BiOTA: la nostra recensione

Una squadra di mercenari, contro una invasione aliena, che può succedere?

BiOTA è un titolo sviluppato da Small Bross e pubblicato da Retrovibe di Project Warlock, per Computer e noi ci abbiamo giocato.

Prima d’iniziare con la recensione vi riportiamo il trailer e la trama.

Trailer

Trama presa da STEAM

Assumi il comando di una squadra di 8 mercenari veterani e passa da un personaggio all’altro per avvalerti delle loro armi e abilità peculiari.

Investiga su una colonia dedita all’attività estrattiva invasa da forme di vita aliene e affronta oltre 40 mostri terrificanti che sono mutati dopo essersi impossessati dei corpi dei minatori.

Salva gli scienziati e scopri la verità che aleggia sulle attività illecite condotte dalla V-corp.

B.I.O.T.A. è un gioco 2D in stile metroid in cui assumi il comando di una squadra di mercenari per investigare su una colonia mineraria presa d’assalto da una minaccia aliena.

Esplora un mondo in pixel art che brulica di mostri mutanti e trappole micidiali.

Cerca di sopravvivere servendoti di una moltitudine di armi dalle fattezze più disparate, tra cui un robot, un sommergibile e una navicella spaziale.

Il Gameplay di BiOTA

In questo titolo non si usa il Mouse, il che è molto strano, vedrete che non sarà facile abituarsi, ma essendo un Indie Game pixellato, beh sarà come giocare su un cabinato.

Ci muoviamo con WASD e spariamo con N, mentre con B useremo l’arma secondaria, per saltare invece si preme SPAZIO.

Comandi semplici a differenza del gameplay, che comunque non è per dilettanti, infatti usare questi tasti in sincro e saltare dopo una arrampicata, magari sparando a un nemico o più, non è proprio una passeggiata.

I pixel sono enormi, quindi muoversi e distinguere nemici da addobbi paesaggistici non è facile, ma forse con la linea di colore primaria e per via del mio daltonismo, fortunatamente si può cambiare colore.

Abbiamo molti settori da affrontare con ben 8 mercenari con diverse armi e abilità, alcuni disponibile e altri da sbloccare.

Gli alieni sono ben programmati e per di più nella base dei mercenari possiamo acquistare munizioni, granate e addestrarci in una simulazione tattica, comoda anche per provare i diversi soldati e scegliere quello che più fa per noi.

Aggiungo…

È difficile quanto basta ma non troppo, ogni luogo ha nemici nuovi da abbattere e sempre più audaci, dobbiamo veramente giocarci concentrati e questo rende il BiOTA un grande titolo per veri Players.

Ci sono diversi finali disponibili, ricordatevelo.

Reparto audio e Grafica

La grafica di BiOTA è proprio pixellosa, molto retrò e con accenni moderni, ma sempre molto vintage.

È stata ben studiata e si vede ma ho qualcosa da ridire su questa scelta, ovviamente la dirò sulla recensione più avanti, ma anticipo che è troppo retrogame, per la qualità degli schermi di oggi.

Possiamo infatti grazie agli sviluppatori modificare a piacere tutti i colori in gioco, questo può rendere l’esperienza più personale ed efficace.

Per quanto riguarda l’audio invece, non c’è nulla da criticare, riporta proprio lo stile tanto amato degli anni 80-90 con chiptune e synthwave adatti al genere e sempre tanto apprezzati.

La nostra recensione di BiOTA

La grafica è forse uno dei punti più caratteristici del gioco ed è anche uno dei difetti più gravi secondo me.

Non si capisce molto e rovina tutto il gameplay, insomma, una bella trama, tanti personaggi formidabili e non riusciamo a distinguerli? Non è facile capire se di fronte abbiamo un nemico o un amico, oppure un bidone li fermo? Per sicurezza ho sempre sparato senza sosta.

Usare solo la tastiera non è semplice per quello che richiede il gioco, saltare su un muro all’altro come succedeva su Megaman, ma senza joypad o analogici non è facile per tutti, soprattutto senza indirizzare i personaggi con il mouse.

Stessa cosa per sparare, il mouse sarebbe stato utilissimo.

Grafica e comandi hanno tolto valore al gameplay, questo è certo.

Molti sviluppatori utilizzano una schermata a tubo catodico, per far si che la grafica pixellata abbia un senso, potrebbe essere stata una idea, ma se Small Bross ha scelto questa strada avrà avuto i suoi motivi.

Nel complesso è un gioco spassoso, sicuramente sarà amato dai videogiocatori che amano le difficoltà nei platform game, insomma gli audaci amano le difficoltà, qualunque esse siano.

Che sia stato ispirato a Metroid non c’è dubbio, ma il risultato è tutt’altro dal titolo Nintendo.

Ma puoi provarlo, qui trovi la DEMO!

Volevamo ringraziare per la key di gioco ricevuta e ricordare che non influisce mai nel nostro voto finale.

Ecco il voto del El Cartel Del Gaming

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Donovan Rossetto ama l'informazione, ma è anche un videogiocatore e scrittore. Con una vasta conoscenza dell'industria videoludica, Rossetto offre una prospettiva unica e interessante su entrambi i temi. Inoltre, come scrittore, Rossetto ha saputo combinare la sua passione per gli UFO e i videogiochi in una serie di articoli e libri che hanno appassionato i lettori di tutto il mondo.
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