Oggi vi parlo di George Gorman, un pilota di caccia che nel 1948, inseguì un oggetto volante non identificato.
Nell’ottobre del 1948, una sfera luminosa aleggiava nei cieli del North Dakota e George Gorman, un pilota di caccia della seconda guerra mondiale, la inseguì per scoprire cosa fosse quell’oggetto.
Nei film di finzione, quando viene avvistato un UFO, le persone sono generalmente stupite da ciò che vedono e cercano al più presto un luogo sicuro per nascondersi.
Ma al contrario di questo, c’è stato un uomo che non solo non si è nascosto, ma ha anche preso parte a un inseguimento aereo, di un oggetto volante non identificato.
L’episodio, noto come La battaglia di Gorman, ebbe luogo il 1 ottobre 1948 nei cieli di Fargo, nel Nord Dakota e segnò per sempre la vita del pilota George Gorman.
L’avvistamento
Sebbene avesse solo 25 anni quando si è verificato l’incidente, George Gorman era un pilota di caccia veterano della seconda guerra mondiale. Dopo la guerra, divenne direttore di una società di costruzioni e prestò servizio anche come sottotenente nella Guardia nazionale del Nord Dakota.
Il giorno dell’incidente, stava pilotando un aereo Mustang P-51 mentre partecipava a una esercitazione con altri piloti della Guardia Nazionale.
Gorman è arrivato a Fargo intorno alle 20:30 e sebbene gli altri aerei erano già atterrati all’aeroporto Hector Fargo, in quel momento, George ha deciso di rimanere in volo un po’ più a lungo.
Il cielo era limpido e l’unica cosa che aveva visto, era un aereo Piper Cub volare a circa 150 metri sotto il suo P-51.
Subito dopo, Gorman vide un altro oggetto a ovest, ma a differenza dell’altro aereo, non aveva né un ala, né una fusoliera; sembrava una sfera lampeggiante.
Alle 21:07, il pilota ha contattato la torre di controllo dell’aeroporto Hector e ha chiesto se c’era traffico aereo nell’area oltre al P-51 e al Piper Cub. La torre ha detto di no e ha contattato il pilota del Piper Cub, il quale ha risposto che stava osservando un oggetto luminoso a ovest.
L’inseguimento
George riferì alla torre che avrebbe inseguito l’oggetto, ma si rese conto che l’UFO andava troppo veloce per poterlo raggiungere. Il pilotà riusci ad avvicinarsi ad una distanza di circa 1.300 metri e si rese conto che si trattava di una sfera di luce.
Gorman fece vari tentativi per avvicinarsi all’oggetto misterioso, ma senza successo. Il pilota continuò a seguirlo fino ad arrivare a circa 40 chilometri a sud-ovest di Fargo.
A un’altitudine di 5.000 metri, osservò la luce appena sotto il suo aereo, così si diresse verso nell’oggetto in piena velocità. Tuttavia, l’UFO ha sterzato e ha fatto una salita verticale, fino a far perdere le tracce.
A quel punto George smise di inseguirlo e intorno alle 21:27, tornò all’aeroporto di Fargo.
Le indagini
Il 23 ottobre 1948, Gorman diede un resoconto dell’incidente agli investigatori, la sua dichiarazione è stata diffusa negli anni successivi, in vari libri e documentari sugli UFO.
“L’oggetto non era solo in grado di accelerare velocemente, ma anche di raggiungere un’altezza in modo molto rapido e riusciva a mantenere una velocità di salita costante, ben superiore al mio aereo”.
“Quando ho provato a fare una curva inseguendo la sfera, sono temporaneamente svenuto a causa dell’eccessiva velocità. Sono in buone condizioni fisiche e non credo che ci siano molti piloti in grado di sopportare la curva e la velocità eseguita per avvicinarsi all’oggetto e rimanere coscienti”.
Fino ad oggi, nessuno sa cosa sia successo quel giorno, l’unica dichiarazione ufficiale dell’aeronautica americana afferma che quello che aveva visto Gorman, era un pallone sonda illuminato.
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