chiaroveggenza e la capacità di salvare le anime da un’imminente sciagura che si sarebbe abbattuta sulla terra grazie alla sua connessione con l’universo.

La terza guerra mondiale, un imminente fall-out o un’Armageddon, secondo le previsioni di Asahara, erano gli unici scenari possibili e la fine del mondo si stava avvicinando molto velocemente.

Solo affidandosi a lui si aveva la possibilità di salvezza.

Per più di 20 anni quest’uomo visse nella criminalità e crudeltà più totale, fino al 6 marzo del 2018, quando la sua esecuzione mise la parola fine ad un’oscura pagina di storia del Giappone.

Kamikushiki Village creepygame del terrore o black umor gaming?

Ed ora che vi ho riportato tutto ciò che c’era era da sapere, veniamo al nocciolo della questione, videogame horror-satirico e setta del terrore sono collegati tra loro realmente?

Bisogna specificare che il videogioco contiene degli spezzoni reali di alcuni avvenimenti accaduti, molto probabilmente per rendere il prodotto tremendamente realistico.

Una trovata del genere non poteva che far nascere delle ipotesi inquietanti su un possibile scopo secondario del gioco, era prevedibile che si sollevassero dei dubbi.

Ci sono 2 teorie fra tutte che si sono guadagnate l’attenzione di molti internauti a caccia di misteri nascosti.

La data di lancio sul mercato dì Kamikushiki Village risale a poco più di 2 mesi dall’arresto di Shoho, il che ci autorizza a pensare che dietro alla produzione ci sia l’organizzazione.

Si può trattare di propaganda politica, o un messaggio di continuità del disegno criminoso del leader della setta rivolto ai seguaci rimasti fuori dalle indagini.

Kimikushiki Village creepygame controverso

Controllo mentale? Cellule dormienti? È tutto finito oppure i piani di Asahara sono solo rimandati e qualcun altro sta lavorando nell’ombra?

La propaganda politica è un punto cardine di ogni associazioni per raccogliere consensi, un po’ come la pubblicità per un’azienda.

Shoho, fin da subito si è dedicato alla propaganda, anche con l’aiuto di esperti, un po’ come fanno i nostri politici oggi, per vendere la loro immagine.

Un videogioco, per quei tempi in particolare, è quanto di più innovativo e meno banale poteva esserci.

Se poi pensiamo quanto un videogame può coinvolgerci, almeno a primo impatto è una mossa geniale.

L’altra corrente di pensiero però sostiene che il gioco Kimikushiki Village è palesemente una rappresentazione satirica.

L’intento è sminuire il personaggio per privarlo del potere guadagnato negli anni.

Io non escluderei nemmeno la trovata pubblicitaria, più se ne parla, più copie si vendono.

Considerazioni finali

Quanti misteri legati al mondo del gaming!

Anche i videogiochi sono una forma d’arte, sempre più realistici e dalla trama dettagliata, sono un perfetto mezzo di comunicazione.

Se in un film o una serie tv si possono celare messaggi subliminali o scomode rivelazioni, perché non un videogioco?

Il caso Kamikushiki Village potrebbe essere un esempio perfetto.

Voi che ne pensate? mere speculazioni, un messaggio in codice, una creepypasta?

Personalmente, dopo tutto il rumore provocato sono tutte le ipotesi sono tanto possibili quanto probabili

Indirizzare il pensiero della massa in una direzione, è semplice quanto auto convincersi della stessa.

Con un po’ di fantasia e il giusto metodo si possono scovare misteri in ogni angolo del web, reali o meno reali.

Suggestione o meno poco importa, se ci appassioni e ci fa scervellare che ben venga!

Eastern Mind creepygame d’autore
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